Sotheby’s torna a proporre una grande asta dal vivo a Singapore dopo 15 anni. Continua così la massiccia operazione di investimento nel sud-est asiatico che la maison, come tante altre contender, stanno operando ormai da un paio d’anni.
Era il 1996 quando Sotheby’s è sbarcata per la prima volta a Singapore. Un primo approccio al fiorente mercato asiatico, che ha però poi trovato il suo centro a Hong Kong. É lì che, dal 2008, la maison ha concentrato i suoi sforzi. Ora però, con nuove restrizioni e molti capitali che stanno lasciando la città, Sotheby’s ha scelto di fare ritorno a Singapore.
Appuntamento dunque per il 28 agosto, quando 50 lotti – rappresentanti per l’86% da opere d’arte del sud-est asiatico – andranno all’incanto. Nel complesso Sotheby’s stima l’intera proposta 10 milioni di dollari.
Tra gli highlight c’è il dipinto del 1928 Tierfabel (Animal Fable) del pittore tedesco di origine russa Walter Spies, vissuto però a lungo in Indonesia. Le opere di Spies sono rare; solo 35 tele d’ambientazione indonesiana sono sopravvissute alla seconda guerra mondiale. La stima è di oltre $ 2,5 milioni.
Elevata (1 milione) anche la stima per Georgette Chen e il suo Boats and shophouses (1963–65). Seguono poi Hendra Gunawan con Fish market on the beach del 1980 (stima da $ 687.460 a $ 868.370), Adrien Jean Le Mayeur de Merprès (di origine belga ma trasferitosi a Bali) con Women dancing in the garden ($542,732-$868,370) e Le Pho con Vietnamese Lady (1938) ($448,658 to $723,642).
Da segnalare anche le opere del pittore franco-vietnamita Mai Trung Thu; del pittore indonesiano Srihadi Sudarsono, morto nel febbraio di quest’anno; e di Christine Ay Tjoe, seguita dalla galleria White Cube di Londra.
La vendita vanta anche i lavori di alcuni artisti di area cinese. Tra questi il maestro franco-cinese Zao Wou-ki, il cui Sans Titre, Entre Août Et Décembre 1958 è stimato tra $ 2,8 milioni e $ 3,6 milioni.