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Geometrie e visioni. Un caleidoscopico Gino Severini in mostra da Farsettiarte

Severini, Natura morta con aragosta, 1932-33 ca., Olio su tela, cm. 61x50
Severini, Natura morta con aragosta, 1932-33 ca., Olio su tela, cm. 61×50

Prima Cortina, poi Milano. Farsettiarte coinvolge i suoi due spazi espositivi nella mostra Gino Severini. Geometrie e visioniDal divisionismo al classicismo, dal futurismo al cubismo: l’intero spettro stilistico dell’artista è rappresentato da una selezione di opere che ripercorrono trasversalmente la sua produzione.

Il classicismo, l’avanguardia, la sperimentazione. Quante sono le anime di Gino Severini? Innumerevoli e mutevoli, le spinte artistiche da cui il pittore si è lasciato trascinare si sono alternate e susseguite in una carriera densa ed eclettica.

A ripercorrerla è Farsettiarte, che quest’estate rende omaggio a uno degli artisti simbolo del Novecento e del Futurismo. Gino Severini. Geometrie e visioni va in scena dall’1 agosto al 5 settembre 2021 nello nuova sede di Cortina e proseguirà poi nella galleria di Milano, a partire dall’8 settembre fino al 2 ottobre. L’esposizione e il catalogo, suddiviso per aree tematiche, sono a cura di Daniela Fonti. Entro la fine del 2021 è prevista la nuova edizione del Catalogo Ragionato, curato anch’esso da Daniela Fonti e Romana Severini Brunori.

Gino Severini. Geometrie e visioni si dipana dunque seguendo i temi più cari al pittore, dalle suggestione futuriste al ritorno all’armonia classica, dal rigore degli anni ’20 e ’30 ai recuperi neocubisti e neofuturisti degli anni ’50 e ’60.

Severini, Natura morta con ruderi, piccione e statua, 1931 tempera su cartoncino, cm. 65x50
Severini, Natura morta con ruderi, piccione e statua, 1931 tempera su cartoncino, cm. 65×50

Il ritratto

Fin dalla sua fase divisionista Severini si è cimentato nel ritratto, ritornandoci a corrente alternata anche nel periodo futurista e, più limitatamente, in quello cubista. Oltre alla rimeditazione sul ritratto romano, la grande fascinazione del pittore ha riguardato le maschere, su tutti pulcinella e arlecchino.

La maschera, dunque, al centro della sua ispirazione: stilistiche, dai primi disegni e gouaches con Arlecchini dipinti per il mercante Léonce Rosenberg degli anni Venti, alle saltuarie riprese del tema negli anni Trenta, fino all’esplosione gioiosa delle maschere musicanti negli anni Quaranta. Un microcosmo che a Parigi si indentificava come il Théâtre de la comédie italienne.

Severini, Rythme de danse à l'Opera, 1950, Olio su tela, cm. 161,5x131
Severini, Rythme de danse à l’Opera, 1950, Olio su tela, cm. 161,5×131

La danza

Severini scopre il dinamismo a partire dagli anni ’10, quando inizia a frequentare più assiduamente i balli dei locali francesi. Inevitabilmente il movimento, declinato in particolar modo nella danza, trova espressione nel linguaggio futurista.

Tale suggestione si evolve nel tempo muovendosi da un primo carattere più descrittivo-cinetico (le ballerine dei café-chantant) fino a una formulazione quasi astratta di natura cosmica, nella magnifica serie delle Espansioni della luce. L’essenza stessa del ritmo musicale viene narrata attraverso una felice chiave cromatica, dal carattere lirico.

Paesaggio e Natura morta

Paesaggio e Natura morta attraversano la fase divisionista e futurista, trovando massima espressione nel periodo cubista. Negli anni il genere diviene infatti, gradualmente, il tema prediletto.

Dal 1919, anno del dopoguerra, emergono quadri audacemente doppi. Alle nature morte apparentemente cubiste, l’artista associa una nuova ricerca della serietà, dove l’oggetto diventa un pretesto per una composizione solenne, a metà tra la geometria descrittiva e la partitura musicale.

Severini Paysage (Le Canon), 1917, Olio su tela cm. 82x65
Severini Paysage (Le Canon), 1917, Olio su tela cm. 82×65

Informazioni

CORTINA
Dal 1 Agosto al 5 Settembre (inaugurazione 12 Agosto)
Orario: 10.00 – 13.00 / 16.00 –19.30 (festivi compresi)
Ex Funivia Pocol, Piazza Roma 10
32043 Cortina d’Ampezzo (BL)
Tel. 0436 860669
E-mail: cortina@farsettiarte.it

MILANO
Dall’8 Settembre al 2 Ottobre (inaugurazione 15 Settembre)
Orario: 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.30 (festivi compresi)
Portichetto di Via Manzoni, angolo Via Spiga 52
20121 Milano
Tel. 0276013228
E-mail: milano@farsettiarte.it
Farsettiarte – www.farsettiarte.it – info@farsettiarte.it Prato, Viale della Repubblica (Area Museo Pecci) –
Tel. 0574/572400

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