I diamanti rosa, si sa, sono molto rari. Soprattutto quelli di grandi dimensioni. Ecco perché c’è molta attenzione per l’asta di Sotheby’s a Hong Kong del prossimo 5 ottobre, quando verrà venduto il Williamson Pink Star, un diamante rosa da ben 11,15 carati classificato Fancy Vivid Pink.
Di tutti i diamanti sottoposti al GIA, meno del 3% è classificato come diamanti colorati e meno del 5% di questi è considerato prevalentemente rosa. La maggior parte dei diamanti rosa rientrano nelle gamme da Faint Pink a Fancy Pink, solo pochi hanno un colore che può essere descritto come Fancy Vivid Pink e sono spesso di piccole dimensioni. Per questo motivo, un diamante Fancy Vivid Pink che pesa più di 10 carati è estremamente raro. Quando nel 2018 il GIA ha selezionato un campione di 1.000 diamanti rosa dal proprio database di diamanti colorati classificati tra il 2008 e il 2016, ha scoperto che l’83% pesava meno di 1 carato.
La causa esatta del colore nei diamanti rosa non è ancora completamente compresa scientificamente. Non ci sono prove che la colorazione sia dovuta a uno specifico oligoelemento, come l’azoto nei diamanti gialli o il boro nei diamanti blu. Inizialmente si pensava che il manganese potesse essere responsabile della tonalità rosa, ma dopo ulteriori indagini, è stato escluso. Al momento l’ipotesi è che sia dovuto ad un fenomeno naturale di pressione straordinaria che ha provocato la torsione nel reticolo cristallino, rifrangendo la luce e producendo colore.
Nel corso dei secoli, i diamanti rosa hanno goduto di un posto significativo nella storia, con pietre preziose famose tra cui il Darya-i-Nur, Noor-ul-Ain, Agra e il Williamson Pink Diamond. La miniera di Williamson fu originariamente scoperta nel 1940 dal dottor John Williamson, un geologo canadese, ed era una miniera in Tanzania famosa per la produzione di raffinati diamanti rosa “bubblegum”. L’esempio più famoso di questa miniera è proprio il Williamson Pink Diamond, che è appartenuto alla Regina Elisabetta II. La pietra da 23,60 carati fu infatti donata nel 1947 all’allora Principessa Elisabetta e al Principe Filippo come regalo di nozze dallo stesso Williamson. Nel 1953 la regina Elisabetta II fece tagliare a Cartier e incastonare il diamante in una spilla.
Il Williamson Pink Star prende il suo nome proprio dall’omaggio a questo diamante e al Pink Star da record, il diamante ovale da 59,60 carati, venduto da Sotheby’s per 71,2 milioni di dollari nell’aprile 2017 che detiene ancora il record mondiale d’asta per qualsiasi diamante, pietra preziosa o gioiello.
Con la recente chiusura della miniera di Argyle in Australia (nel 2021), insieme a un’offerta limitata e a una domanda in aumento, i prezzi delle gemme di alta qualità superiori a 5 carati sono aumentati in modo esponenziale. Da qui la stima del Williamson Pink Star di ben 21 milioni di dollari.
Tra i prezzi più alti pagati per dei diamanti in asta si segnala quello del Pink Star che detiene il record per il diamante più costoso mai venduto in asta. E’ il più grande diamante rosa esistente ed è stato venduto a Hong Kong da Sotheby’s per 71 milioni di dollari nell’aprile del 2017 dopo che nel novembre del 2013 era stato battuto all’asta a Ginevra (sempre da Sotheby’s) per 76.325.000 CHF, (equivalenti a 83 milioni di dollari), ma il compratore non aveva saldato l’astronomica cifra.