Sembra New York e invece è Milano. Da via Pontaccio si leva il suono di aggiudicazioni tanto clamorose da sembrare l’eco delle più cantate vendite d’oltreoceano. L’asta di Arte moderna e contemporanea del 29-30 novembre 2022 de Il Ponte è stata un grande successo, certificato dal 90% di lotti venduti e un fatturato di oltre 7.6 milioni di euro. Dati che consolidano la maison tra i punti di riferimento del mercato, in Italia e non solo.
Simbolo della magica due giorni è Fausto Pirandello, figlio d’arte capace di ritagliarsi una voce autonoma e distinguibile nel chiacchiericcio del mondo dell’arte. Da oggi l’autore può fregiarsi di un nuovo record mondiale, fatto registrare con delle Bagnanti del ’39, venduto a 300 mila euro. Da queste alla Ballerina di Fortunato Depero, che ha danzato fino ai 250 mila euro. Lo stesso risultato dei segni neri e verticali di Hans Hartung.
Ma le aggiudicazioni più alte sono arrivate da una coppia italiana. Top lot Alighiero Boetti, che dopo il record newyorkese continua l’inarrestabile crescita sul mercato che lo vede ormai protagonista da un decennio. Il suo La metà e il doppio del ’79 è stato venduto per 600 mila euro. La fiammante Combustione plastica di Alberto Burri si è invece fermata, per così dire, a 512 mila euro. Segue Josef Albers con Homage to the Square del ‘64, venduto a 350 mila euro.
Chi se lo ricorda Bruno Munari futurista? Che sia una sorpresa o un dolce ritorno, quel che è certo è il grande risultato ottenuto in asta – 75 mila euro – per una produzione non certo usuale per l’artista. Successo al femminile per l’opera di Carla Accardi (225 mila euro), seguita dagli ottimi risultati del Wrapped portrait of Guido Le Noci di Christo (187.5 mila euro), del Torso alato di Igor Mitoraj (187.5 mila euro) e della gouache di Sam Francis (125 mila euro).
Chiudono due opere appartenute a Magda e Riccardo Jucker: il disegno di Amedeo Modigliani del 1914 ca. (112.5 mila euro) e la gouache di Joan Mirò del ‘52 (93.7 mila euro).