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Top Artissima 2021. I 10 migliori stand della fiera

Eduardo Secci (Levi van Veluw)
Mazzoleni (Marinella Senatore)
Torino si conferma capitale dell’arte contemporanea in Italia. Artissima, la fiera più importante di arte contemporanea in Italia, di certo non delude. Anzi, qualità e curatela si sposano per i 155 stand espositivi.
Qua la nostra TOP 10:

10 A.M. ART (Hall Orange – Booth 15)

10 A.M. Art era già entrato nel nostro top 10 di Miart, e anche questa volta si merita un posto fra i migliori. Come nella fiera milanese, in cui l’intero stand era dedicato a un solo artista, Sandro de Alexandris, a Torino presenta un “monologo” (sezione Monologue/Dialogue) di Manuel Fois (l’attuale mostra in galleria a Milano, Corso San Gottardo 5, è sua). Uno stand in bianco e nero, come sempre pulito e ben curato.

10 A.M. ART (Manuel Fois, fotografia 10 A.M. ART)

Eastcontemporary (Hall Orange – Booth 10)

Sezione New Entries: una selezione di interessanti lavori di artiste donne emergenti: Eliska Konecna, Emilia Kina, Agnieszka Mastalerz and Barbara Wesolowska.

A+B Gallery (Hall Dark Blue – Booth 6)

Dialogo fra Markus Saile e Nazzarena Poli Maramotti, dialogo fra l’olio e la ceramica. Saile presenta piccoli quadri disposti con cura ed eleganza sulle pareti del booth. Poli Maramotti, due grandi oli su tela e tre pezzi in ceramica smaltata.

A+B

Galleria Poggiali (Hall Brown – Booth 15, Hall Blue – Booth 16)

Desideratissime sculture in metallo di Kennedy Yanko, “nature morte assenti” di Claudio Parmiggiani, specchi di Goldschmied&Chiari.

Eduardo Secci (Hall Pink B – Booth B4)

Secci non si ferma. Dopo aver vinto il Premio Herno con lo stand dedicato a Titina Maselli alla sezione Decades di Miart, torna ad Artissima con un’altra personale. Sezione Monologue/Dialogue, solo show di Levi van Veluw. Blu, ceramica, tre opere. Uno degli unici (coraggiosi!) che ha dipinto le pareti del booth. Anzi, l’intero spazio, compreso pavimento in moquette, pareti, opere e basamento della scultura centrale sono di un blu intenso e profondo. Secci dimostra quanto valga la pena di rischiare e non andare sul sicuro (spesso noioso e banale). In più, la scultura centrale, una sorta di totem in ceramica, ospita all’interno un meccanismo che fa girare in direzioni contrarie le diverse parti assemblate, facendola diventare un’opera cinetica. Uno degli stand migliori (anche all’interno di questo top 10…).

La personale di van Veluw inaugurerà nello spazio di Secci a Firenze (Piazza Carlo Goldoni 2) il 19 novembre.

Eduardo Secci (Levi van Veluw)

Mazzoleni (Hall Purple – Booth 11, Hall Green – Booth 14)

Espongono opere di Andrea Francolino, Melissa McGill, Rebecca Moccia, David Reimondo e Marinella Senatore. Di quest’ultima è in corso anche la mostra personale in galleria in centro a Torino (Piazza Solferino 2), che vale assolutamente la pena vedere. I colori squillanti di Senatore opposti ai soffitti affrescati della galleria sono stupendi.

Mazzoleni (Marinella Senatore)

Repetto (Hall Brown – Booth 12)

Repetto propone il progetto intitolato Alphabet: the perfect revolution, un insieme di importanti lavori di parecchi artisti: Giovanni Anselmo (di cui espongono il proiettore con il Particolare), Stefano Arienti, Mirella Bentivoglio, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Daniele De Lonti, Luigi Ghirri (con una bellissima fotografia), Elisabetta Gut, Maria Lai, Felice Levini, Fausto Melotti, Bruno Munari, Salvo, Sironi e Franca Sonnino. Una riflessione sul segno, sulla parola, sulla scrittura. Sulle pareti, parla Melotti: “Nelle aiuole ci sono tutte le vocali una consonante e tanti fiori”, “Buttando l’alfabeto in aria volano le parole”.

Repetto

Galleria Frittelli (Hall Pink A – Booth 23)

Come sempre, anche Frittelli non delude. Questa volta, focus su artiste donne. In un’intera e lunghissima parete, solo opere di Dadamaino su carta, semplicissime, eleganti.

Frittelli (Dadamaino)

Dep Art (Hall Grey – Booth 4)

Da Dep Art, una conversazione fra Mario Nigro e Imi Knoebel (di quest’ultimo, personale in galleria, fino al 22 gennaio 2022).

Dep Art (Mario Nigro e Imi Knoebel, fotografia di Sebastiano Luciano)

Renata Fabbri (Hall Dark Blue – Booth 9)

Renata Fabbri espone nella Main Section della fiera lavori degli artisti Giovanni Kronenberg, Margherita Moscardini e Serena Vestrucci. I lavori di Kronenberg, una specie di tagli in sezione longitudinale di pietre entrano in dialogo con le piccole e ormai note nel mondo del contemporaneo “Teste di Cavolo” di Serena Vestrucci, che guardano dalla testa ai piedi (anzi, no, dai piedi alla testa) lo spettatore. È uno stand coerente nei colori e nella disposizione delle opere. Ha una velatura di leggerezza e di grazia che fanno sì che sia piacevolissimo da guardare, da osservare (occhio a non calpestare le Teste di Cavolo!).

Renata Fabbri

Giorgio Persano (Hall Yellow – Booth 2, Hall Dark Blue – Booth 1)

Nella Main Section, opere di Per Barclay, Rob Birza, Nicola De Maria, Jan Dibbets, Lina Fucà, Michelangelo Pistoletto, Juliao Sarmento, Alessandro Sciaraffa e Costas Varotsos. E nella sezione Artissima XYZ / Back to the future, a cura di Lorenzo Giusi, presentano Juliao Sarmento.

Giorgio Persano (fotografia di Nicola Morittu)

 

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