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La maestosa collezione di fotografia di Thomas Walter in mostra a CAMERA, prima del ritorno al MoMA

Steinitz, Kate

Kate Steinitz Backstroke, 1930, Gelatin silver print, 26.6 x 34.1 cm, The Museum of Modern Art, New York, Thomas Walther Collection.

CAMERA (Centro Italiano per la Fotografia, Torino) presenta, per la prima volta in Italia, la mostra “Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walter del Museum of Modern Art, New York”. La mostra, aperta al pubblico dal 3 marzo al 26 giugno 2022, comprende una straordinaria selezione di oltre 230 opere fotografiche della prima metà del XX secolo; capolavori assoluti della storia della fotografia in bianco e nero. L’esposizione è a cura di Sarah Hermanson Meister e di Quentin Bajac, coordinata e sviluppata da Monica Poggi e Carlo Spinelli e organizzata dal MoMA di New York.

Ben 112 nomi tra leggende e sorprendenti scoperte, che con le loro opere hanno ridefinito i canoni della fotografia, facendole assumere un ruolo assolutamente centrale nello sviluppo delle avanguardie di inizio secolo. E proprio questa straordinaria potenza e forza ha spinto il collezionista Thomas Walther a raccogliere, tra il 1977 e il 1997, le migliori opere fotografiche prodotte nella prima metà del secolo scorso, riunendole in una collezione unica al mondo, acquistata dal MoMA nel 2001 e nel 2017. Gli autori, grandi maestri dell’obiettivo, hanno saputo rivoluzionare linguaggi delle arti plastiche e portare all’estremo le sperimentazioni del mezzo fotografico.

Wanda Wulz, Exercise, 1932, Gelatin silver print, 29.2 x 21.9 cm, The Museum of Modern Art, New York, Thomas Walther Collection.

La mostra nasce da una fruttuosa collaborazione tra il Jeu de Paume di Parigi, il MASI di Lugano e CAMERA, dove è possibile vedere per la prima volta in Europa questi grandi capolavori della fotografia, prima che tornino negli Stati Uniti. Tale esposizione rappresenta, naturalmente, anche un importante momento per il percorso di crescita di CAMERA e delle sue relazioni, nazionali e internazionali.

CAMERA ha organizzato la mostra in modo tale che il visitatore potesse avere un primo assaggio e una prima spiegazione del periodo storico coperto. Questo è reso possibile dalla prima parte dell’esibizione, puramente introduttiva, che si svolge nel corridoio della galleria, dove è presentata una timeline che inizia con l’anno 1900 e termina con il 1940. Inoltre, il percorso è arricchito dalla presenza di teche, nelle quali sono esposte alcune prime edizioni di volumi e riviste, essenziali per la narrazione della storia della fotografia di quegli anni.

Umbo (Otto Umbehr), Mystery of the Street, 1928, Gelatin silver print, 29 x 23.5 cm, The Museum of Modern Art, New York, Thomas Walther Collection.

Continuando, la mostra è organizzata in aree tematiche. Il primo capitolo è diviso in due sottocategorie; Vita d’artista, che si concentra sul tema della ritrattistica, e Il mondo moderno, che cerca di cogliere l’essenza della vita moderna in quegli anni. Il secondo capitolo si intitola Sinfonia di una grande città; infatti, sotto la spinta della Seconda rivoluzione industriale alla fine del 1800 e il conseguente aumento demografico, i principali centri urbani occidentali cambiano drasticamente il loro assetto. Gli abitanti delle città si trovano sempre di più fagocitati all’interno di un ambiente che impone loro nuovi ritmi di vita.

Segue Purismi, capitolo che rievoca la scelta di alcuni fotografi “d’arte” nell’adottare un approccio “pittorialista”, per dimostrare le qualità artistiche di un linguaggio visto come puramente meccanico. Il percorso passa poi per il capitolo Realismi magici, che raccoglie tutti quei fotografi che, influenzati dalle affermazioni di Freud e dalle spinte del Surrealismo, hanno voluto giocare sul confine tra vivente e inerte, animato e inanimato. Infine, chiude la mostra Esperimenti nella forma, dove le sperimentazioni della macchina fotografica arrivano a toccare nuove e importanti possibilità estetiche.

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