La vendita serale di Phillips a Londra del 14 ottobre, durante la Frieze Week, dedicata all’arte del “20th Century and Contemporary” ha totalizzato £ 18,7 milioni. Top price per Alberto Burri. Nuovi record mondiali per Michaela Yearwood-Dan, Robert Nava, Caroline Walker e Doron Langberg
Sommando anche il risultato della Day Sale il totale combinato sale a £ 29.808.528. Per la sola Evening sono stati venduti 31 su 33 offerti (94% sold). Ha guidato l’asta un bellissimo lavorio di Alberto Burri, venduto però a un pugno di sterline in più rispetto alla stima più bassa di 3 milioni. “Sacco e Rosso” è un esempio determinante della pratica iconoclasta dell’artista italiano e simbolo della sperimentazione radicale dell’arte europea del dopoguerra. Lo stesso Burri diceva “Le parole non significano niente per me: parlano intorno al dipinto. Quello che voglio esprimere appare nel dipinto“.
L’opera vanta anche un “pedigree” eccezionale: un tempo era conservata nella collezione personale del famoso storico dell’arte ed esperto di Burri Cesare Brandi. Rimasta nella stessa collezione da oltre 30 anni, è una delle sole 15 opere esistenti di questa serie (una delle quali è conservata nella collezione permanente della Tate Gallery di Londra)
Olivia Thornton (Head of 20th Century & Contemporary Art, Europe di Phillips) ha dichiarato: “Con il solido risultato di 18,7 milioni di sterline ottenuto stasera, siamo orgogliosi di fare seguito alla consistente performance a cui abbiamo assistito nel corso di questa settimana in tutto il mercato dell’arte. Abbiamo fatto tesoro del fermento di Frieze mentre Londra celebra questo momento fondamentale nel calendario artistico di tutto il mondo. Il nostro team ha messo insieme un catalogo d’asta entusiasmante e ben curato, caratterizzato da una forte presenza di artisti emergenti. Sono stati stabiliti quattro record mondiali d’asta: per Michaela Yearwood-Dan, Robert Nava, Caroline Walker e Doron Langberg. La partecipazione alla vendita è stata globale, con l’adesione di collezionisti provenienti da 38 Paesi. Un totale del 32% degli offerenti registrati proveniva dall’Asia, con una notevole partecipazione online nel corso della vendita. Non vediamo l’ora di dare inizio alle nostre aste di New York e Hong Kong il mese prossimo”.