Print Friendly and PDF

I 25 anni del Guggenheim Bilbao: i capolavori della collezione del museo

In occasione dei 25 anni dalla fondazione il Guggenheim Museum Bilbao presenta una grande mostra che ne ripercorre la storia attraverso le opere più importanti della collezione permanente.

Sono 25 anni che il Guggenheim Museum ha ridisegnato la geografia urbana di Bilbao e quella culturale dell’Europa intera. Una sfida che nel 1992, quando i dirigenti del museo americano e le autorità basche hanno iniziato a discutere del progetto, pareva impossibile. Soprattutto in una regione dalla forte identità locale come i paesi baschi. Invece in poco tempo l’iconico edificio disegnato da Frank Gehry è diventato simbolo della città, oltre che motore di rinascita per un intero suo quartiere. Attorno al Guggenheim Bilbao è cresciuta, modernizzandosi e ritagliandosi un punto brillante su tutte le cartine.

Fondamentale, in tal senso, anche il contenuto che ha reso il museo molto più che uno stravagante e intrigante contenitore. Dalle esposizioni temporanee (l’anno scorso abbiamo raccontato quella dedicata all’astrattismo femminile) alla collezione permanente. Proprio su questa si concentra Sezioni/Intersezioni, la mostra che il museo presenta per festeggiare il primo quarto di secolo di vita.

Per la prima volta tutte le sale espositive dei tre piani del Guggenheim sono destinate alla stessa esposizione. Divisa in tre sezioni tematiche – Segnando la storia, Illustrando narrative e La vita materiale – questa ricostruisce in modo trasversale le acquisizioni che hanno segnato l’evoluzione della collezione. Un’occasione unica per vedere opere raramente esposte, nuove acquisizioni e opere recentemente restaurate.

Per raccontarle basta poco. Prendete le migliori opere dei migliori artisti del Novecento internazionale e ingranditele. Tutto al Guggenheim è sovradimensionato, riempie gli occhi senza saturarli. Poche opere ma importanti, iconiche per l’autore o il movimento che rappresentano, che godono di spazio e aria tutt’attorno. Niente stanze congestionate o sovrabbondanza d’opere. All’interno delle squame metalliche del museo regna un’armonia fuori scala. Tutto impressiona, tutto meraviglia.

A partire dalle grandi istallazioni di Lucio Fontana e Jenny Holzer che dominano l’atrio. Senza dimenticare Jeff Koons, Anish Kapoor e Louise Bourgeois che contornano il perimetro esterno dell’edificio. E soprattutto Richard Serra. The Matter of Time è un’opera da vedere, toccare, vivere. Se non avete attraversato le sue forme spiraleggianti e attorcigliate avete perso il meglio dell’artista americano.

A queste, per l’occasione, si aggiungono tutti i lavori più iconici che il Museo ha raccolto negli anni. Opere che vivono individualmente o che fanno parte di un ciclo ampio e coerente. In ogni caso, tutte sono in grado di innescare relazioni e spunti reciproci. Come la tela di un ragno esse tessono trame sottili ma solidi, legami filologici o suggestioni imprevedibili. Vederle tutte (o quasi) insieme significa leggere la storia del Guggenheim Bilbao e la storia dell’arte moderna e contemporanea allo stesso tempo. Ecco le cose che più ci hanno impressionato.

La Stanza della Madre di Francesco Clemente, che diffonde il suo mondo onirico per la sala fino a fondersi con l’architettura

Luci e specchi si rimbalzano all’infinito nelle stanze psichedeliche di Yayoi Kusama
Yayoi Kusama Infinity Mirrored Room — A Wish for Human Happiness Calling from Beyond the Universe, 2020 Mirrored glass, wood, LED lighting system, metal, acrylic panel Ed. Nr.: 1/5 293.7 × 417 × 417 cm Courtesy Ota Fine Arts ©YAYOI KUSAMA
Yayoi Kusama, Infinity Mirrored Room — A Wish for Human Happiness, Calling from Beyond the Universe, 2020, Mirrored glass, wood, LED lighting system, metal, acrylic panel. Ed. Nr.: 1/5, 293.7 × 417 × 417 cm. Courtesy Ota Fine Arts ©YAYOI KUSAMA
Ernesto Neto e la sua tentacolare White Bubble, nella quale si può entrare
Ernesto Neto White Bubble, 2013–17 Polyamide, tubes, and glass beads 400 x 710,66 x 540, 66 cm Guggenheim Bilbao Museoa Gift of the artist © Ernesto Neto, Bilbao, 2022
Ernesto Neto, White Bubble, 2013–17, Polyamide, tubes, and glass beads, 400 x 710,66 x 540, 66 cm. Guggenheim Bilbao Museoa Gift of the artist © Ernesto Neto, Bilbao, 2022
Una tipica opera di Jean-Michel Basquiat, realizzata in Italia nel 1982. Si riconoscono anche delle frasi in Italiano
Jean-Michel Basquiat Man from Naples, 1982 Acrylic and collage on wood 124 x 246,7 x 3,5 cm Guggenheim Bilbao Museoa
Jean-Michel Basquiat, Man from Naples, 1982, Acrylic and collage on wood, 124 x 246,7 x 3,5 cm, Guggenheim Bilbao Museoa
I tulipani di Jeff Koons dominano e riflettono la sala dedicata alla pop art
Foto ArtsLife
L’impronta minimalista e colorata di Sol LeWitt creata appositamente per il museo
Sol LeWitt Wall Drawing #831 (Geometric Forms), 1997 Acrylic on wall Site-specific dimensions Guggenheim Bilbao Museoa © Sol LeWitt, Guggenheim Bilbao Museoa, Bilbao, 2022
Sol LeWitt, Wall Drawing #831 (Geometric Forms), 1997, Acrylic on wall. Site-specific dimensions, Guggenheim Bilbao Museoa © Sol LeWitt, Guggenheim Bilbao Museoa, Bilbao, 2022
Gialle corrispondenze tra due maestri dell’espressionismo astratto americano: Willem de Kooning e Mark Rothko
Foto ArtsLife
La stanza dei mille sorrisi di Alex Katz. Tutti diversi, eppure tutti inquietantemente simili
Foto ArtsLife
I Nove Discorsi su Commodo di Cy Twombly sono una sinfonia di segni e delicatezza
Foto ArtsLife
Foto ArtsLife
Le immense e materiche tele di Anselm Kiefer che culminano nel vertiginoso The Renowned Orders of the Night
Foto ArtsLife
The Renowned Orders of the Night, Foto ArtsLife
Spiritualità e ricerca cromatica si uniscono nel blu infinito di Yves Klein
Large Blue Anthropometry (ANT 105) [La grande Anthropométrie bleue (ANT 105)], ca. 1960. Foto ArtsLife
Foto ArtsLife
Bilbao Circle di Richard Long e lungo le pareti Untitled di Jannis Kounellis
Foto ArtsLife
The Matter of the Time di Richard Serra. Un’opera dove perdersi e ritrovarsi (oppure no)

I ritratti rovesciati e inquietanti di Georg Baselitz riuniti in una stanza avvolgente e dalle cromie alternate
Foto ArtsLife
Foto ArtsLife

Commenta con Facebook