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Anche Firenze avrà le sue OGR. Con un grande centro per l’arte contemporanea

L'area delle Ogr di Firenze L'area delle Ogr di Firenze
L'area delle Ogr di Firenze
L’area delle Ogr di Firenze

Alle Ogr di Firenze, dietro la Leopolda, in arrivo atelier, aule studio, esposizioni, un centro di formazione dedicati a discipline umanistiche, musica e arti

Parlate di OGR e immediatamente pensate al centro creativo polifunzionale di Torino? Presto l’associazione non sarà più così scontata. Perché anche Firenze si doterà di una struttura omologa. Lo garantisce il sindaco Dario Nardella, che in un’intervista all’edizione fiorentina de La Repubblica illustra i suoi prossimi programmi per il capoluogo. E c’è spazio anche per le Officine Grandi Riparazioni, per le quali la prospettiva è appunto quella della creatività. “Un progetto culturale per artisti e giovani. Che qualifichi e sia il simbolo del nuovo quartiere”, chiarisce il primo cittadino. Gli Uffizi 2, domanda l’intervistatore? “Non proprio. Un grande centro dell’arte contemporanea, collegato al Maggio”.

Quali le idee per il nuovo quartiere Ogr, dietro la Leopolda? “Io vedo atelier, aule studio, esposizioni, un centro di formazione. Una ‘Villette’ come a Parigi ma dedicata a discipline umanistiche, musica e arti. Coi soldi pubblici e il contributo di mecenati europei”. Non vi bastano tutti gli spazi che ora avete dentro al teatro, sempre mezzi vuoti?, rintuzza polemico il giornalista. “Quanto al nuovo teatro dell’Opera è vero, deve essere più vissuto da famiglie e giovani. A gennaio faremo un incontro con tutti gli stakeholder per utilizzare al meglio e al massimo gli ambienti. Serve un piano unitario con Palacongressi, Leopolda e con la Fortezza, che stiamo riqualificando”.

Non poteva mancare una domanda legata all’appena scoparsi Arata Isozaki, e al suo discusso progetto per gli Uffizi. Al posto della loggia un giardino? “La decisione spetta al ministro non a me. Io ho ribadito a Sangiuliano la mia posizione favorevole, mai cambiata. Dopo di che non possiamo permetterci di mantenere questo cantiere così com’è a causa dei veti incrociati”.

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