Dopo Roma, Venezia. All’Abbazia dell’Isola di San Giorgio Maggiore, Ai Weiwei porta in scena una grande mostra. In esposizione la più grande scultura sospesa mai realizzata in vetro di Murano, una rete di radici intrecciate, alcuni LEGO, una selezione di lavori iconici e una nuova serie di opere in vetro. Dal 28 agosto al 27 novembre 2022.
“Il vetro, materiale speciale e parte della nostra vita quotidiana, testimonia la gioia, l’ansia e le preoccupazioni del nostro vivere. In sua presenza riflettiamo sui rapporti tra vita e morte, e tra tradizione e realtà”. Con queste parole Ai Weiwei presenta la mostra La Commedia Umana – Memento Mori.
Accanto ad alcuni dei più noti e recenti lavori dell’artista in legno e porcellana, una nuova selezione di sculture in vetro. Tra queste Illumination, 2019 (prestata dalla Lisson Gallery); un iconico selfie scattato da Weiwei a Chengdu, in Cina, nel 2009, mentre la polizia lo scortava verso l’ascensore di un hotel; e Dropping a Han Dynasty Urn, 2016, una provocatoria serie di fotografie in bianco e nero ricreate in mattoncini LEGO. A tal proposito, la mostra presenta anche due delle ultime opere LEGO di Ai Weiwei: Sleeping Venus (After Giorgione), 2022 e Know Thyself, 2022, due opere d’esordio commissionate da Galleria Continua, e Untitled (After Mondrian), 2022, prestata dalla galleria berlinese neugerriemschneider.
Fulcro dell’allestimento, che sarà ospitato nella suggestiva cornice della Basilica di San Giorgio Maggiore, è però La Commedia Umana. Un’enorme scultura sospesa composta da oltre 2000 pezzi di vetro nero lavorati a mano dai maestri di Berengo Studio a Murano. Con una larghezza di oltre sei metri e un’altezza di quasi nove metri, la monumentale installazione è la più grande scultura sospesa in vetro di Murano mai realizzata.
L’opera appare come una cascata di ossa, organi e oggetti inaspettati che fungono da struggente riflessione sul rapporto alienante tra l’uomo e il mondo naturale, un messaggio che risuona forte nel fragile ecosistema della laguna veneziana. Con un peso di 2700 kg, il monumentale “lampadario” ha debuttato a Roma nel marzo 2022 e torna alle sue origini veneziane, unendosi a otto opere in vetro inedite,
Tra queste Brainless Figure in Glass, 2022, un autoritratto concepito attraverso moderne tecnologie e la scultura manuale; Glass Root, 2022, che si rifà alla lavorazione del legno dell’artista dopo la scoperta di resti di deforestazione e cause naturali in Brasile nel 2017; e oggetti di uso quotidiano, come Glass Takeout Box, 2022, simbolo della globalizzazione (presentato per la prima volta in marmo nel 2015); e Glass Toilet Paper, 2022, che riflette la fragilità della nostra società.