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Bandiere e libertà. La performance di Giovanni Gaggia in Abruzzo

Giovanni Gaggia, The colours of changement, performance #2, 2023, Interamnia World Cup, foto Michele Alberto Sereni Giovanni Gaggia, The colours of changement, performance #2, 2023, Interamnia World Cup, foto Michele Alberto Sereni
Giovanni Gaggia, The colours of changement, performance #2, 2023, Interamnia World Cup, foto Michele Alberto Sereni
Giovanni Gaggia, The colours of changement, performance #2, 2023, Interamnia World Cup, foto Michele Alberto Sereni

Gaggia coinvolge nella sua performance un gruppo di ragazzi presenti a Teramo per un importante gara di pallamano

Giovani provenienti da tutto il mondo, da 100 nazioni di cinque continenti. “Nel nome dei più alti ideali e valori dello sport, dello scambio culturale, dell’inclusione sociale”. È questo il contesto della prima edizione di One Flag, progetto d’arte pubblica curato da Marcella Russo in Abruzzo, a Teramo. Tanti giovani coinvolti dall’Interamnia World Cup, uno dei più grandi tornei internazionali giovanili maschili e femminili di pallamano. E coinvolti direttamente anche in azioni artistiche come la performance The colours of changement, di Giovanni Gaggia. Artista protagonista del progetto, assieme a Bianco-Valente, Iginio De Luca, Andrea Nacciarriti, Agnese Purgatorio, Fabrizio Sannicandro, Giuseppe Stampone/Maria Crispal.

The colours of changement propone il quesito: quanto sia inclusivo lo sport nei confronti delle persone LGBTQIA+. Tenendo conto che l’iniziativa sportiva si rivolge ai giovani, la categoria più colpita dal bullismo e cyberbullismo omotransfobico. Con l’intento di mettere in luce che ancora oggi in 71 nazioni al mondo, di cui 7 presenti al torneo abruzzese, essere omosessuale è un reato. In alcuni casi punibile con la pena di morte. Il progetto pone l’accento sull’importante tematica attraverso l’utilizzo della bandiera Pride of Progress, e con un gesto semplice, quello di lanciarla in aria: il più in alto possibile. La bandiera LGBTQIA+, disegnata nel 2018 da Daniel Quasar, alla quale vengono aggiunti colori e strisce. Bianche e blu dalla bandiera Trans, nere e marroni dal movimento black lives matter, il nero per omaggiare le persone che convivono con HIV e AIDS.

 

Giovanni Gaggia, The colours of changement, performance, 2023, Interamnia World Cup, foto Michele Alberto Sereni
Giovanni Gaggia, The colours of changement, performance, 2023, Interamnia World Cup, foto Michele Alberto Sereni

L’inizio di un nuovo giorno

La sfera viola su fondo giallo, aggiunti successivamente, rappresentano il movimento intersessuale. Gli stessi 13 colori sono stati usati nella performance che si è svolta in due momenti: il 12 giugno all’interno della palestra Molinari e all’alba del 13 luglio difronte al Duomo di Teramo. Nel primo atto 13 atleti provenienti da nazioni differenti sono stati chiamati a saltare in alto lanciando in aria scampoli di tessuto ciascuno un colore diverso. Nel secondo tempo è stato Gaggia stesso a compiere il medesimo gesto, simbolicamente all’inizio di un nuovo giorno, lanciando in aria contemporaneamente la totalità delle cromie con l’augurio che il mondo dello sport diventi sempre più inclusivo.

Un’ampia selezione di scatti della performance andranno a comporre l’undicesimo volume della collana Luminous Phenomena, di NFC Edizioni, in uscita a ottobre prossimo. Con testi di Pietro Gaglianò e Marcella Russo. I Luminous Phenomena sono libri fotografici monografici, nati per celebrare il rapporto viscerale tra corpo e ambiente circostante, tra essere umano e sessualità.

 

 

Giovanni Gaggia, The colours of changement, performance, 2023, Interamnia World Cup, foto Michele Alberto Sereni
Giovanni Gaggia, The colours of changement, performance, 2023, Interamnia World Cup, foto Michele Alberto Sereni

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