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Poetica e fiabesca. Ecco l’opera che Valerio Berruti ha realizzato per Arteparco

Liberi Tutti render, Valerio Berruti Liberi Tutti render, Valerio Berruti
Liberi Tutti render, Valerio Berruti
Liberi Tutti render, Valerio Berruti
ARTEPARCO prosegue il suo progetto che unisce arte e natura. L’arte contemporanea all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, da tempo non è più un’utopia. Quest’anno protagonista dell’evento è Liberi Tutti, installazione site-specific immaginata dall’artista Valerio Berruti (Alba, 1977).  L’opera è visibile a Pescasseroli dal 23 luglio 2022, attraversando le suggestive foreste vetuste del Parco.

Quattro edizioni, e altrettante opere, hanno reso ARTEPARCO un percorso espositivo composito per la varietà degli artisti coinvolti negli anni: Marcantonio, Matteo Fato, Alessandro Pavone e Sissi. Quest’anno è il momento Valerio Berruti, grazie al quale il Parco si arricchisce di una nuova inedita opera: Liberi Tutti. Una scultura poetica e fiabesca, dalle dimensioni di circa tre metri per quattro, in cui un bambino, mentre gioca nella natura, sembra affacciarsi curioso da una roccia lasciandosi intravedere dai passanti.

Liberi Tutti - schizzo preparatorio, Valerio Berruti
Liberi Tutti – schizzo preparatorio, Valerio Berruti

“Sono molto felice di essere stato invitato a realizzare un mio lavoro site-specific per ARTEPARCO, un progetto che sposa pienamente la mia idea dell’arte, l’intenzione di creare opere immersive che dialoghino con l’ambiente e con lo spazio circostante cercando di esaltarlo al meglio”, afferma Valerio Berruti. “La bellezza del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise mi ha ammaliato. Ho trascorso ore a camminare tra la natura stupendomi della bellezza degli alberi secolari, era tutto così meraviglioso da non riuscire a decidere cosa avrebbero potuto fare i miei ‘bambini’ in quel luogo fantastico”.

L’artista, dopo essersi imbattuto tra i sentieri del Parco in una roccia dalle dimensioni mastodontiche, ha subito individuato in essa la possibilità di declinare la cifra stilistica che lo contraddistingue: la rappresentazione dell’infanzia. Un messaggio universale, nella raffigurazione di un momento di gioco all’interno della natura. L’opera, imponente come il masso di una montagna, è al contempo leggera come la vita ai suoi primordi. Questo primo momento dell’esistenza umana, in cui tutto ancora deve avvenire, è per l’artista uno strumento per instaurare una dialettica di reciprocità con il pubblico, innescando un processo di identificazione capace di travalicare ogni differenza.

Valerio Berruti by Lea Anouchinsky
Valerio Berruti by Lea Anouchinsky

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