1 marzo 2022. La maratona di Christie’s “20th/21st Century: Shanghai to London” si è conclusa alle 18.45, ora italiana. Ecco un riassunto con i punti chiave delle aste, seguito da un report cronologico delle tre vendite
- Le tre aste hanno realizzato £249,070,155 (RMB 2,087,955,108/$334,003,078/ €297,389,765). Nel dettaglio la sessione di Shanghai ha totalizzato CNY 222.030.200 (circa 26.416.514 sterline), la sessione di Londra 184,298,006 sterline e l’asta di arte surrealista, sempre a Londra, 39,888,380 sterline.
- Franz Marc è stato incoronato re della vendita londinese e della serata. Il dinamismo, i colori vivaci e l’equilibrio de “Le volpi” hanno portato all’ottimo xarisultato: con la battuta a 42,654,500 sterline Marc ha infranto il suo record d’asta e si è aggiudicato il primato del lotto più costoso della maratona. Realizzato nel 1913, è tra i dipinti d’avanguardia più riusciti di Marc che, insieme a Wassily Kandinsky, è stato un pioniere dell’avanguardia europea all’inizio del XX secolo, che ha sfidato e ribaltato completamente molte delle regole della pittura classica.
- Secondo classificato Francis Bacon. Ma nessun fasto per l’aggiudicazione del suo “Triptych 1986-7”, che è stato venduto a 38,459,206 sterline, un prezzo poco superiore alla stima più bassa (35 -55 milioni di sterline). Il trittico intreccia immagini della storia del XX secolo con una visione struggente e retrospettiva della vita e dell’arte dell’artista.
- Terzo posto sul podio londinese (e della maratona) per il raro Picasso surrealista ‘La fenêtre ouverte’ venduto a 16,319,500 sterline, venduto nell’asta “The Art of the Surreal Evening Sale” che ha visto il 100% di venduto
- Quarto posto per il tenero ritratto di Janey Longman di Lucian Freud aggiudicato a £15,174,500.
- Quinto classificato della maratona il Basquiat di Shanghai, battuto a 80 milioni di yuan che equivalgono all’incirca a 13 milioni di dollari e 9,5 milioni di sterline.
- Nuovi record mondiali anche per Eugène Boudin con ‘La plage de Trouville’ (1866) venduto per £2.262.000, per Victor Man con ‘D with Raven’ (2015) venduto per £214,200, per Genieve Figgis con “Debutants Ball“ battuto a RMB 4,032,000 e per Pablo Picasso con “Le repas frugal” a £6,014,500, record per una stampa venduta all’asta
PRIMA TAPPA, SHANGHAI
Basquiat sta dominando i cataloghi d’asta di questo primo semestre. E’ solo di ieri l’annuncio del ritorno sul mercato di ‘Untitled’ del 1982 acquistato sei anni fa dal collezionista giapponese Yusaku Maezawa. Andrà in asta a maggio da Phillips a una stima di $70 milioni. Sempre di pochi giorni fa l’annuncio della vendita del trittico “Portrait of the Artist as a Young Derelict” a maggio a New York da Christie’s. Stima 30 milioni $.
A Shanghai stasera il suo “Duce” è stato il top lot della serata (che ha realizzato CNY 222,030,200). Il Basquiat dorato è partito da un’offerta di 62 milioni di yuan proveniente da un buyer cinese seguita da un bid di 65 milioni arrivato da Londra, per balzare al rilancio di ben 80 milioni da Hong Kong. Su questa cifra, la sala ha atteso per diversi momenti le intenzioni di New York. Ma alla fine il lotto è stato vinto a Hong Kong per CNY 94,160,000 (diritti inclusi). Le “Head” di Basquiat sono tra i soggetti preferiti dell’artista e molti tra questi suoi dipinti diventano studi compiuti sulle caratteristiche fisiche e psicologiche contenute nel volto umano. Appartiene a un gruppo di dipinti completati nel periodo in cui Basquiat fece due viaggi a Modena, nel 1981 e nel 1982. Salta subito all’occhio l’utilizzo del pigmento dorato. Basquiat impiega per la prima volta la pittura dorata per raffigurare la sua iconica corona a tre punte. Un richiamo ai mosaici bizantini che adornavano le chiese o a Gustav Klimt con il ritratto del 1907 di Adele Bloch-Bauer I.
Molto bene la batteria di giovani (e meno giovani) con cui si è aperta la prima tappa dell’asta, condotta dell’auctioneer Caroline Liang. Diverse aggiudicazioni ben al di sopra delle stime già dai primi lotti, con grande interesse dei buyer cinesi. La vendita è stata aperta dall’enorme doppio ritratto del giovane ghanese EMMANUEL TAKU (B. 1986) intitolato “Ripped”, partito da 200 mila yuan e vinto da un bidder a Hong Kong per 1,638,000. Simile performance per il lotto due, un olio dell’artista polacca EWA JUSZKIEWICZ (B. 1984) battuto a CNY 3,276,000 (da 220,000). Gare sostenute tra Londra, Hong Kong e Shanghai per JOEL MESLER (B. 1974) con “Untitled (You Deserve Great Things)” e SCOTT KAHN (B. 1946) con “Into the Woods” aggiudicati entrambi a 5,670,000 yuan.
Sono stati poco più di 5 i milioni di yuan battuti per il grande paesaggio “Mandala Reality” di HUANG YUXING (B. 1975). Prosegue il successo in asta di Amoako Boafo (B. 1984). Diversi i rilanci per il suo ritratto “Orange Shirt” venduto a CNY 8,760,000 (stima 3-5 milioni). Gara durata diversi minuti per il ballo delle debuttanti di Genieve Figgis. L’artista irlandese è solita replicare nei suoi dipinti l’atmosfera delle epoche passate, soprattutto il rococò e il romanticismo. Ma nel suo mondo abitano creature spettrali con cappelli a cilindro e bastoni. Le giovani dell’olio in asta dai volti che si dissolvono e confondono con il rosa confetto dello sfondo cambiano proprietario per CNY 4,032,000 (stima 800,000 – 1,200,000).
Per i classici moderni, Marc Chagall ha visto un’aggiudicazione nelle stime per “Le bouquet de lilas”, venduto a 18,960,000 yuan mentre un bel olio e carboncino di Pablo Picasso proveniente dalla collezione della nipote Marina, è rimasto al palo. Non ha visto rilanci oltre i 20 milioni, non riuscendo a raggiungere il prezzo di riversa. Era stimato 26-33 milioni. “La femme au collier” (1908) di Kees van Dongen è stato venduto per 23.160.000.
Per gli artisti cinesi, un intenso “Le soir à l’Hôtel du Palais (Palace Hotel by night)” di Zao Wou-Ki ha fatto 24,360,000 yuan, conquistando il secondo posto nella classifica della serata cinese; la “Little Girl” di Zeng Fanzhi ha fatto CNY 5,796,000; bene anche Chu Teh-Chun, Zhang Enli e il giovanissimo Ye Linghan (1985).
SECONDA TAPPA, LONDRA – ARTE DEL XX E XXI SECOLO
Dopo una breve pausa il martello è passato a Jussi Pylkkänen, sul rostro di Londra. L’asta (che ha realizzato £ 182,696,006) si è aperta con la giovanissima Jadé Fadojutimi, artista britannica nata nel 1993 (della scuderia della Pippy Houldsworth Gallery di Londra) che realizza dipinti a metà strada tra figurazione e astrazione. “Acquainted Intruder” del 2018 da 300,000 sterline è volato a 942,000. Ha solo qualche anno in più Flora Yukhnovich, artista inglese classe 1990. Il suo “Tu vas me faire rougir (You’re going to make me blush)” è stato venduto per 1,902,000 sterline, ma partiva da 250,000. Il grande dipinto si ispira a “The Swing” (1767 circa) di Jean-Honoré Fragonard, il più famoso tra i tanti capolavori rococò esposti nella Wallace Collection di Londra. Nella visione di Yukhnovich, che capovolge l’originale orizzontalmente creando un’immagine speculare, la donna sull’altalena di Fragonard si trasforma in una profusione di pennellate fluttuanti e carnose.
I pezzi grossi del catalogo sono stati sottolineati da una breve musica (e video) che ha accompagnato la partenza della gara per questi lotti. Primo su tutti il capolavoro dell’Espressionismo tedesco “Le volpi”, aggiudicato a 42,654,500 sterline, realizzando il nuovo record mondiale per Franz Marc. Dipinto nel 1913, nel momento in cui i movimenti modernisti stavano esplodendo in tutta Europa, è tra i dipinti d’avanguardia più riusciti di Franz Marc. “The Foxes” rivela l’audace sperimentazione del rivoluzionario linguaggio artistico di Marc nell’ultimo periodo della sua carriera artistica, prima della sua prematura morte durante la Prima Guerra Mondiale. Ha fatto parte di diverse collezioni. L’ultima collocazione prima della restituzione ai legittimi eredi nel 2021 – richiesta nel 2015- , il Kunstpalast Museum di Düsseldorf. E’ stato parte della Collezione della città dal 1962. Quando era stato donato dell’imprenditore Helmut Horten, che l’aveva acquistata l’anno prima dal regista tedesco-americano William Dieterle. Il regista, a sua volta, lo aveva avuto nel 1940 dal mercante d’arte Karl Nierendorf per conto dei proprietari, il banchiere ebreo Kurt Grawi e sua moglie Else di Berlino, che lo aveva venduto per finanziare la fuga della famiglia in Cile dopo essere stato imprigionato in un campo di concentramento.
Poco dopo due opere di Lucian Freud. “Ragazza con gli occhi chiusi” (1986-87) è stata battuta a 15,174,500 sterline ed era stimata £10-15 milioni. La donna abbandonata a suoi sogni è Janey Longman, musa e modella per altri importanti lavori dell’artista. Secondo Artnews l’opera è stata affidata a Christie’s dalla famiglia di Ian e Mercedes Stoutzker, per molti anni importanti collezionisti di arte inglese che avrebbero acquisito questo dipinto nel 1987. Al lotto successivo la graziosa aragosta, sempre di Freud, ha fatto 1,962,000 sterline.
Venduto a un prezzo poco superiore alla stima più bassa il trittico di Francis Bacon. “Triptych 1986-7” era offerto a 35 e 55 milioni di sterline ed è stato battuto a GBP 38,459,206. Intreccia immagini della storia del XX secolo con una visione struggente e retrospettiva della vita e dell’arte dell’artista. Nel primo pannello l’uomo col cappello è il Presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson che lascia i negoziati del Trattato di Versailles nel 1919, mentre il pannello di destra è ispirato a una fotografia dello studio di Leon Trotsky dopo che fu assassinato nel 1940. Il pannello centrale dell’opera raffigura John Edwards, partner di Bacon dagli anni ’70 fino alla morte dell’artista nel 1992.
Grande successo per Peter Doig con “Some Houses on Iron Hill” del 1992, che ha visto offerte da Shanghai, Regno Unito e New York e alla fine è stato aggiudicato a un offerente americano per GBP 2,442,000 (la stima più alta era di 800 mila).
Luci e ombre su Pablo Picasso. Dopo l’insuccesso a Shanghai, invenduto anche il “Buste d’homme” dipinto nel gennaio del 1969 a Mougins (stima GBP 1,200,000 – GBP 1,800,000). Ha recuperato più avanti con “Le modèle dans l’atelier ” venduto per 3,642,000 (poco oltre la stima più bassa), “Nu assis sur un tapis rayé” per 1,842,000 e l’incredibile performance di “Le repas frugal” un’incisione che collega il periodo blu e il periodo rosa dell’artista e, come ha scritto John Richardson (amico e biografo di Picasso) “collega il passato spagnolo di Picasso con il suo Futuro francese”.
Invenduto Egon Schiele. Il suo autoritratto, dipinto durante le prime settimane del 1912, è rimasto senza compratori. Era stimato 1,500,000 – 2,500,000. Bene invece per l’autoritratto su larga scala di Amoako Boafo ‘Yellow Blanket’ del 2018 che ha fatto £ 1.242.000.
L’Asia si è battuta per i “Pink Tulips” di Nicolas Party, vinti però dall’Inghilterra per £ 1,4 milioni, ben al di sopra della stima più alta di £ 600.000.
Oltre a Franz Marc, si segnalano altri due nuovi record d’asta: per Eugène Boudin con ‘La plage de Trouville’ (1866) venduto per £ 2.262.000 e per Victor Man con ‘D with Raven’ (2015) venduto per £214,200.
L’ultimo lotto di questo secondo catalogo un NFT dallo sapore quasi magrittiano ad introdurre l’ultima asta della serata, quella di arte surrealista. L’NFT Woman #5672, un avatar in formato quadrato di un soggetto femminile è stato venduto a 567,000 sterline. La donna raffigurata ha un taglio di capelli a caschetto nero e tre orecchini d’oro su ciascun orecchio, veste uno smoking, ha labbra rosse e la pelle viola con polvere di stelle al posto delle lentiggini. Quest’ultimo tratto, “Night Goddess”, è uno dei più rari nella collezione da 10.000 pezzi e rende Woman #5672 uno dei WoW più unici in circolazione.
SECONDA TAPPA, LONDRA – ARTE SURREALISTA
Per l’ultima asta, la 21a edizione di The Art of the Surreal Evening Sale, è salita sul rostro Veronica Scarpati (che ha concluso anche l’ultima parte della vendita precedente). Top lot per Pablo Picasso, con la sua opera surrealista ‘La fenêtre ouverte’ venduto a 16,319,500 sterline. Tra gli altri lotti si segnalano ‘La méditation’ (1936) di René Magritte venduto per £ 2.922.000, “Personnage, oiseau, étoile dans un paysage” (1978) di Joan Miró per 3.042.000 sterline, ‘Le soir tombe’ (1970) di Paul Delvaux a £ 1.902.000