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Paris+ par Art Basel per la città. Svelati i dettagli della programmazione “fuori le mura” della fiera

©Patrick Tourneboeuf pour la Rmn – GP, 2021 architecte Jean-Michel Wilmotte
©Patrick Tourneboeuf pour la Rmn – GP, 2021 architecte Jean-Michel Wilmotte

Paris+ par Art Basel, la nuova fiera parigina in arrivo al Grand Palais Éphémère dal 20 al 23 ottobre, ha svelato alcuni dettagli della sua edizione inaugurale: il progetto di arte pubblica “Sites” e il vivace programma “Conversations

In arrivo la prima edizione parigina della fiera Paris+ par Art Basel. Sarà  divisa in quattro sezioni: Galeries, Galeries Émergentes, Sites e Conversations e riunirà 156 top gallery provenienti da 30 Paesi. 61 di queste hanno uno spazio espositivo in Francia. In questi giorni sono stati svelati i dettagli di “Sites” e il vivace programma “Conversations” che si svolgeranno al di fuori dei locali della fiera, ma che – come ha affermato Clément Delépine (Direttore Paris+ par Art Basel)-  «concettualmente si collocano al centro stesso, fornendo nuovi impulsi al discorso culturale contemporaneo».

La sezione “Sites”, dedicata ai progetti site-specific, presenta oltre 20 opere e progetti artistici nel cuore di Parigi. Si svolgerà in ambientazioni iconiche in tutta la città, tra cui il Jardin des Tuileries – Domaine national du Louvre, nonché Place Vendôme, il musée national Eugène-Delacroix e la Chapelle des Petits-Augustins des Beaux-Arts de Paris. La mostra ‘La Suite de l’Histoire’  al Jardin des Tuileries – Domaine national du Louvre e al Musée national Eugène-Delacroix raccoglie opere di grandi dimensioni nello scenografico parco del Jardin des Tuileries e un progetto dell’artista Thaddeus Mosley nel giardino del museo Delacroix, la prima mostra personale dello scultore in Francia. Mosley presenta un’installazione composta da sculture recenti, di dimensioni variabili dalla miniatura all’opera monumentale.

©Patrick Tourneboeuf pour la Rmn – GP, 2021 architecte Jean-Michel Wilmotte

Gli highlight includono:

• “Guardians” (2022) di Nina Beier, un’installazione di quattro leoni di marmo rovesciati a terra e ricoperti di manciate di  semi, che attirano gli uccelli del giardino. Il lavoro è presentato da Croy Nielsen e Standard (Oslo).
• Un’installazione di Raúl de Nieves composta da tre sculture di perline e intitolata “Musicians” (2020) presentata da Morán Morán, Company Gallery e Fitzpatrick Gallery.
• La scultura di Niki de Saint Phalle “Blue Obelisk with Flowers” (1992) presentata da Georges-Philippe e Nathalie Vallois.
• ‘The Green Pavilion’ (2022) di Odile Decq, un omaggio alla serra rinascimentale come spazio di protezione di specie rare e interazione sociale, presentato dalla Galerie Philippe Gravier.
• “Phone User 4 (outdoor)” (2022) di Judith Hopf.
• “Lemurenköpfe (Lemure Heads)” (1992/2000), una scultura di Franz West esposta per la prima volta a Documenta IX di Kassel nel 1992 e presentata da David Zwirner.

A Place Vendôme,  Alicja Kwade presenterà “Au cours des Mondes” (2022), a cura di Jérôme Sans. Questa nuova installazione, la sua più grande fino ad oggi, è un insieme di sfere, motivo ricorrente per l’artista, in dialogo con infinite scale.

Alicja Kwade, modèle du projet Au cours des mondes (2022) pour la place Vendôme, à Paris. D.R.

La mostra di Omer Fast “Karla” (2022) sarà in mostra alla Chapelle des Petits-Augustins des Beaux-Arts de Paris. Presenta una proiezione olografica che esplora il lavoro dell’omonimo personaggio per una grande azienda tecnologica, oltre a sculture simili a fantasmi e copie dell’autoritratto di Max Beckmann.

Infine si segnala il dinamico programma di “Conversations“, a cura di Pierre-Alexandre Mateos e Charles Teyssou, che si svolgerà presso il Bal de la Marine, una barca attraccata vicino alla Torre Eiffel. I relatori saranno 32 tra artisti, galleristi, collezionisti, curatori, direttori di musei e critici.

Si segnala il talk in calendario per il 20 ottobre: “What’s Next for the French Art Market?”. E’ particolarmente interessante perché cercherà  di dare risposte a interrogativi che in molti si sono posti in questi ultimi anni in cui Parigi è tornata ad essere una roccaforte del mercato artistico internazionale. Lo testimoniano l’arrivo di gallerie internazionali, lo sviluppo di Avenue Matignon come nuova arteria artistica e l’apertura di alcune importanti fondazioni internazionali.  I relatori Romain Chenais (co-fondatore di High Art, Parigi, Arles), Mariane Ibrahim (fondatrice Mariane Ibrahim, Chicago, Parigi) e Thaddaeus Ropac (fondatore Thaddaeus Ropac, Parigi, Salisburgo, Londra, Seoul) cercheranno di rispondere a questi interrogativi “Quali sono le ragioni di questa nuova attrattiva? Parigi sta per ritrovare la sua antica aura? Che ruolo potrebbe avere nel mercato di domani?”. Modera Farah Nayeri, autrice e giornalista.

Portrait of Mariane Ibrahim Courtesy of Mariane Ibrahim © Fabrice Gousset H

Paris+ par Art Basel

October 20-23, 2022
Grand Palais Éphémère

parisplus.artbasel.com

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