Un ritratto di Lucian Freud realizzato da Francis Bacon stima oltre 35 milioni di sterline da Sotheby’s. Sarà la stella dell’asta per il Giubileo di platino della Regina Elisabetta II, che offre il meglio dell’arte britannica
Quella di Bacon & Freud è una storia di contrasti, di amicizia e rivalità, di grande ammirazione e critiche feroci. Il rapporto profondo e complesso tra i due titani del Novecento si trova ben rappresentato nello “Studio per Ritratto di Lucian Freud” realizzato da Francis Bacon negli anni Sessanta, che arriva in asta per la prima volta dopo essere rimasto nella stessa collezione privata europea per 40 anni. Sarà la stella della vendita “British Art: The Jubilee Auction” del prossimo 29 giugno da Sotheby’s a Londra. Stima oltre 35 milioni di sterline.
Era stato originariamente concepito come il pannello centrale di un trittico di grandi dimensioni. Ma Bacon decise di separarlo in tre opere individuali poco dopo la sua creazione. Tutti e tre i pannelli sono stati esposti insieme come parte di una mostra itinerante ad Amburgo e Stoccolma, mentre il dipinto in asta è stato esposto anche a Dublino, da solo. Oggi il pannello di sinistra del trittico “mai assemblato” risiede in una collezione privata, mentre l’opera di destra appartiene all’Israel Museum di Gerusalemme.
Il rapporto tra Francis e Lucian, intenso e pieno di contrasti, li avrebbe spronati a creare alcune delle loro più grandi opere. Il ritratto in asta è stato dipinto nel 1964, al culmine della carriera di Bacon. I due artisti si erano incontrati vent’anni prima. Hanno condiviso una forte amicizia per oltre 40 anni. Poi la gelosia e le piccole liti hanno spezzato il loro legame a metà degli anni ’80.
Li aveva fatti incontrare per la prima volta nel 1944 il pittore inglese Graham Sutherland. All’inizio erano inseparabili. Cenavano e bevevano insieme quasi ogni sera nei ristoranti, nei bar e nei club di Soho. Quando non dipingevano, trascorrevano gran parte del loro tempo al Gargoyle Club e alla Colony Room bevendo, giocando d’azzardo e litigando. Emblematico in tal senso il ricordo della seconda moglie di Freud, Lady Caroline Blackwood, di aver cenato con Bacon quasi ogni sera per tutta la durata del suo matrimonio, fino al 1959.
Freud aveva appeso uno dei primi dipinti di Bacon nella sua camera da letto dove è rimasto per molti anni: «Lo guardo da molto tempo ormai, e non peggiora. È davvero straordinario». In studio, Freud e Bacon si scrutavano ferocemente a vicenda, scambiandosi regolarmente aspre critiche. Così diceva Bacon: «Chi posso fare a pezzi, se non i miei amici? …Se non fossero miei amici, non potrei far loro tanta violenza».
In un momento in cui sembrava dominare l’astrazione e sebbene i loro stili visivi differissero notevolmente, entrambi erano profondamente legati alla figura umana. Bacon scarnificandola fino a mostrarne le interiora, Freud dipingendo nudi sensuali e tragici. Avevano anche modi di lavorare completamente diversi. Freud posa per la prima volta per un ritratto di Bacon nel 1951 e rimane affascinato dall’approccio “frettoloso e spontaneo” dell’artista. I dipinti di Bacon di Freud hanno poca somiglianza fisica con il soggetto, ma raffigurano invece qualcosa di più vicino all’essenza psicologica. Al contrario, quando Bacon posa per Freud l’anno successivo rimane stupito da quanto tempo abbia impiegato per finire il dipinto, tre mesi (Che in realtà è poco tempo per Freud).
Per Bacon, Freud sarebbe diventato un soggetto ricorrente – e uno dei più significativi – del suo lavoro negli anni Sessanta, periodo di grande fiducia artistica durante il quale realizzò alcuni dei suoi ritratti più belli. Ricordiamo che il record d’asta di Francis Bacon è proprio un trittico che ritrae l’amico: “Three Studies of Lucian Freud” del 1969 battuto da Christie’s a New York nel 2013 per 142,4 milioni di dollari (oltre 106 milioni di euro). Proprio questo lavoro sembra aver segnato l’inizio della fine della loro amicizia: subito dopo che fu completato, Freud e Bacon litigarono fortemente -secondo quanto riferito- per l’avversione di Bacon per la ricchezza e lo snobismo di Freud.
Le fotografie in bianco e nero scattate dal loro comune amico John Deakin sono state spesso il punto di partenza per Bacon mentre dipingeva Freud in modo ossessivo negli anni ’60. L’artista avrebbe tenuto queste fotografie con sé per il resto della sua vita, e sono state riscoperte strappate, accartocciate e imbrattate di vernice nel suo studio dopo la sua morte.
«Era il suo atteggiamento che ammiravo. Il modo in cui era completamente spietato riguardo al proprio lavoro. Penso che il modo di dipingere liberamente di Francis mi abbia aiutato a sentirmi più audace» Lucian Freud
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