Aria di record. Secondo lo stesso Henry Moore, il bronzo “Reclining Figure: Festival” del 1951 era una delle sue migliori opere, la prima in cui era riuscito a «rendere scultoreamente inseparabili forma e spazio». Andrà in asta da Sotheby’s a novembre a New York per una stima di oltre 30 milioni di dollari
Potrebbe infrangere il record d’asta come scultura più costosa realizzata da un artista britannico, nonché il record d’asta di Henry Moore stesso, fermo a 33.125.678 $ dal 2016 quando un bronzo “Reclining Figure: Festival” del 1951 è stato venduto da Christie’s a Londra nelle aste estive dedicate all’arte moderna inglese.
Questa fusione è stata nella collezione di Moore e dalla sua famiglia per diverso tempo, parte di un’edizione di sette. La famiglia lo ha venduto direttamente e privatamente negli anni Settanta al collezionista che ora lo ha affidato a Sotheby’s. “Reclining Figure: Festival” ha anche un posto unico all’interno del mercato di Moore. Due calchi sono stati venduti all’asta. Entrambi hanno fatto triplicare i prezzi rispetto a qualsiasi altra cifra mai raggiunta per una scultura di Moore.
I primi tre top lot in asta di Henry Moore:
1) Henry MOORE (1898-1986)
Reclining Figure: Festival, 1951
Bronzo. Ed. 5, 230 cm
Prezzo di aggiudicazione: 33.125.678 $ (24.722.500 £)
Stima: 15.000.000 £ – 20.000.000 £
Christie’s, Londra, Defining British Art, 30/06/2016
2) Henry MOORE (1898-1986)
Reclining Figure: Festival, 1951
Bronzo, 244,5 cm
Prezzo di aggiudicazione: 30.127.386 $ (19.081.250 £)
Stima: 3.500.000 £ – 5.500.000 £
Christie’s, Londra, IMPRESSIONIST & MODERN, 07/02/2012
3) Henry MOORE (1898-1986)
Reclining Figure, 1982
Bronzo. Ed. 7 / 9, 120 x 246,3 cm
Prezzo di aggiudicazione: 11.000.000 $
Stima: 7.000.000 $ – 10.000.000 $
Christie’s, New York, Impressionist & Modern Art Evening Sale, 13/11/2017
“Reclining Figure: Festival” ha un posto prestigioso all’interno del corpo di lavoro di Moore. I calchi in gesso realizzati per elaborare la composizione si trovano alla Tate di Londra e alla Art Gallery of Ontario. Il bronzo originale esposto al Festival of Britain è ora alla Scottish National Gallery of Modern Art di Edimburgo. Un altro bronzo acquisito dallo Stato francese negli anni ’50 è ora al Centre Pompidou di Parigi.
Alla sua prima presentazione al Festival of Britain del 1951, “Reclining Figure: Festival” di Henry Moore fece scalpore. Suscitando forti reazioni da parte dei partecipanti al festival, alla fine consolidò la reputazione di Moore come uno dei più grandi scultori del Ventesimo secolo. Ampiamente considerato uno dei grandi capolavori della carriera di Moore, fu commissionato dall’Arts Council of Great Britain come punto focale del Festival, un’esposizione nazionale che si svolse nella neonata South Bank di Londra e che poi viaggiò per tutta la Gran Bretagna.
Quando fu esposto al festival, come detto, ottenne riscontri contrastanti: alcuni lo adoravano, altri lo odiavano. Quando fu poi offerto in prestito a lungo termine alla città di Leeds nel 1953 provocò molto resistenze, fu anche vandalizzato con della vernice blu. Tra i suoi detrattori più noti vi era Sir Alfred Munnings, lui stesso pittore e presidente della Royal Academy, che aveva definito quest’opera una “mostruosità”.
Sapendo che la sua scultura sarebbe stata vista “a tutto tondo” mentre era posizionata a South Bank, Moore decise di usare il gesso prima di fondere il bronzo, invece di scolpire nel legno o nella pietra come aveva fatto precedentemente. Sebbene all’epoca fosse considerato un cambiamento radicale, i nuovi materiali gli permisero di esplorare a fondo l’equilibrio tra pieno e vuoto ben visibile in “Reclining Figure: Festival”.