Mentre Christie’s e Sotheby’s fanno la voce grossa e esitano una dopo l’altra aste da capogiro, Phillips prova a inserirsi nella corsa con la sua 20th century and contemporary art auction di New York. Un’occasione buona per testare il calore ambientale della nuova sede di Park Avenue. E non si può dire sia andata male, anzi. La vendita ha fruttato $139 milioni, ovvero il risultato più alto mai raggiunto in asta nella storia di Phillips. Merito dell’ottimo tasso di vendita (93%) con 43 lotti su 46 venduti. Due i lotti ritirati: un dipinto di Barkley L. Hendricks del 1968 e un altro di Milton Avery del 1957. Record per Amy Sherald, Shara Hughes e Ewa Juszkiewicz.
L’opera che ha ottenuto il prezzo più alto della notte è stato un dipinto del 1958 di Francis Bacon. Pope with Owls raffigura un papa ghignante affiancato da due gufi appollaiati sul suo trono. Il dipinto è stato venduto per $33 milioni, guadagnando appena oltre la stima minima di $30 milioni. In ogni caso il dipinto, negli anni, ha aumentato il suo valore e non poco. Quaranta anni fa, il venditore lo aveva infatti acquistato per circa $7.000.
Un elettrico dipinto (Untitled) su larga scala di Joan Mitchell del 1992, anno della morte dell’artista, è stato venduto a un bidder da New York per $11,8 milioni, più del doppio della stima bassa di $4 milioni. Un altro lotto particolarmente atteso era un dipinto su tavola di Jean-Michel Basquiat del 1984, con tre teste (e annesse corone) divise in altrettante vignette di forma quadrata e colore blu. Untitled (The Door) ha venduto per $8,5 milioni, al di sopra della sua stima bassa di $6 milioni.
Un’opera floreale di Georgia O’Keefe – Crab’s Claw Ginger Hawaii (1939) – dipinta durante un periodo che l’artista ha trascorso alle Hawaii per una campagna pubblicitaria dell’azienda alimentare Dole, ha superato le aspettative. È stato infatti venduto per $7,7 milioni, quasi il doppio della stima di $ 4 milioni. Nonostante Frida Kahlo abbia tentato di insidiarlo, O’Keefe mantiene ancora il record di artista donna più cara all’asta con Jimson Weed/White Flower No. 1 ($44 milioni). Un dipinto astratto senza titolo di Cecily Brown del 2007 ha superato la sua stima di $4 milioni, vendendo per $6,1 milioni. Un altro eccellente risultato che si va a sommare alle due aggiudicazioni fatte registrare da Sotheby’s.
Welfare Queen (2018) di Amy Sherlad, un dipinto di una donna nera incoronata vincitrice di un concorso di bellezza, è stato venduto al secondo prezzo più alto dell’artista all’asta ($3,9 milioni). Il risultato ha sfiorato il precedente record di Sherald: 4,2 milioni di dollari, stabilito da Philips lo scorso dicembre. Chiude il giro delle grandi aggiudicazioni The Last Supper/Be a Somebody with a Body. La rivisitazione pop dell’evento biblico di Andy Warhol ha venduto per $6,8 milioni.
Anche Raymond Pettibon ha fatto registrare il suo personale record in asta. No Title (Let him come…) (2011), stimato tra $1,5 milioni e $2 milioni, è invece stato venduto a $3,4 milioni. Il precedente record – raggiunto con No Title (Deeper above all…) questo maggio da Sotheby’s – era di $2,7 milioni.
Ottimi risultati anche per quanto riguarda gli artisti emergenti. Inside Outside (2018) di Shara Hughes ha venduto per la cifra record di $1,4 milioni, contro una stima di $30.000. My Umbrella Has a Nourishing Disguise dell’artista britannica Jade Fadojutimi, una vivace tela di grandi dimensioni del 2018 con ampie campiture di marrone e arancione, è stato venduto per $877.000, oltre cinque volte la sua stima bassa di $150.000. Girl in Blue (2013) di Ewa Juszkiewicz, una donna con un mollusco sovrapposto sulla testa, è stato venduto per $730.800, nove volte la stima bassa di $80.000. I risultati di Hughes e Juszkiewicz hanno stabilito nuovi record per entrambi gli artisti. Di Juszkiewicz e della sua poetica perturbante avevamo parlato in questo focus di qualche tempo fa.