Il festival MArCHESTORIE si propone come una delle risposte attive alla tragedia dell’alluvione. Il contributo dell’artista Giovanni Gaggia
Raccontare le Marche attraverso i suoi borghi, i suoi sapori, la sua vicenda millenaria ma soprattutto le sue storie. Farlo attraverso una “festa”, che duri intere settimane e che coinvolga tutto il territorio marchigiano, dal mare alle montagne. È anche questa la risposta che la regione propone alla tragedia che l’ha colpita con la grave alluvione delle scorse settimane. E lo fa lanciando la prima edizione del festival MArCHESTORIE Racconti & tradizioni dai borghi in festa. Pensato per “conoscere antichi abitati arroccati, fortezze medievali, città meravigliose e chiese dal fascino misterioso. Assaggiare cibi nuovi e rincorrere emozioni inedite, seguendo le trame di una conoscenza che si fa spettacolo e divertimento”.
L’evento prevede tre giornate – 30 settembre e 1 e 2 ottobre – forme diverse di intrattenimento con le quali valorizzare diversi aspetti della vita e della storia degli ottanta borghi coinvolti. Con visite guidate, mostre, esposizioni, dimostrazioni, ricostruzioni in costume, degustazioni e offerte di prodotti tipici. Fra i centri coinvolti c’è anche Pergola, uno dei più colpiti dai funesti eventi atmosferici. E lo fa al teatro Angel Dal Foco con l’evento spettacolo l’evento “La Notte dei fuochi”, nato da un’idea di Pippo De Luigi, con la regia di Elena Tonelli. E con l’intervento dell’artista Giovanni Gaggia, attraverso la sua nuova opera collettiva Tessere impronte libere.
“Con le donne del mio paese e le rappresentanti di Impronte Femminili, nella piccola piazzetta del quartiere delle Tinte, in un dialogo aperto e circolare, abbiamo ricamato”, racconta egli stesso. “Mettendo in luce l’importanza di un gesto collettivo e consapevole, che ha portato alla realizzazione di una nuova bandiera etica composta in tre parti con su scritto: Tessere impronte libere”.