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CasermArcheologica e Landshape, un percorso tra creatività e sostenibilità a Sansepolcro

Landshape – Exhibition view, CasermArcheologica, Sansepolcro, 2022 – Courtesy CasermArcheologica, ph Elena Volterrani Landshape – Exhibition view, CasermArcheologica, Sansepolcro, 2022 – Courtesy CasermArcheologica, ph Elena Volterrani
Landshape – Exhibition view, CasermArcheologica, Sansepolcro, 2022 – Courtesy CasermArcheologica, ph Elena Volterrani
Landshape – Exhibition view, CasermArcheologica, Sansepolcro, 2022 – Courtesy CasermArcheologica, ph Elena Volterrani
Alle cinque giornate organizzate da CasermArcheologica a Sansepolcro (AR), in occasione del progetto europeo C6 World Erasmus+, culture and collaboration to combat climate change, hanno partecipato venticinque ragazze e ragazzi provenienti da Danimarca, Gran Bretagna, Norvegia e Svezia per interrogarsi su un possibile punto di incontro tra creatività e sostenibilità.

Molto è emerso durante i workshop artistici, si sono create situazioni di discussione rispetto a modi alternativi per affrontare la crisi climatica e occasioni di acquisizione di conoscenze specifiche, inerenti al tema delle microplastiche, della deforestazione e del funzionamento del biometano.

Nel progetto si è evidenziata una ricerca di interdisciplinarità, con un occhio di riguardo riservato all’aspetto della creatività, a quella capacità del singolo e di una collettività di scardinare la realtà, leggerla e reinterpretarla in modalità differenti, operando scelte e azioni che si allontanano da gesti abitudinari e reiterati.

Charles Landry, nel saggio City making, The Art of City Making (2006), si sofferma su come la creatività non sia una destinazione ma un processo, dinamico e in continuo divenire.

Landshape – Exhibition view, CasermArcheologica, Sansepolcro, 2022 – Courtesy CasermArcheologica, ph Elena Volterrani
Landshape – Exhibition view, CasermArcheologica, Sansepolcro, 2022 – Courtesy CasermArcheologica, ph Elena Volterrani

Alla luce di questo pensiero risulta particolarmente azzeccata la decisione di organizzare questa serie di incontri a tema creatività e sostenibilità proprio negli spazi di CasermArcheologica. Come affermano Ilaria Margutti, Laura Caruso e Alice Solfanelli “CasermArcheologica è un percorso di rigenerazione urbana, uno spazio in progress per le Arti Contemporanee. È un’architettura di comunità, un edificio pubblico che ha le sue fondamenta in tutti coloro che se ne prendono cura. Un processo di crescita progressiva, progetto per progetto, stanza per stanza, in una continua ricerca di senso, condivisa con la comunità”.

Accanto a incontri volti ad approfondire tematiche prettamente legate ai cambiamenti climatici e a possibili strategie per contrastarli, durante le giornate del progetto sono stati proposti laboratori creativi per interrogarsi in maniera attiva sulle modalità di percezione e interpretazione degli spazi urbani e sulla capacità di operare scelte divergenti.

La performance Frisk Flugt, organizzata dall’artista danese Tina Helen, ha messo in luce come vi sia una forte discrepanza tra il reticolo rappresentato su una mappa e il labirintico svilupparsi delle operazioni antropomorfe e naturali che modificano un paesaggio.

La performance ha proposto un cammino che dalle zone rurali di Sansepolcro conduceva un gruppo di persone fino al centro cittadino; l’utilizzo di un nastro rosa lungo trenta metri, che ognuno dei partecipanti doveva sorreggere, ha dato origine simbolicamente a un corpo collettivo e ha accentuato le necessarie deviazioni di percorso. Questa esperienza condivisa ha reso evidente e tangibile come il movimento dell’uomo contemporaneo non possa andare da un punto A a un punto B in linea retta, in quanto si presentano lungo il cammino innumerevoli barriere architettoniche, naturali e culturali, che sono sempre presenti e che poche volte vengono identificate in maniera consapevole.

Landshape – Exhibition view, CasermArcheologica, Sansepolcro, 2022 – Courtesy CasermArcheologica, ph Elena Volterrani
Landshape – Exhibition view, CasermArcheologica, Sansepolcro, 2022 – Courtesy CasermArcheologica, ph Elena Volterrani

Le linee che risultano essere così nette sulla cartina, puri segni iconici, rappresentano di fatto zone opache, e queste possono essere riconosciute in quanto tali unicamente camminando e scontrandosi con questa discrepanza tra tragitto ideale e percorso obbligato.

Il workshop proposto dall’artista Roberto Ghezzi, incentrato sulla tecnica della cianotipia, ha invece consentito ai ragazzi e alle ragazze provenienti dal Nord Europa di riconoscere e osservare il particolare ecosistema che abita le sponde del Tevere, scoperta che va di pari passo con il riconoscimento delle ferite inferte dall’uomo al territorio in maniera indiretta e diretta.

L’8 settembre 2022 è stata inaugurata, all’interno di CasermArcheologica, Landshape: allestita nelle sale nobili del palazzo, vuole essere una traccia di quanto accaduto durante la settimana di incontri e una risposta concreta al quesito “Come affrontare il cambiamento climatico con un approccio creativo e costruttivo?”.

La mostra, aperta fino al 19 novembre 2022, presenta il video della performance di Tina Helen – realizzato ed editato da Jacopo Tonelli e Beatrice Mancini di 321 Video – e i lavori emersi dal workshop di Roberto Ghezzi, in cui i partecipanti hanno prodotto cianotipie di elementi naturali.

Nelle sale dedicate alle opere di Roberto Ghezzi, l’artista ha scelto opere recenti (2022) che ben rappresentano la sua attuale ricerca artistica, incentrata sul dialogo con il paesaggio attraverso l’utilizzo di vari media.

Nella prima sala troneggia una grande installazione di naturografia, una tela che l’artista espone dopo tre anni in cui essa ha giaciuto, parzialmente interrata, nell’Appennino toscano. Come afferma Ghezzi, in quest’opera è evidente l’“interesse nei confronti dell’impermanenza: il tessuto appare parzialmente degradato e mancante, parte dello stesso è infatti tornato al suolo, al ciclo naturale della trasformazione della materia, secondo un processo di cambiamento di stato e biodegradazione”.

Landshape – Exhibition view, CasermArcheologica, Sansepolcro, 2022 – Courtesy CasermArcheologica, ph Elena Volterrani
Landshape – Exhibition view, CasermArcheologica, Sansepolcro, 2022 – Courtesy CasermArcheologica, ph Elena Volterrani

Nella seconda sala, accanto alle opere realizzate dai partecipanti del campus europeo, sono presenti alcune cianotipie del progetto The Greenland Project, raccontato durante le cinque giornate di residenza.

I lavori propongono una riuscita collaborazione tra arte e scienza, la tecnica di stampa naturale ha permesso all’artista di documentare il processo di scioglimento dei ghiacci della zona di Tasiilaq sulla costa orientale della Groenlandia, i risultati sono ora al vaglio di ricercatori come Biagio Di Mauro del CNR- ISP, partner del progetto.

Landshape, accanto ai workshop e agli incontri realizzati durante il campus, tenta di tracciare un percorso differente rispetto al nostro modo di abitare le città, e in accezione più ampia il pianeta. Partendo dalla presa di coscienza di noi stessi, del nostro corpo e delle relazioni che creiamo con l’esterno e con l’altro, si possono delineare nuove modalità di attraversamento dei reticoli urbani e dei paesaggi in generale, e la creatività può aiutarci in questo percorso.

Riportando le parole di Tina Helen, talvolta, come nel caso del campus europeo a CasermArcheologica, “l’arte permette di creare spazi collettivi di riflessione, imprevisti di intimità e di immaginazione, e credo che possa aiutarci a raggiungere un più profondo grado di consapevolezza, di comprensione e di apertura mentale. Presupposti imprescindibili di cui abbiamo bisogno se vogliamo seriamente cambiare le nostre abitudini e abbracciare un vivere più sostenibile e rispettoso per il pianeta”.

Landshape – Exhibition view, CasermArcheologica, Sansepolcro, 2022 – Courtesy CasermArcheologica, ph Elena Volterrani
Landshape – Exhibition view, CasermArcheologica, Sansepolcro, 2022 – Courtesy CasermArcheologica, ph Elena Volterrani

Questo contenuto è stato realizzato da Anna Masetti per Forme Uniche.

https://www.instagram.com/casermarcheologica/

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