Pompei, dal 12 agosto apre finalmente al pubblico il Termopolio della Regio V con i suoi splendidi affreschi. Previste anche visite straordinarie anche al cantiere della casa di Orione e del Giardino
Il termopolio, antico “fast food” di Pompei
Ne avevamo dato notizia in anteprima il 2 marzo 2019 – durante gli scavi ancora in corso – prendendo spunto dalle foto pubblicate su instagram dal precedente Direttore del Parco Archeologico di Pompei, Massimo Osanna per poi approfondire la sua funzione nell’antica Pompei, una volta che gli affreschi e i reperti erano stati completamente liberati dalla terra.
Termopolio Pompei, scoperta e presentazione
Nonostante la presentazione in pompa magna con tanto di documentario del dicembre 2020 infatti, il Termopolio della Regio V di Pompei – come ha sottolineato l’arguta penna di Massimo Mattioli – era stato già scoperto molti mesi prima.
Come si legge da una nota diffusa dal Parco Archeologico di Pompei infatti:
“L’impianto commerciale era emerso in due momenti diversi. Era stato indagato solo in parte nel 2019, durante gli interventi del Grande Progetto Pompei per la messa in sicurezza e consolidamento dei fronti di scavo storici. Considerate l’eccezionalità delle decorazioni e al fine di restituire la completa configurazione del locale – ubicato nello slargo all’ incrocio tra il vicolo delle Nozze d’argento e il vicolo dei Balconi- nel 2020 si è deciso di predisporre un ulteriore intervento finalizzato al completamento dello scavo, al restauro degli ambienti e degli apparati decorativi presenti. Al contempo è stata realizzata una nuova copertura lignea a protezione del bancone dipinto. E si è proceduto al rifacimento dell’antico meniano (balcone) a sbalzo. Su cui è stata collocata parte dell’originaria pavimentazione in cocciopesto rinvenuta nel corso dello scavo”.
Termopolio Regio V di Pompei visibile al pubblico
Ora, il “fast food ” degli antichi romani, sarà finalmente visibile al pubblico dal 12 agosto. Con visite straordinarie al cantiere della casa di Orione e della casa del Giardino. Se di questa sorta di antiche mense, la sola Pompei ne conti almeno una ottantina, il termopolio della Regio V si distingue infatti per l’eccezionale decorazione del bancone dipinto, con le immagini della Nereide a cavallo di un ippocampo e di animali probabilmente preparati e venduti proprio nel locale.
Insomma, un motivo in più per visitare un parco archeologico unico al mondo.
Le visite saranno possibili tutti i giorni dalle ore 12,00 alle 19,00 (ultimo ingresso ore 18,30), con accesso da via di Nola e uscita dal vicolo delle Nozze d’argento. Non è necessaria la prenotazione.
Visite straordinarie al cantiere della casa di Orione e del Giardino
Contestualmente alla visita del Termopolio saranno previste visite straordinarie anche al cantiere della casa di Orione e del Giardino – con accessi contingentati e percorsi differenziati per una visita accompagnata in sicurezza – dove sono in corso i lavori di sistemazione in vista degli interventi definitivi di restauro e coperture propedeutici all’apertura permanente dell’intera area. Entrambe le dimore, dalle straordinarie decorazioni, sono emerse e sono state messe in sicurezza nel corso degli scavi della Regio V.
Le visite saranno possibili tutti i giorni dalle ore 16,00 alle 19,00 (ultimo ingresso ore 18,30). L’accesso è previsto ogni 20 minuti, per gruppi di massimo 5 persone per volta accompagnati da personale del Parco. Ingresso da via di Nola e uscita dal vicolo delle Nozze d’argento.
L’accesso gratuito è fino ad esaurimento disponibilità; è consigliata la prenotazione sul sito www.ticketone.it (costo prenotazione on-line 1,50€).
Apertura Termpolio, i commenti
““Sono molto lieto di vedere aperto al pubblico il termopolio al termine di tempestivi lavori di restauro dell’edificio rinvenuto nei nuovi scavi della Regio V – dichiara Massimo Osanna, Direttore Generale dei Musei – Per consentirne la pubblica fruizione è stato necessario procedere alla messa in sicurezza delle strutture, al restauro dei delicati affreschi e garantire la protezione di tutto l’ambiente con adeguate coperture. Ai visitatori che stanno tornando ad affollare le strade dell’antica città si restituisce una nuova esperienza di visita in un’area del tutto inedita”.
“ll progetto di scavo e restauro del thermopolium, che è partito da esigenze di tutela e di messa in sicurezza dei fronti di scavo, ha portato a scoperte straordinarie che ci aiutano a comprendere meglio anche i circa ottanta thermopolia già noti a Pompei” ha affermato il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. Con le visite accompagnate alle case ancora da restaurare vogliamo sensibilizzare il pubblico per il fatto che Pompei è un grande cantiere. Dove ricerca, conservazione e restauro continuano sulla base dell’innovazione e della collaborazione con importanti enti di ricerca nazionali e internazionali.”
Info: http://pompeiisites.org/