La Casa d’Aste Mediartrade accende i riflettori sull’arte moderna e contemporanea. L’appuntamento milanese – in calendario per mercoledì 7 luglio – offrirà un’accurata selezione di cento imperdibili lotti. Da De Chirico a Bonalumi, da Castellani a Boetti. L’esposizione proseguirà sino a lunedì 5 luglio (via Marco Polo 9).
Aprono l’incanto tre disegni di Giorgio de Chirico: un “Paesaggio” fine anni Quaranta (stima € 7.000-9.000), un “Paesaggio con cavalieri” del 1939 (stima € 7.000-9.000), una matita su carta “Cavalli davanti ad un castello” datato prima metà anni Quaranta, (stima € 12.000-14.000). Opere, queste, in cui lo sguardo sul naturale non approda mai a soluzioni naturalistiche ma genera un’incessante attitudine interrogativa. Da De Chirico agli esponenti della Scuola di Piazza del Popolo. Franco Angeli è in catalogo con “Simboli” datato 1975 e offerto a € 15.000-18.000. Mentre di Mario Schifano si segnala un campo di grano della seconda metà anni Ottanta (stima € 25.000-30.000).
Spiccano le accensioni cromatiche di Salvo nell’opera “La fine del giorno” del 2009 (€ 14.000-16.000). L’artista plasma il regno naturale utilizzando figure geometriche essenziali per mezzo di corpi bombati e soffici. Tra le interessanti proposte, una preziosa selezione di opere di Filippo de Pisis con “Paesaggio-Cortina” (1940?) offerto a € 40.000-45.000, “Vaso con fiori” (stima € 12.000-15.000) del 1943 e “Natura morta con radicchio e mele” del 1949 (stima € 14.000-16.000). In queste opere il vitalismo rende sempre più autonoma l’espressività del colore e si manifesta un contrappunto tra le stesure di fondo e i tocchi in movimento che animano e segnano i ritmi degli spazi.
Si proseguirà con una serie di opere dei fratelli Bueno: “Bambina che urla” del 1966 e “Ragazza” del 1972 di Xavier Bueno in cui le figure divengono soggetti di un’azione, di una narrazione che si manifesta su sfondi di grigia indeterminatezza. E ancora, Antonio Bueno con “Tre pipe” del 1956 – oggetti dalla valenza metafisica in stasi tra figurazione ed astrazione -, e “Ragazza con cappello e nastro” del 1980 la cui patina pittorica di apollinea imperturbabilità ne rivela il riferimento formale Ingresiano. Stima € 14.000-16.000.
Tra gli highlights il maestro dell’astrattismo Piero Dorazio. È offerto a una stima di € 100.000-120.000 l’olio su tela “Figura” del 1966, – opera che si struttura attraverso l’utilizzo di fondi colorati e in cui la radiazione della luce emerge dall’intreccio di pochi elementi. Sempre di Dorazio segue “Upper II” del 1970, opera in cui il pittore tende a riorganizzare il quadro attraverso ritagli di colore che trovano un assetto in una struttura verticale leggermente obliqua (€ 32.000-37.000). Verrà inoltre proposto un confronto tra due protagonisti dell’Op Art: Victor Vasarely con “Senza titolo” del 1955 ca. (€ 35.000-40.000) e Getulio Alviani con “Superficie a testura vibratile su carta” anni ’60/2005 (€ 16.000-20.000). Artisti – Vasarely e Alviani – che attraverso l’utilizzo del bianco e nero e l’interazione di figure geometriche fanno coincidere l’esperienza estetica con l’analisi formale del processo artistico.
A seguire un significativo nucleo di opere trascendenti la bidimensionalità della tela: Agostino Bonalumi con due estroflessioni “Rosse”, l’una datata 1978 l’altra 1993 – valutate rispettivamente 85.000-95.000 e 30.000-35.000 euro -, una splendida “Superficie grigia” del 1991 di Enrico Castellani (€ 170.000-200.000) e “3 ovali gialli” di Turi Simeti del 2004. Un significativo corpus di opere che superano i limiti bidimensionali della tela per creare altorilievi dando forma ad uno spazio al tempo stesso fisico e concettuale.
E ancora in catalogo una serie composita di opere di Alighiero Boetti tra cui gli iconici “Aerei” del 1983 su disegno di Guido Fuga, “Aerei precisi con tutte le prospettive, con tutte le angolature, che provocano il desiderio. Dev’essere un’esplosione!” – così come affermava Boetti nel 1977 -. Stima € 120.000-150.000. A seguire il ricamo “Attirare l’attenzione” del 1987 ca. e due opere su carta “Fregio” del 1989, e “Senza titolo (La natura una faccenda ottusa)” del 1990.
A seguire un’importante serie di opere – manifestazione della poetica del gesto – tra cui gli importanti esponenti dell’astrazione lirica: Georges Mathieu con “Composition” del 1959 (€ 150.000-180.000) – artista che convoglia sulla tela un messaggio liberatore verbalizzandolo in un grumo graffito -, a seguire “Opus 81M” del 1979 di Gérard Schneider, opera che si caratterizza per l’uso dirompente del colore che va a comporre vortici, flussi di movimento impetuosi impressi senza ripensamenti. A chiudere il “trittico gestuale” Emilio Vedova con linee che si contorcono creando tensioni centrifughe.
Da non perdere Afro con “Terza strada” del 1963, opera in cui l’artista giunge ad un equilibrio in forza ad una composizione di elementi che restano come in sospensione nello spessore della spazialità trasparente (€ 80.000-90.000). Saranno inoltre presentate figure apicali dell’arte internazionale tra cui Asger Jorn con “Interesse esteriorizzato” del 1969 in cui il racconto non ha più bisogno di immagini evocative per alimentarsi, viceversa, di emozioni che attraversano la tela, Jean Dubuffet con “Le compatire I, 18 juin” del 1966, a seguire George Condo con “So what?” del 1995, Arman con un’accumulazione di violini del 2003 e Richard Paul Lohse tra i fondatori del gruppo concertista svizzero con “Sechs ineinandergehende gleiche Gruppen mit gleichen Farbmengen”datato 1950-1962. Un catalogo composito che raccoglie figure apicali dell’arte italiana ed internazionale del XX e XXI secolo.
Informazioni utili
Asta arte moderna e contemporanea
Mercoledì 7 luglio 2021 ore 18:30
Esposizione fino al 5 luglio | 10.00 – 13.30 / 14.30 – 19.00
Aperto anche sabato e domenica
Mediartrade Casa d’Asta | via Marco Polo 9, Milano