Solo 2,8 milioni di visitatori nel 2021 per il Louvre, meno del 30% rispetto ai suoi livelli record. In calo anche il Centre Pompidou e il Musée d’Orsay
Era, e probabilmente rimane, il museo più visitato al mondo. Per tanti anni consecutivi il Louvre di Parigi si è piazzato in cima alle classifiche di settore, doppiando la fatidica cifra dei 10 milioni di visitatori. Ma da un paio d’anni a stravolgere i dati c’è una fattispecie nuova, la pandemia covid. Che ha per lunghi periodi sigillate le persone in casa, e per altrettanto lunghi periodi sigillati i portoni dei musei. Eccoci dunque davanti a una realtà completamente diversa: il museo francese comunica che nel 2021 ha accolto solo 2,8 milioni di visitatori, meno del 30% rispetto ai suoi livelli record. Cifre che si allineano con quelle registrate nel 1986, prima dell’apertura della piramide di Pei e del progetto del Grand Louvre. Che hanno trainato il fenomeno negli ultimi quattro decenni.
Oltre il 60% dei visitatori del Louvre nello scorso anno sono stati francesi, due terzi dei quali provenienti da Parigi e dintorni. Solo il 6% dagli Stati Uniti, stessa percentuale dalla Germania. I visitatori provenienti dall’Asia sono praticamente scomparsi. Prima della crisi covid, gli americani rappresentavano il 20% dei visitatori del museo, seguiti dai cinesi, tra l’8% e il 10% degli ingressi. Ma non si ferma qui la crisi dei musei francesi. Anche il Centre Pompidou ha annunciato un calo, con 1,5 milioni di visite l’anno scorso, rispetto ai 3,5 milioni del 2018. E un calo più vistoso è stato evitato grazie alla grande mostra su Georgia O’Keeffe, che ha registrato quasi 300.000 biglietti venduti. Il Musée d’Orsay ha accolto circa un milione di persone, lontanissimo dalla cifra record del 2019 con 3,6 milioni di visitatori.
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