Vari strati di colla e cartone coprivano un autoritratto di Vincent Van Gogh, trovato nascosto sul retro di un altro dipinto del pittore olandese. Si tratta di Testa di contadina (1885), sul quale la National Gallery of Scotland di Edimburgo stava eseguendo delle analisi prima di esporla in mostra.
Ed è proprio grazie a una scansione ai raggi X che gli esperti hanno scoperto il dipinto nascosto sotto di esso. Si è detta «scioccata» la restauratrice del museo, Lesley Stevenson. «Quando abbiamo visto la radiografia per la prima volta ovviamente eravamo estremamente eccitati. Questa è una scoperta significativa perché aggiunge elementi nuovi a ciò che già sappiamo sulla vita di Van Gogh», ha dichiarato.
È noto che l’artista spesso riutilizzava le tele, dipingendo su entrambi i lati per problemi economici. In particolare l’autoritratto sarebbe stato coperto prima di un’esposizione nel XX secolo, nel periodo in cui Van Gogh si trasferì a Parigi. L’opera mostra l’uomo con la barba, un cappello e un foulard attorno al collo. L’orecchio destro – che il pittore si mozzò nel 1888 – è chiaramente visibile.
Nessuno però ha potuto ammirarlo per un bel po’ di tempo. Al suo posto la Testa di contadina sotto cui è stato trovato il misterioso autoritratto. L’opera ritrae una donna della città di Neunen, a sud dell’Olanda, in cui Van Gogh visse per due anni dal 1883 al 1885. 15 anni dopo la sua morte, avvenuta il 29 luglio 1890, la tela venne data in prestito allo Stedelijk Museum di Amsterdam per una mostra.
Poi, dopo aver passato altre proprietà, arrivò nelle mani di Evelyn St Croix Fleming, ideatore di James Bond, nel 1923. Nel 1951 entra nella collezione di Alexander e Rosalind Maitland in Scozia, i quali decidono poi di donarla al museo di Edimburgo.
Ora l’opera, finalmente priva di segreti, è in esposizione dal 30 luglio al 13 novembre nell’ambito della mostra A Taste for Impressionism | Modern French Art from Millet to Matisse.