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Dalla Florida, il meglio di Art Basel Miami 2022: le 50 opere (con immagini e prezzo) da non perdere in fiera

Kehinde Wiley Kehinde Wiley, Morpheus, 2022 - TEMPLON
Kehinde Wiley
Kehinde Wiley

Come ogni anno, vi proponiamo il meglio del meglio visto ad Art Basel Miami (1-4 dicembre 2022) che quest’anno festeggia i vent’anni sotto il sole della Florida con l’edizione più grande di sempre – seguirà a breve report dettagliato sulla fiera e sulla Art Week per una visione complessiva e una panoramica globale dell’evento. Di seguito, intanto, una selezione di cinquanta pezzi, sezioni, stand, artisti, corredata a quasi un centinaio di immagini fatte direttamente sul posto, il Convention Center a South Beach, accompagnata ai prezzi delle opere citate. Perché pur sempre di una fiera si tratta. Si è qua per vendere prima di tutto. Questa la nostra, lunghissima, scelta.

Les Femmes à la Toilette di Léger del 1920 è uno dei capolavori della fiera, lo porta Nahmad e la richiesta è di 18 milioni di dollari

Fernand Léger, Les Femmes à la Toilette di Léger, 1920

L’altro capolavoro: tessere di alfabeto intessute in un criptico candido collage del ’68 firmato Jasper Johns – galleria: Zwirner, prezzo: 20-25 milioni di dollari

Jasper Johns, White Alphabets, 1968
Jasper Johns, White Alphabets, 1968

Oltre due metri di autoritratto dicromo: l’opera di Warhol è la più cara della fiera (32 milioni), la galleria è scritta a caratteri cubitali sopra il suo faccione: ACQUAVELLA

Andy Warhol, Self-Portrait (Fright Wig), 1986
Andy Warhol, Self-Portrait (Fright Wig), 1986

Puro lirismo astratto. Non il “solito” e iconico drappo appeso panneggiante ma comunque un pezzo storico e meno conosciuto. Volano le farfalle di acrilico sulla tela di Sam Gilliam (morto lo scorso giugno) – galleria: Thomas, prezzo: 1,15 milioni di dollari

Sam Gilliam, Butterflies Are, 1976
Sam Gilliam, Butterflies Are, 1976

Shirley Jaffe: finalmente un lavoro di rivalorizzazione su questa ottima artista astratta americana (morta a 93 anni nel 2016). L’anno prossimo il Kunstmuseum di Basilea le dedicherà la più importante retrospettiva mai fatta in Europa, seguirà il Museo Matisse di Nizza a cavallo tra 2023 e 2024 – galleria: Nathalie Obadia, prezzo: 250 mila dollari

Shirley Jaffe, Loose Y, 1964
Shirley Jaffe, Loose Y, 1964

Classico capolavoro di Diebenkorn da quasi due metri e mezzo, Ocean Park #102 del 1977, da Gagosian – prezzo: 7 milioni di dollari (l’altro bel Diebenkorn, più piccolo ma del ’54, ispirato ai Collage di De Kooning, ce l’ha Nahmad)

Richard Diebenkorn, Ocean Park #102, 1977
Richard Diebenkorn, Ocean Park #102, 1977

Issy Wood al quadrato: i suoi close-up su lino, qua in fiera meno inquietanti del solito, dalla (bellissima) personale da Michael Werner nell’Upper East Side alle palme della Florida – prezzi dai 150 ai 200 mila dollari

Issy Wood, Trash 4, 2022 - CARLOS/ISHIKAWA
Issy Wood, Trash 4, 2022 – CARLOS/ISHIKAWA
Issy Wood, Gas and air and punctuality, 2022, Michael Werner

“King” Amoako Boafo ovunque, meritatamente: il pezzo migliore, forse, questo dalla sua galleria principe, Mariane Ibrahim, sui toni melanzana e voli vari di viola – prezzi da 290 a 400 mila dollari

Amoako Boafo, Hug from Behind, 2022
Amoako Boafo, Hug from Behind, 2022

Geoffrey Holder, Nude on bed with mirror, 1980: la storia (spesso drammatica) accovacciata, riflessa in uno specchio su tela – prezzo: 250 mila dollari, da James Fuentes

Geoffrey Holder, Nude on bed with mirror, 1980
Geoffrey Holder, Nude on bed with mirror, 1980

Due Chris Ofili uno più bello dell’altro, ci si potrebbe comporre un dittico. Li espone orgogliosamente come biglietto da visita all’esterno dello stand David Zwirner (che ha come al solito uno dei booth migliori con Nate Lowman, Kerry James Marshall, Noah Davis, Cecily Brown, Ruth Asawa) – prezzo: 750 mila l’uno

Chris Ofili, Windfall 2010
Chris Ofili, Windfall 2010
Chris Ofili, Poolside, 2013
Chris Ofili, Poolside, 2013

Gemma di gelatina ai sali d’argento di Tina Modotti del 1928 – galleria: Edwynn Houk, prezzo: 275 mila dollari

Tina Modotti, Mella's Typewriter, 1928
Tina Modotti, Mella’s Typewriter, 1928

Tra i Basquiat che popolano la fiera, questi sono i due pezzi migliori. Gli anni ovviamente sono 1982 e 1983. Quello di Nahmad (Untitled, 1983) è sui 19 milioni, quello di Van de Weghe (The Ruffians, 1982), più raffinato, è sui 20 milioni

Basqiuat, The Ruffians, 1982
Basqiuat, The Ruffians, 1982
Basquiat, Untitled, 1983
Basquiat, Untitled, 1983

La più chiacchierata opera scultura installazione della fiera? Lei, o meglio loro: mega uova in mega paniere. Chi poteva essere se non Jeff Koons? – galleria: White Cube, prezzo: 7,5 milioni

Jeff Koons, Bowl with Eggs, 1994-2009
Jeff Koons, Bowl with Eggs, 1994-2009

Con Shirley Jaffe, avanti anche un’altra eccelsa pittrice dell’America post-war, morta appena due anni fa: Susan Rothenberg (tra le cose, è stata la moglie di Bruce Nauman), qua un suo iconico cavallo monocromo che galoppa sui toni del rosa carne – galleria: GRAY, prezzo: 2 milioni di dollari (si segnala per la monumentalità anche un Calder gigante da 7 milioni che fa capolino all’ingresso dello stand)

Susan Rothenberg, Diagonal, 1975
Susan Rothenberg, Diagonal, 1975
L'enorme Calder da GRAY
L’enorme Calder da GRAY del 1962

Storia, cultura, costume, società, il tutto ricamato a grafite: sei metri di opera composta da centinaia di copertine d’autore da esporre in un museo – galleria: Tornabuoni, prezzo: sui 4 milioni di dollari

Alighero Boetti, Copertine (anno 1984), 1984
Alighero Boetti, Copertine (anno 1984), 1984

Il più bel Hernan Bas ce l’ha Perrotin (oltre ad avere il tanto bramato bancomat perfettamente funzionante del collettivo MSCHF, opera come un videogioco: vince chi ha più soldi sul conto e c’é pure la musichetta per l’importo “migliore”) – prezzo: 450 mila dollari

Hernan Bas, A conceptual artist #15, 2022
Hernan Bas, A conceptual artist #15, 2022
Il bancomat funzionante del collettivo MSCHF: come un videogioco vince chi ha più soldi sul conto
Il bancomat funzionante del collettivo MSCHF: come un videogioco vince chi ha più soldi sul conto
Il bancomat funzionante del collettivo MSCHF: come un videogioco vince chi ha più soldi sul conto
Il bancomat funzionante del collettivo MSCHF: come un videogioco vince chi ha più soldi sul conto

Parete di poesia a pellicola fotografica di Christian Boltanski – galleria: Kewenig, prezzo: 700 mila dollari

Christian Boltanski, L'album photographique de la famille de B, 1991
Christian Boltanski, L’album photographique de la famille de B, 1991

Come Boafo, Kehinde Wiley dappertutto, sia pittura che scultura, e anche qui con merito – prezzi da 700 mila a 1,3 milioni

Kehinde Wiley
Kehinde Wiley, Morpheus, 2022 – TEMPLON
Wiley da Sean Kelly
Wiley da Sean Kelly
Kehinde Wiley, Portrait of Magne Indiaye, 2022
Kehinde Wiley, Portrait of Magne Ndiaye, 2022 – da Stephen Friedman

Dalla mega mostra da Ropac durante la FIAC del 2019, ai solo show di Hertogenbosch e Atene: non ne sbaglia più una l’iraniano Ali Banisadr. In fiera questa volta con Victoria Miro – prezzo: 500 mila dollari

Ali Banisadr, Queen of the night, 2022
Ali Banisadr, Queen of the night, 2022

Varrebbe la pena citare tutto lo stand, ma ci limitiamo alla coppia d’assi John Biggers (650 mila dollari) e Charles Ray (2 milioni) che dopo la mostrona al LACMA di Los Angeles (durante la prima edizione di FRIEZE LA) ha pian piano acquisito l’attenzione che si merita – galleria: Michael Rosenfeld

Biggers e White
Biggers e White da Rosenfeld

Linfa e metamorfosi nella creazione costellazione a spine di acacia di Penone – galleria Marian Goodman, prezzo: 1,3 milioni

Giuseppe Penone, Spine d'acacia, 2005
Giuseppe Penone, Spine d’acacia, 2005

Il 1992 di Richard Prince, da Skarstedt e da Gladstone, vale 1,5 milioni di dollari

Richard Prince, Lady Doc II; 1992
Richard Prince, Lady Doc II; 1992
Richard Prince, Nobody's Home, 1992
Richard Prince, Nobody’s Home, 1992

Chicca storica di Kerry James Marshall da Jack Shainman – prezzo: 2,8 milioni

Kerry James Marshall, We Mourn Our Loss #2, 1997
Kerry James Marshall, We Mourn Our Loss #2, 1997

Un eloquente AMERICA/ME, Glenn Ligon da Hauser & Wirth sta sui 750 mila dollari

Glenn Ligon, Untitled (America/Me), 2022
Glenn Ligon, Untitled (America/Me), 2022

Michael Armitage, Wait del 2015 da White Cube – prezzo: 3,8 milioni

Michael Armitage, Wait, 2015
Michael Armitage, Wait, 2015

Fluorescenze in sequenza. Installazione museale di Dan Flavin del 1995 da Cardi – prezzo tra i 200 e i 300 mila dollari

Dan Flavin, Untitled, 1995
Dan Flavin, Untitled, 1995

Una delle regine del mercato d’oltreoceano: Georgia O’Keeffe, il suo Dead Tree Lake Taos del 1929, portato da Schoelkopf Gallery, vale tra i 6 e gli 8 milioni

Georgia O'Keefe, Dead Tree Lake Taos, 1929
Georgia O’Keeffe, Dead Tree Lake Taos, 1929

Eleganza, curatela, coerenza espositiva: tutto Haris Epaminonda da RODEO; lo stand fin troppo sobrio e raffinato per Miami di NOERO; la qualità delle litografie di SUSAN SHEEHAN

FRANCO NOERO
FRANCO NOERO
SUSAN SHEEHAN
SUSAN SHEEHAN
RODEO
RODEO

Non il solito Keith Haring, ma gli oltre sei metri e mezzo di tessere pop a intarsio valgono la segnalazione – galleria: Edward Tyler Nahem, prezzo: 4,5 milioni

Keith Haring, Untitled, 1978
Keith Haring, Untitled, 1978

Tutta la sezione SURVEY, come sempre di altissima qualità, dedicata alla riscoperta storico-critica di artisti del Novecento, da Endre Tòt portata da ACB a Lynne Drexler da Berry Campbell

SURBEY
SURVEY

L’ora magica di Tacita Dean dipinta a mano – galleria Gemini, prezzo: 8,5 mila dollari a porzione di cielo

Tacita Dean, Magic Hours, 2021
Tacita Dean, LA Magic Hours, 2021

Una insolita figura appare leggera e delicata nel panorama di colore del maestro Avery, sulla cresta dell’onda dopo la grandissima antologica della Royal Academy questo autunno – galleria: Yares, prezzo: 2,5 milioni

Milton Avery, Robed Nude, 1960
Milton Avery, Robed Nude, 1960

Combo da 1,5 milioni l’uno: Ed Clark e Frank Stella da Mnuchin

Ed Clark
Frank Stella

Un Salman Toor quasi “storico” (2010), prima di esplodere e macinare milioni – prezzo: 140 mila dollari, da Luhring Augustine 

Salman Toor, Veiled Jinha with hat, 2010
Salman Toor, Veiled Jinah with hat, 2010

Uno dei tantissimi Omaggi al Quadrato di Albers materializzatisi in fiera (il catalogo ragionato –Catalogue raisonné of the Paintings of Josef Albers, 1914–1976– è attualmente in via di realizzazione…), questo è di Karsten Greve e la richiesta è di 600 mila dollari

Josef Albers, Homage to the Square, 1961
Josef Albers, Homage to the Square, 1961

Reduci, le Mappe e Boetti, da due record di fila nell’ultimo mese il globo ricamato è impossibile non citarlo – galleria Ben Brown, prezzo: 3 milioni

Alighiero Boetti, Mappa, 1983-84
Alighiero Boetti, Mappa, 1983-84

Grazie afro-contemporanee, Wangari Mathenge da Roberts Projects – prezzo: 135 mila dollari

Wangari Mathenge, The Three Graces (So let it be written…), 2022

Immancabile di questi tempi Shara Hughes, presentata da David Kordansky (ricordiamo che il record in asta, folle, è di appena lo scorso maggio di 2,9 milioni…)  – prezzo: 350 mila dollari

Shara Hughes, Warning Signs, 2022
Shara Hughes, Warning Signs, 2022

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