Print Friendly and PDF

Dalla fotografia all’Arte Povera, da Donatello a Lucio Fontana. Le 10 migliori mostre in Italia a marzo

Max Burchartz, Lotte (Eye), 1928 Gelatin silver print, 30.2 × 40 cm The Museum of Modern Art, New York Thomas Walther Collection. Acquired through the generosity of Peter Norton © Max Burchartz, by SIAE 2021 © 2021 Max Burchartz / Artists Rights Society (ARS), New York / VG Bild-Kunst, Germany Digital Image © 2021 The Museum of Modern Art, New York

Artslife torna con la selezione delle dieci migliori mostre in Italia, organizzate da musei e gallerie, che inaugureranno nel mese di marzo. In un viaggio tra Rinascimento e arte contemporanea ecco le novità in ordine di apertura.

  1. Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia (Torino)

dal 3 marzo al 26 giugno 2022

Iniziamo la serie delle dieci migliori mostre in Italia con Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York. Per la prima volta in Italia viene esposta parte della ricca collezione raccolta tra gli anni Settanta e Novanta da Thomas Walther, che seppe individuare l’unicità della produzione fotografica della prima metà del Novecento, valorizzando anche il ruolo centrale delle donne. Oltre 230 scatti di fotografi americani ed europei raccontano il fermento creativo di quegli anni, che ha visto partecipare anche artisti del surrealismo, del costruttivismo e del Bauhaus.

A Arte Invernizzi, L’occhio critico

L’occhio critico da A Arte Invernizzi (Milano)

dal 9 marzo al 3 maggio 2022

La galleria milanese A Arte Invernizzi presenta la collettiva L’occhio critico, che prosegue la serie di mostre iniziata nel 2014 con L’occhio musicale. Ventitré artisti di generazioni e nazionalità diverse dialogano tra i due piani della galleria, pur mantenendo ognuno la loro individualità. L’occhio critico suggerito dal titolo della mostra non è solo quello del critico di professione, ma anche dello spettatore, chiamato a interrogare il proprio sguardo per scoprire l’occhio critico presente in sé stesso. Tra gli artisti esposti: Gianni Colombo, Carlo Ciussi, Elisabeth Vary, Gianni Asdrubali, Rodolfo Aricò, Francesco Candeloro, Lesley Foxcroft, Grazia Varisco e Riccardo De Marchi.

 

Bertina Lopes, Totem n. 2, 1968, oil on canvas, 140 x 160 cm

Bertina Lopes alla Richard Saltoun Gallery (Roma)

dal 9 marzo al 7 maggio 2022

La galleria londinese Richard Saltoun inaugura la nuova sede in via Margutta a Roma con una mostra dedicata all’artista mozambicana Bertina Lopes (1924-2012), che nel 1963 aveva scelto Roma come città d’adozione, dopo essere stata costretta per ragioni politiche a lasciare prima il Mozambico e poi Lisbona. A dieci anni dalla sua scomparsa, la galleria, in collaborazione con l’Archivio Bertina Lopes, ripercorre gli oltre settant’anni di carriera della pittrice, esponendo alcune tra le opere più significative della pittrice, come Grido grande (1970) e In memoriam de Picasso (1974).

 

Lucio Fontana: Concetto spaziale, 1951, olio, sabbia e buchi su tela, 60 x 59 cm Milano, Fondazione Lucio Fontana. © Fondazione Lucio Fontana by SIAE 2022

Lucio Fontana. Autoritratto alla Fondazione Magnani Rocca (Parma)

dal 13 marzo al 3 luglio 2022

La Villa dei Capolavori a Mamiano di Traversetolo (Parma), dopo Mirò, accoglie nelle sue sontuose sale la mostra Lucio Fontana. Autoritratto. Il titolo riprende il libro pubblicato da Carla Lonzi nel 1969, in cui la storica dell’arte raccolse le diverse interviste rivolte tra gli altri a Castellani, Fabro, Kounellis, Paolini e Fontana. A partire da questa intervista è pensata la mostra, che espone circa cinquanta opere di Fontana e di alcuni artisti da lui sostenuti come Piero Manzoni, Enrico Baj, Alberto Burri, parte della sua personale collezione. Lucio Fontana. Autoritratto segue la conversazione tra l’artista e Carla Lonzi in un percorso antologico, attraverso cui il pubblico ha la possibilità di ascoltare la voce del maestro dello spazialismo registrata dalla Lonzi.

 

Donatello, Madonna col Bambino (Madonna Pazzi), 1420-1425 circa, Staatliche Museen zu Berlin – Preußischer Kulturbesitz. Skulpturensammlung und Museum für Byzantinische Kunst I Ph. Antje Voigt

Donatello. Il Rinascimento a Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello (Firenze)

dal 19 marzo al 31 luglio 2022

Tra Palazzo Strozzi e il Museo Nazionale del Bargello si estende la mostra Donatello. Il Rinascimento, curata da Francesco Caglioti, tra i massimi esperti di scultura del Quattrocento e specialista di Donatello. In dialogo con gli altri grandi maestri del Rinascimento come Brunelleschi, Masaccio, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Raffaello e Michelangelo, la mostra intende ricostruire, dalle parole del curatore, la storia dello scultore forse più grande di tutti i tempi, che si è reso conto dei limiti del linguaggio e della tecnica che adoperava, forzandoli e facendoli saltare, invadendo lo spazio dello spettatore con delle trovate geniali.

 

Jannis Kounellis, ‘Untitled’ 1960, smalto e tecnica mista su tela

Jannis Kounellis: gli anni Sessanta da ML Fine Art – Matteo Lampertico (Milano)

dal 22 marzo all’1 maggio 2022

Ancora studente, presto massimo esponente dell’Arte Povera, nel 1960 Jannis Kounellis (1936-2017), ha la sua prima personale alla galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis dal titolo L’Alfabeto di Kounellis, che esponeva tele bianche che raffigurano caratteri tipografici, frecce, numeri in inchiostro nero. Sono le stesse che a sessantadue anni di distanza, Matteo Lampertico riespone negli spazi della sua galleria.

 

Vistamare, Le voci della sera

Le voci della sera da Vistamare (Milano)

dal 24 marzo al 21 maggio 2022

Quattro anni dopo l’approdo a Milano, Vistamare cambia sede e inaugura il nuovo spazio di Porta Venezia con la collettiva Le voci della sera. Il titolo riprende l’omonimo romanzo di Natalia Ginzburg con cui i diciannove artisti sono stati chiamati a confrontarsi. Dalla loro personale interpretazione sono nate opere site specific e inedite che dialogheranno in un racconto corale, tra memoria e prospettive future.

 

Karl Hubbuch

 

La Galleria del Levante. Una galleria europea fra Simbolismo e Realismo Magico al MART (Rovereto)

dal 27 marzo al 12 giugno

Dopo la mostra alla Galleria dell’Incisione, Emilio Bertonati (1934-1981) – gallerista, storico dell’arte, incisore, critico – torna all’attenzione del pubblico con la mostra dal titolo La Galleria del Levante, dal nome della sua galleria in via della Spiga a Milano, attiva dal 1962 al 1980. In mostra saranno esposte alcune delle opere un tempo protagoniste della galleria di Bertonati, che seppe essere fine intellettuale capace di guardare a Vienna, Berlino e Monaco come capitali dell’arte del XX secolo. Emilio Bertonati fu talent scout del Novecento, capace di dare voce ad artisti che ancora l’Italia non aveva scoperto e riconosciuto, come i pittori tedeschi della Nuova Oggettività e i compagni italiani del Realismo Magico.

 

Marlene Dumas, “Losing (Her Meaning)”, 1988, oil on canvas, 50 x 70 cm. Credits collection: Pinault Collection. Paris, France. Copyright work and courtesy image: Marlene Dumas. Credits photography: Peter Cox, Eindhoven

Marlene Dumas – Open-end a Palazzo Grassi (Venezia)

dal 27 marzo 2022 all’8 gennaio 2023

Tra le dieci migliori mostre che inaugurano a marzo in Italia, Open-end dedicata all’artista sudafricana Marlene Dumas (Cape Town, 1953), curata da Caroline Bourgeois. Attraverso un percorso di oltre cento opere che vanno dal 1984 ad anni più recenti, la mostra racconta la produzione di un’artista che spazia, ad oggi, tra pittura a olio su tela e inchiostro su carta. Nei suoi dipinti, Marlene Dumas si interroga sui grandi temi esistenziali, come la morte e l’amore, la violenza e la tenerezza, e sulle emozioni più intense, come la paura, la sofferenza, l’estasi, che trovano rappresentazione nei suoi corpi.

 

Elmgreen & Dragset, This is How We Play Together, 2021 Courtesy: Perrotin / Foto: Elmar Vestner

Elmgreen & Dragset, Useless Bodies? alla Fondazione Prada (Milano)

dal 31 marzo al 22 agosto 2022

Concludiamo la serie delle dieci migliori mostre in Italia con Useless Bodies? del duo Elmgreen & Dragset. Partendo dall’interrogativo su qual è la condizione del corpo nell’era post-industriale?, Elmgreen & Dragset occuperanno i quattro spazi espositivi, oltre al cortile, della sede milanese di Fondazione Prada, con una sequenza di installazioni immersive. Gli artisti intendono sottoporre alla riflessione del pubblico la trasformazione del ruolo del corpo da produttore di valore a prodotto, i cui dati personali possono essere mercificati.

Commenta con Facebook