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Quarant’anni di Bruce Nauman raccontati nella grande mostra di Pirelli HangarBicocca

Bruce Nauman Left or Standing, Standing or Left Standing, 1971/1999 Private collection Collection of Dia Art Foundation, Partial gift, Lannan Foundation, 2013 © 2022 Bruce Nauman / SIAE Courtesy Sperone Westwater, New York
Bruce Nauman, Left or Standing, Standing or Left Standing, 1971/1999. Private collection. Collection of Dia Art Foundation, Partial gift, Lannan Foundation, 2013 © 2022 Bruce Nauman / SIAE. Courtesy Sperone Westwater, New York
Bruce Nauman arriva a Milano con una grande mostra dedicata ai suoi celebri corridoi. Neons Corridors Rooms, organizzata in collaborazione con Tate Modern, Londra, e Stedelijk Museum Amsterdam è in mostra a Pirelli HangarBicocca dal 15 settembre 2022 al 26 febbraio 2023. Al centro la ricerca spaziale dell’artista, declinata nelle sue sperimentazioni con l’architettura, l’uso della luce, del suono, del linguaggio e del video.

Neons Corridors Rooms riunisce trenta opere realizzate dalla seconda metà degli anni sessanta che esplorano la dimensione più innovativa della pratica di Bruce Nauman (Fort Wayne, Indiana, 1941; vive e lavora in New Mexico). In particolare la mostra indugia sulla sua ricerca spaziale e architettonica, approfondita dall’artista con attitudine radicale e pionieristica. A partire dal ricorso a media innovativi per il tempo, quali installazione, video, scultura, performance, fotografia, disegno e suono.

Estendendosi sulla superficie di oltre 5.000 metri quadrati delle Navate di Pirelli HangarBicocca e occupando anche altri spazi, come la Sala lettura e l’area esterna, la mostra riunisce per la prima volta le varie tipologie di corridoi e stanze, oltre a sei neon, cinque installazioni video e sonore, e una selezione di tunnel, ovvero modelli scultorei per architetture sotterranee. Il percorso espositivo che copre un arco di ricerca di quasi quarant’anni raggruppa le opere secondo nuclei tematici, mettendo così in luce da una parte le variazioni e i tratti comuni tra i diversi lavori, e dall’altra l’estensione e la continua sperimentazione dell’artista.

Realizzati a partire dalla fine degli anni sessanta, i corridoi sono strutture concepite da Bruce Nauman per manipolare, registrare e testare l’esperienza e i movimenti dello spettatore all’interno di uno spazio. La loro architettura obbliga il visitatore a un percorso fisico quanto emotivo, che invita a prendere coscienza dei propri limiti e della propria corporalità.

Bruce Nauman, The True Artist Helps the World by Revealing Mystic Truths (Window or Wall Sign), 1967, Kunstmuseum Basel © 2022 Bruce Nauman / SIAE. Courtesy Sperone Westwater, New York
Le opere

La mostra racconta la genesi e lo sviluppo di questo corpus di lavori proprio a partire dal primo corridoio realizzato dall’artista, Performance Corridor (1969). L’idea per l’opera nasce da una performance registrata nel video Walk with Contrapposto (1968) – anch’esso presente nell’esposizione di Milano –, in cui Nauman cammina avanti e indietro in uno stretto passaggio con movimenti esagerati del bacino, imitando le pose delle sculture classiche.

In Green Light Corridor (1970) una luce fluorescente di colore verde invade l’angusto spazio percorribile tra le due pareti; mentre nell’installazione Corridor Installation with Mirror – San Jose Installation (Double Wedge Corridor with Mirror) (1970) Nauman utilizza uno specchio per disorientare i visitatori che l’attraversano. Funnel Piece (Françoise Lambert Installation) (1971) impiega invece la luce naturale come fattore generativo dell’esperienza. In maniera simile strumenti elettronici e di sorveglianza, come videocamere a circuito chiuso, fungono da elementi per riflettere sulle reazioni nel comportamento e nel movimento delle persone quando scoprono di essere registrate e controllate, come avviene in Going Around the Corner Piece with Live and Taped Monitors (1970).

In Dream Passage with Four Corridors (1984) l’artista utilizza corridoi, luci colorate fluorescenti e oggetti comuni, come delle sedie e dei tavoli, per creare un ambiente domestico e onirico. Mentre in MAPPING THE STUDIO II with color shift, flip, flop, & flip/flop (Fat Chance John Cage) (2001) Nauman si concentra sugli aspetti solitamente trascurati e apparentemente ininfluenti del mondo che ci circonda, documentando in sette proiezioni video le attività notturne del suo studio in New Mexico. Come suggerisce anche il titolo, le immagini sono alterate cromaticamente o ribaltate, si modificano in modo quasi impercettibile, provocando un senso di dislocazione spaziale e temporale in chi le osserva.

Bruce Nauman, Green Light Corridor, 1970, Veduta dell’installazione, “La Jolla”, Museum of Contemporary Art San Diego, 2008. © 2022 Bruce Nauman / SIAE. Courtesy Museum of Contemporary Art San Diego

Nell’installazione audio Raw Materials (2004) l’artista crea un vero e proprio paesaggio sonoro. L’opera, commissionata per la Turbine Hall della Tate Modern nel 2004, è installata per la prima volta all’aperto, nell’area esterna di Pirelli HangarBicocca, e riproduce in loop 21 registrazioni audio legate ad altrettanti precedenti lavori dell’artista, ripercorrendone la lunga carriera in un percorso di rimandi, flashback e alterazioni acustiche.

La riflessione sull’arte e sulla figura dell’artista sono centrali nei primissimi neon della fine degli anni sessanta come The True Artist Helps the World by Revealing Mystic Truths (Window or Wall Sign) (1967) e My Name As Though it Were Written on the Surface of the Moon (1968). Mentre giochi di parole e indagini sempre più complesse sull’esistenza umana e sugli aspetti disturbanti dell’infanzia compaiono in Run from Fear, Fun from Rear (1972), in One Hundred Live and Die (1984) o in Hanged Man (1985).

Informazioni sulla mostra

Istituzione Pirelli HangarBicocca
Artista Bruce Nauman
Titolo “Neons Corridors Rooms”
A cura di Roberta Tenconi e Vicente Todolí con Andrea Lissoni, Nicholas Serota, Leontine Coelewij, Martijn van Nieuwenhuyzen e Katy Wan
Organizzata da Pirelli HangarBicocca, Tate Modern, Londra e Stedelijk Museum Amsterdam
Anteprima stampa 13 settembre 2022
Apertura 14 settembre 2022
Date della mostra 15 settembre 2022 – 26 febbraio 2023
Location Via Chiese 2, Milano
Orario di apertura Giovedì, venerdì, sabato e domenica 10.30-20.30
Ingresso Gratuito con prenotazione consigliata

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