Hong Kong, Basilea, Parigi e ora Miami Beach. Art Basel Miami Beach chiude quello che da quest’anno, con l’edizione francese, è diventato un poker (d’assi) di eventi fieristici di prima fascia. L’ultimo appuntamento del 2022 celebra in grande stile il 20° anniversario dell’evento di Miami Beach: 282 gallerie (record), tra cui 26 nuovi espositori e tanti ritorni. Dall’1 al 3 dicembre 2022. Alle 5 sezioni principali – Galleries, Positions, Nova, Survey, Edition – si aggiungono Meridians (20 installazioni di grandi dimensioni), Kabinett (29 installazioni curate) e Conversations (incontri di approfondimento con 35 ospiti).
Meridians
Meridians raccoglie le opere monumentali che le gallerie selezionate hanno scelto di esporre. A curare la sezione, per il terzo anno consecutivo, Magalí Arriola, direttrice del Museo Tamayo di Città del Messico. Tra gli highlight si segnala l’ambiente immersivo di Cauleen Smith, caratterizzato dalla proiezione del film Sojourner (2018-2022), alla galleria Morán Morán and Corbett vs. Dempsey. Let The Mermaids Flirt with Me (2022) è la nuova serie di dipinti su vetro colorato di Christopher Myers, installati all’interno di una struttura ottagonale che evoca una cappella. Qui una performance completa un’indagine sul tema dell’immigrazione e dell’oceano (Galleria James Cohan).
The Grove (2021) di Devan Shimoyama racconta, attraverso la rappresentazione delle scarpe penzolanti dai fili elettrici, sia la violenza delle gang (che utilizzano le scarpe per trafficare droga) sia un’occasione di gioco e divertimento (Kavi Gupta). Birth (1984) è un arazzo in scala monumentale, realizzato all’uncinetto dall’artista femminista Judy Chicago (Jessica Silverman). Silla (2011) unisce un’installazione di sedie sospese al soffitto a una performance quotidiana di 6 ore dell’artista colombiana María José Arjona sulla materia, l’oggettualità, l’esperienza e il ruolo critico del corpo nel movimento come forma di coreografia politica (Rolf Arte).
Un’opera scultorea di Simon Denny adattata a drone di consegna: Amazon delivery drone patent drawing as virtual Rio Tinto mineral globe (2021), da Petzel e Altman Siegel. La performance Corpo Ranfla 2.0 (2022) di rafa esparza, in cui l’artista impersona un cyborg lowrider trasformato in una ride-machine da 25 centesimi. Da Commonwealth and Council.
Qui il link per l’elenco completo degli espositori.
Kabinett
29 le gallerie che partecipano alla sezione, presentando installazioni curate all’interno dei loro stand. Tra queste ci sono i nuovi lavori di Alberta Whittle, che arriva ad Art Basel dopo aver rappresentato la Scozia alla Biennale di Venezia 2022. Da The Modern Institute. Le nuove opere di Izumi Kato, i cui dipinti e sculture animati permettono ai soggetti di esistere tra il regno fisico e quello spirituale. Dalla Galleria Stephen Friedman. Le opere rare e seminali di Ascânio MMM, le cui sculture e rilievi presentano complessi enigmi logici. Da Casa Triângulo. Gli inediti dipinti floreali di Margot Bergman alla Galleria Anton Kern. Bayou Fever (1979) di Romare Bearden, si compone di 21 collage che forniscono trama e scenografia per uno spettacolo di danza moderna, alla DC Moore Gallery.
Opere storiche e opere nuove dal marcato spirito intimista di Dewey Crumpler alla Galleria Derek Eller.
Qui il link per l’elenco completo degli espositori.
Conversation
Conversation si compone di una serie di interventi su argomenti riguardanti la scena artistica contemporanea globale. 35 relatori distribuiti in nove panel tra artisti, galleristi, collezionisti, curatori, direttori di musei e critici di spicco. Tra questi l’artista Agnieszka Kurant, il consulente in strategie culturali András Szántó, i collezionisti Rosa e Carlos de la Cruz, il collezionista e co-fondatore di Design Miami/ Craig Robins, lo storico dell’arte e curatore Drew Sawyer, gli artisti João Enxuto ed Erica Love, il curatore e co-direttore delle Serpentine Galleries Hans Ulrich Obrist, l’artista Joshua Citarella, il collezionista e promotore immobiliare Martin Margulies, e lo scrittore ed editore di Artnet News Tim Schneider. Gli argomenti spaziano dalla rappresentazione e raccolta di artisti dall’Africa e dalla diaspora africana, e l’impronta di carbonio della tecnologia ad approcci controintuitivi al mercato dell’arte.
In programma dal 30 novembre al 2 dicembre, il programma è curato da Emily Butler. Tutti i panel sono trasmessi in live streaming sul canale Facebook di Art Basel. Le registrazioni saranno disponibili sul sito web di Art Basel dopo l’evento.