NP-ArtLab presenta la mostra collettiva “Interferenze”, il cui titolo è un richiamo ad un’atmosfera digitale che si fonde con il reale e che vede la partecipazione di Cinzia Campolese, Pietro Catarinella e Federico Polloni, dal 22 ottobre al 26 novembre 2022.
Le opere in mostra lavorano sul concetto fisico di interferenza: una sovrapposizione di due elementi con relativa possibilità di sommarsi o di annullarsi a vicenda. Il riferimento va ad ogni effetto della sovrapposizione di due fenomeni della stessa natura che implichi la possibilità di un reciproco disturbo.
Si parla di Interferenza come relazione nel lavoro di Cinzia Campolese, come sovrapposizione nelle opere di Catarinella fino alla visione alterata verso mondi metafisici di Federico Polloni. La mostra si sviluppa con uno sguardo al digitale in cui la presenza umana persiste e si mescola attraverso visioni distorte.
Cinzia Campolese (Lanciano (CH), 1987) presenta l’opera “Could you take a picture?” che invita il fruitore ad utilizzare i propri dispositivi mobili per scoprire cosa si cela dietro ad una visione ad occhio nudo. Gli smartphone permettono di vedere i pattern di interferenza creati inquadrando con il telefono lo schermo. Il titolo svela l’azione da compiere e ironizza sulla sempre più costante necessità di registrare le nostre vite attraverso il telefono.
Per la parte pittorica viene presentata una serie di lavori di Pietro Catarinella (Roma, 1987) in cui la pittura ad olio si mescola con il digitale attraverso la sovrapposizione di tecniche. La restituzione è un’immagine distorta che lascia percepire i rimandi alla pittura e ai suoi soggetti legati alla tradizione ma con un’apertura verso il virtuale che ne conferisce una lettura completamente nuova.
Con l’installazione a pavimento, Federico Polloni (Treviso, 1991) ci permette di accedere al suo mondo metafisico fatto di volumi, neon ed oggetti che compongono un paesaggio sospeso. I lavori su tela completano quest’atmosfera che mira a raccontare il presente con uno sguardo al futuro secondo un concetto di distopia tecnologica, che vede nella fusione di tecnologia e scienza la sua natura.