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Lo Stedelijk rinuncia al suo Kandinsky: verrà restituito agli eredi del legittimo proprietario

Wassily Kandinsky, Bild mit Häusern. Stedelijk.nl Wassily Kandinsky, Bild mit Häusern. Stedelijk.nl
Wassily Kandinsky, Bild mit Häusern. Stedelijk.nl
Wassily Kandinsky, Bild mit Häusern. Stedelijk.nl

Nonostante il Comitato di restituzione olandese si sia espresso a favore della permanenza del quadro nel museo, la città di Amsterdam ha deciso di restituirlo agli eredi del legittimo proprietario.

Una lunga saga legale sui diritti di un controverso dipinto di Wassily Kandinsky si è conclusa in modo sorprendente. La città di Amsterdam ha annunciato infatti la restituzione del dipinto, Bild mit Häusern, agli eredi del suo proprietario originale, nonostante la decisione del tribunale indicasse che non era obbligata a farlo.

«A causa della lunga durata del processo e dell’importanza di correggere i torti del passato, il comune restituirà l’opera senza ulteriori interventi da parte del comitato per la restituzione», si legge in una dichiarazione del sindaco di Amsterdam Femke Halsema e del vicesindaco Touria Meliani. Il dipinto è attualmente in mostra allo Stedelijk Museum.

La defunta Hedwig Lewenstein-Weijermann, che era ebrea, ereditò il dipinto nel 1930 da suo marito, Emanuel Albert Lewenstein. Non è chiaro chi abbia messo all’asta l’opera nel 1940, occasione in cui Stedelijk l’ha acquistata, e non è escluso che si sia trattato di una vendita involontaria. Di conseguenza, nel 2013, la città di Amsterdam, il museo e gli eredi dei Lewenstein hanno presentato una domanda al Comitato di restituzione olandese chiedendo ulteriori indagini.

Nel 2018, il comitato si è espresso a favore della permanenza del quadro nel museo, affermando che nonostante la vendita dell’opera nel 1940 non può essere considerata estranea all’influenza del regime nazista, essa potrebbe essere stata anche il risultato di altri fattori, tra cui il peggioramento della situazione finanziaria dei Lewenstein, già in atto anche prima dell’invasione tedesca. Il comitato ha quindi concluso che non vi era alcuna indicazione che lo Stedelijk non avesse acquistato l’opera in buona fede nel 1940.

Ma gli eredi non si sono arresi e hanno contestato la relazione del comitato nei tribunali olandesi nel 2020 e anche il comune di Amsterdam ha chiesto al comitato di riesaminare i suoi risultati.

E qui il colpo di scena. La scorsa settimana, la città, attuale proprietaria del dipinto, «ha deciso di restituire l’opera agli eredi nel tentativo di compensare l’ingiustizia che le vittime della seconda guerra mondiale hanno subito», come si legge in una dichiarazione sul sito web di Stedelijk.

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