Quando il giovane Michelangelo scolpì un bellissimo Cupido dormiente e lo sotterrò per farlo sembrare antico e venderlo a un potente cardinale, produsse un falso? Italia viaggio nella bellezza, il programma di Rai Cultura realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura, propone quattro puntate dedicate alla falsificazione attraverso i secoli. “La vera storia del falso” va in onda a partire da lunedì 14 giugno alle 22.10 su Rai Storia.
La prima puntata: da Michelangelo al Trono Ludovisi
Il primo appuntamento (già disponibile su Rai Play) ripercorre la storia dell’arte dall’antichità alle soglie del Novecento, cercando di capire quando è nata la nozione moderna di falso nell’arte. Frugando fra i segreti delle botteghe dei falsari e dei mercanti si mettono a nudo le moderne ossessioni nei confronti dell’originalità e unicità dell’opera d’arte. Per scoprire, alla fine del viaggio, che comprendere i falsi è forse il modo migliore per conoscere meglio gli originali. Oltre a ricostruire le vicende del Cupido dormiente di Michelangelo, nel corso della puntata si discute del pittore Albrecht Dürer, dell’archeologo tedesco Winckelmann, dello storico dell’arte Giovanni Morelli, dei sospetti di falsità sul Trono Ludovisi, avanzati a suo tempo da Federico Zeri. All’interno del Museo dell’Arte Classica de La Sapienza, il cosiddetto “Museo dei Gessi” di Roma, parla il direttore Marcello Barbanera, archeologo, ordinario di archeologia e storia dell’arte greca e romana all’Università La Sapienza. Fra gli altri interventi, Massimo Ferretti, storico dell’arte, ordinario di storia dell’arte moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa.
La seconda puntata: il Novecento e i falsi di Modigliani
La seconda puntata della serie, in onda lunedì 21 giugno, prova a tracciare un profilo del falsario. Si parla delle vicende di Alceo Dossena, i cui falsi di sculture antiche e rinascimentali hanno turbato il sonno dei grandi direttori dei Musei d’oltreoceano, negli anni venti del secolo scorso. E di quelle di Icilio Federico Joni, il falsario senese che opera più o meno negli stessi anni e si rivela al mondo scrivendo una autobiografia nella quale racconta i segreti della sua arte. Poi viene ricostruito lo scandalo dei falsi tondi dipinti provenienti da Centuripe, un paesino della Sicilia, vicenda che coinvolge persino il Duce, in un clima da spy story. Infine lo scandalo delle false teste di Modigliani, una delle vicende di smascheramento di falsi che ha avuto più eco sulla stampa e alla televisione, perpetrata nel 1984 da tre ragazzi che, in diretta televisiva, hanno dimostrato, con trapani e blocchi di marmo, di essere i veri autori delle teste “alla Modigliani”.