Si chiama The House of the Farmer l’ultima opera dell’artista inglese Mike Nelson, presentata a Palazzo dell’Agricoltore, Parma, fino al 12 giugno 2022.
Opera monumentale che occupa tutti i piani dell’edificio storico nel cuore della città, The House of the Farmer ne racconta la storia, riflettendo sul ruolo politico, economico e sociale del palazzo, a partire dalla sua costruzione nel 1939. Palazzo dell’Agricoltura è stato infatti sede della corporazione che dirigeva le attività agricole durante il regime fascista, luogo in cui anche una pratica come l’agricoltura è diventata esercizio di potere politico. L’imponente installazione di Nelson guida il visitatore nello spazio, pensando l’edificio come un unicuum, come una vera e propria immensa scultura.
«C’è qualcosa di molto viscerale nello “sgombero” di uno spazio, gli oggetti assumono una particolare urgenza o importanza che fino a quel momento era rimasta sopita. Lo strappo e il prelievo dalla campagna possono essere visti, o sentiti, come un gesto violento in qualche modo in linea con il rapporto dell’edificio con un passato totalitario e un promemoria della disumanizzazione dell’agricoltura da parte della meccanizzazione nel XX secolo e dei mali ambientali che ne sono derivati. Il recupero di questi elementi naturali, ostracizzati a causa della loro ostruzione all’agricoltura, sembra stranamente commovente in un simile edificio. Artisticamente le forme naturali incorniciate contro le linee severe e brutali dell’architettura del palazzo si completeranno, le impiallacciature e i pavimenti in marmo guarderanno e sosterranno i loro parenti indisciplinati: le rocce sparse sul pavimento. Mentre le pesanti porte di legno faranno da guardia ai rami contorti e alle radici degli alberi, di cui sono fatti» ha dichiarato l’artista che da sempre si dedica alla creazione di opere site-specific. Il progetto, a cura di Didi Bozzini, inaugura una nuova stagione per il Palazzo dell’Agricoltore, che apre ad accoglienza, empatia e cultura.