La città piemontese di Cannobio si arricchisce delle opere di Matteo Negri, grazie al nuovo progetto espositivo Amori estivi, fino al 3 ottobre 2021. Sei opere nel tessuto cittadino che spaziano dalla scultura al manifesto d’artista, dall’installazione site-specific all’intervento sugli arredi urbani: un’esposizione diffusa che lega il centro, le corti e il lungolago.
Matteo Negri e Cannobio si incontrano con la mostra Amori estivi, a cura di Daniele Capra. Il titolo intende evocare la leggerezza delle passioni e delle vicende romantiche che vengono vissute e si dissolvono nell’arco di una stagione. L’idea è quella di collocare nella trama urbana lavori in grado di innescare un dialogo con il contesto architettonico di Cannobio e con il suggestivo paesaggio naturale.
Classe 1982, Matteo Negri lavora sugli aspetti percettivi del colore e delle interazioni tra luce e superficie, grazie all’impiego di materiali come il metallo, il vetro, le pellicole specchianti e iridescenti. Sei le opere dell’artista per Amori estivi che creano un percorso inedito nella città di Cannobio, che idealmente inizia presso il Palazzo Mandamentale. Qui Negri ha realizzato Pensando a Gaudenzio, un’installazione in pvc e pellicole trasparenti che si inseriscono tra il cortile e il colonnato. L’opera nasce a partire dall’osservazione della celebre pala d’altare di Gaudenzio Ferrari, conservata presso il Santuario della SS.Pietà a poche centinaia di metri. L’artista ha realizzato un intervento che trasporta in forma geometrica alcune delle linee costruttive dell’opera rinascimentale, che vengono trasformate in colore e poligoni trasparenti che interagiscono con il contesto modificandone la percezione.
Per una corte cittadina e il lungolago Negri ha immaginato invece Piano Piano, sculture in metallo e vetro rivestite da pellicole specchianti e cangianti. Nelle opere porzioni di piano si intersecano in maniera non ortogonale, mentre le superfici iridescenti generano effetti di trasparenza e riflessione che frammentano l’unità dello spazio.
Anche in Amori estivi (letture), realizzata rivestendo con dei film colorati le pareti in plexiglas del box destinato al book-crossing, l’artista scompone la visione del contesto del lungolago in lame di blu e giallo trasparenti. L’osservatore che entra nello spazio, guardando fuori, è messo in questo modo nella condizione di vedere il paesaggio caricarsi di colore. Ma, allo stesso modo, il passante che sta fuori coglie delle porzioni di paesaggio riflettersi sulle superfici esterne, combinandosi visivamente con il volume della costruzione. Dentro e fuori si scambiano così continuamente, esattamente come i libri che i lettori ogni giorno lasciano e prendono in dono.
L’ultimo intervento di Negri riguarda invece gli spazi comunali delle affissioni pubblicitarie, i quali per tutta l’estate, a rotazione, ospiteranno degli inediti manifesti progettati dall’artista. Cartoline da Saturno sono infatti dei poster che propongono delle geometrie inconsuete e spiazzanti rispetto al contesto urbano. Il cittadino, il passante casuale e il visitatore di Cannobio sono così messi sullo stesso piano, accomunandoli nella condizione di osservatori che si imbattono in qualcosa di inatteso e straniante rispetto all’orizzonte visivo ordinario.
Mattia Negri nei suoi lavori, caratterizzati da una geometria incisiva ed essenziale, presenta piani e volumi come elementi trasparenti o riflettenti che consentono all’opera di relazionarsi con il contesto ambientale, spingendo l’osservatore a muoversi, in una continua negoziazione del punto di osservazione. È quanto il pubblico può trovare a Cannobio fino al 3 ottobre 2021.