Dopo due anni di online Sotheby’s torna a esitare un’asta in presenza in Italia, a Milano. Il risultato è un successo: 14 milioni di euro di guadagno e tantissime opere sopra le stime. Morandi imprendibile, Gnoli in ascesa.
Non si poteva immaginare ritorno migliore. Un’asta di questo tipo, in Italia, mancava da due anni. La pandemia aveva chiuso le sale per trasportare gli incanti in digitale. Ora è finalmente tornato il momento di risentire il suono del martello che batte.
La Contemporary Auction di Sotheby’s Italia, in diretta da Palazzo Serbelloni, chiude con un totale di 14.193.120 euro. Un risultato sorprendente che oltrepassa la massima aspettativa pre-vendita. Merito delle ottime performance che hanno portato molti lotti a superare le previsioni. Dei 51 lotti in catalogo, 24 hanno superato la stima massima; 17 hanno centrato le aspettative; 7 sono stati aggiudicati sotto stima minima; tre sono rimasti invenduti.
Che la serata avrebbe regalato soddisfazioni lo si è capito fin da subito. In apertura Salvo (Tre colonne, 52,9 mila euro) e Stanley Whitney (Untitled, 151 mila euro) superano rispettivamente del doppio e del triplo le stime minime. Un overture che conduce al taglio più celebre della storia dell’arte. Si tratta ovviamente di Lucio Fontana e di un suo Concetto spaziale, Attesa. Questa volta su sfondo verde. Ma il risultato è sempre elevato: 730 mila euro. Aggiudicazione simile per Oggi trentesimo giorno dell’ottavo mese dell’anno 1000novecentoottantotto di Alighiero Boetti. Titolo complesso per un’opera tipica dell’artista, venduta a 718 mila euro. Più inusuale Talvolta luna talvolta sole, che viene aggiudicata a una cifra ancora superiore: 882 mila euro.
Dalle colorate trame di Boetti al nero tenebroso di Alberto Burri. L’oscurità dei suoi lavori merito una mostra ad hoc, ma allo stesso tempo illumina gli occhi dei collezionisti in sala. Il suo Sacco e nero incanta e porta le offerte fino a 441 mila euro. Lo segue Mario Schifano con Milano (1962), venduto a 1 milione di euro. Un grande risultato – è la sua terza miglior aggiudicazione di sempre – che manca però un record che sembrava nell’aria. Giova della grande mostra di Fondazione Prada, appena conclusa, Domenico Gnoli. Il suo Mise en plis n.1 gioca sui toni e sulle texture care all’artista. Ma anche ai bidder, che si sono spinti fino a 1,18 milioni di euro per aggiudicarselo.
Non servono esposizioni a Giorgio Morandi per rimanere sempre tra i top lot di qualsiasi incanti, in Italia ma anche all’estero. Una sua Natura morta è stata venduta a 1,2 milioni, un’altra addirittura a 1,5 milioni. Toni miti, puntate fortissime.
Da tenere sotto controllo Afro, atteso da una grande mostra a Venezia. Casa aperta (239 mila) e Bowling (60 mila) fanno le prove generali per un artista che potrebbe vedere il suo mercato crescere nei prossimi mesi.
Qui il link per consultare i risultati completi.