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Un grande murales di Jorit celebra Basquiat a Diamante, capitale italiana dell’arte urbana

Jorit - Diamante Murales
Jorit – Diamante Murales

Continua a pieno ritmo il festival di arte urbana che celebra il quarantennale dalla sua prima “Operazione Murales”, omaggiando la visionaria e lungimirante idea del pittore Nani Razetti che, nel 1981, chiamò più di 80 artisti provenienti da tutto il mondo, per affrescare il centro storico e l’intero paese di Diamante, cambiando per sempre il volto del piccolo borgo marino.

Dopo un giugno carico di eventi, durante il quale l’arte si è espressa in diverse forme, tra la nascita di nuovi capolavori urbani (i murales di UNO e Riccardo Buonafede) e i restauri di antichi murales che stavano scomparendo (Kodra e Eva Krump), tra mostre, incontri e convegni a tema, Diamante Murales 40 torna con un agosto più carico che mai, continuando la sua opera di conservazione e valorizzazione dell’imponente patrimonio artistico del paese, orgoglio diamantese.

Quattro i nuovi interventi urbani realizzati a partire dall’8 agosto da altrettanti celebri street artist di fama internazionale. Da Napoli arriva Jorit con l’iper-realismo dei suoi volti in primo piano e con i dettagli vividi e precisi, quasi fotografici, dei suoi ritratti: Jean-Michel Basquiat ritratto nella sua cruda essenza per ricordarne il 33eismo anniversario dalla sua morte, avvenuta il 12 agosto 1988. Da Padova, Tony Gallo con i suoi soggetti onirici e antropomorfi ci trasporterà invece nello stile sognante e multiforme che caratterizza i suoi lavori. Il terzo ospite, madrileno attualmente trapiantato a Chicago, culla del graffiti-writing, con i suoi lavori lasciati in giro per il mondo fin da ragazzino, Kraser porterà a Diamante il suo lettering site-specific e di sicuro i suoi contrasti accesi di colori. Ultima ma solo per caso, una figura molto nota dell’urban art femminile, riconoscibile da un tipico realismo misto ad elementi astratti: da Milano, SteReal ci incanterà con uno dei suoi murales in cui generalmente raffigura la forza di essere donna contro le discriminazioni.

Kraser – Diamante Murales. Ph. Iacopo Munno

L’intento, comune alla triplice direzione artistica del festival, è trascendere il presente per abbattere ogni tipo di confine, tanto geografico quanto soprattutto mentale. Perché solo tramite la condivisione e la collaborazione, idee, come queste, pregne di significato hanno la reale possibilità di arrivare direttamente alla gente, demolendo confini e preconcetti radicati, per regalare al mondo quella bellezza artistico-culturale che spesso manca.

Con il Patrocinio del Comune di Diamante, che promuove l’evento in collaborazione con l’Associazione Culturale Haz Art – in qualità di OSA – Operazione Street Art – e l’Accademia Italiana del Peperoncino, sponsorizzato da Intesa Sanpaolo ed Ecoross,  Diamante Murales 40 trova valore aggiunto, dunque, in una direzione artistica coordinata da tre forti personalità. Tre artisti a loro volta direttori artistici di altrettanti festival d’arte urbana, tra i più noti a livello nazionale: Antonino Perrotta (OSA), Giacomo Marinaro (Gulìa Urbana) e Riccardo Buonafede (Manufactory Project) che, con il loro preziosissimo contributo, stanno lavorando incessantemente e con la passione che li contraddistingue, alla realizzazione e alla riuscita di un festival, in Calabria sicuramente, senza precedenti.

Tony Gallo – Diamante Murales. Ph. Iacopo Munno

Tra le iniziative collaterali, visitabile fino al 31 agosto, la mostra di Angelo Aligia che riprende l’installazione “Panem”, realizzata per la prima volta a Matera Capitale della Cultura 2019, sensibilizzando su temi quali lo spreco di cibo che potrebbe sfamare tante persone in difficoltà e il dramma dei migranti. Infine, dal 16 al 31 agosto, Treccani organizzerà una mostra di copie di quadri d’autore d’arte contemporanea. Il quarantennale celebra dunque una tradizione tipica del territorio e insita nella cultura del luogo, iniziata da Razetti e proseguita nel corso degli anni da OSA – Operazione Street Art, il festival di arte urbana nato nel 2017 che ha portato a compimento un processo storico-artistico, rendendo la città di Diamante uno tra i borghi più dipinti d’Italia: con le sue oltre 330 opere murali presenti nel suo centro storico e non solo, il piccolo borgo adamantino può essere definito un vero e proprio museo a cielo aperto.

SteReal – Diamante Murales. Ph. Iacopo Munno

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