Sette installazioni, composte da una ventina di opere, per la nuova personale dell’artista Omar Hassan alle Stelline di Milano. Fino all’8 gennaio 2023
Ha usato 8928 tappi di bombolette spray, dipinti a mano, uno per uno con le dita “per dare importanza al singolo perché ognuno di noi è fondamentale per creare un insieme sereno e armonioso”. Con il suo multiforme linguaggio artistico, l’artista Omar Hassan, nella Galleria I della Sala del Collezionista della Fondazione Stelline a Milano, espone le mappature dei quartieri di Berlino e di quelli di Milano (quest’ultima creata ad hoc per questo evento e con un forte rilievo rosso su Lambrate, il quartiere dove è nato, da madre italiana e padre egiziano) in forma di grandi mosaici incastonati in teche di plexiglass (222×219 cm). E accanto, una didascalia recita “…spogliandosi di colori per evidenziare la grande uguaglianza in altrettanta bellezza. Oggi siamo e dobbiamo essere solo cittadini del Nostro mondo”. Sono parole concepite e scritte da Hassan e ogni opera lancia messaggi per riportare il significato profondo del suo essere artista.
Ambito dal collezionismo internazionale, dopo una formazione solida all’Accademia di Brera e una carriera da pugile si afferma nel mondo con la sua personalissima action painting anche se la sua poetica si modula in diverse e molteplici espressioni. Come la grande installazione della nuova serie del 2022 Lights, una tela da 180×250 cm, dove i punti luminosi sono sovrapposti all’impronta di un pugno. “L’unione dei miei gesti… dei miei segni…L’illuminazione di un passato, sempre stato già futuro!! Mi impegno a dipingere la luce…una luce da seguire Una luce da fermare Una luce da custodire Una luce accesa…Sempre!!”.
Nel percorso espositivo che include anche un arazzo Più di Uno in special edition per Driade, l’esplosione di energia vitale si delinea nella selezione di opere intitolate Breaking Through Black, una serie di 121 dipinti come il numero dei round disputati dall’artista nella sua breve parentesi pugilistica, amplificata dai suoni di un video che illustra la sua tecnica e gestualità unica e particolare. Alle pareti alcuni pezzi eseguiti come sul ring, colpendo la tela con i guantoni da boxe, impregnati di vernice di colori diversi. “Per ogni quadro realizzo un video che vale anche come autentica dell’opera. Siamo tutti pugili!!! Ognuno è il pugile della propria vita e deve imparare il sacrificio, la dedizione e il coraggio di fare sempre un round in più!!”. E Il pugno di Michelangelo lo rappresenta come un guantone in puro gesso bianco. Under The Chimneys è l’installazione nel Chiostro della Magnolia con camini di diverse misure. “I comignoli, simbolo del nostro calore, dei nostri odori, delle nostre parole, della nostra intimità. Il nostro sfiato al cielo per tornare a terra” commenta l’artista.
Nel catalogo, edito da Fondazione Alberto Peruzzo, Elsa Barbieri spiega a proposito dell’universo dei segni di Omar Hassan: “Segni, appunto, che possiamo considerare la manifestazione da cui si può trarre un indizio, una deduzione, una conoscenza, ma che, responsabilmente, dobbiamo guardare per quello che sono e perché sono, non chiedendoci che cosa significhino. Non si può e non si deve, infatti, interpretare. Si deve sfondare il contenuto, guardare, dunque, la storia per immagini di Omar Hassan, che è anche la storia di tutti coloro che vivono e crescono, ognuno nel proprio quartiere, condividendo abitudini”.
OMAR HASSAN. IL MONDO È N(v)OSTRO
8 novembre 2022 – 8 gennaio 2023
Sala del Collezionista e Chiostro della Magnolia
martedì – domenica, 10-20 (chiuso il lunedì)
ingresso gratuito
stelline.it