In occasione dell’apertura della fiera più antica d’Italia, dal prossimo 2 febbraio, tornano anche gli eventi in città, con il programma di ArtCity e la notte bianca dell’arte, sabato 4 febbraio. Ecco la nostra guida selezionata per districarsi nell’offerta fuori dalla fiera, e per evitare di perdersi nel freddo inverno bolognese alla ricerca degli eventi migliori.
Arte Fiera
Dal 3 al 5 febbraio
Opening: GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO dalle 18
Di ritorno nei padiglioni 25 e 26, Arte Fiera quest’anno si rilancia anche all’insegna di significativi cambiamenti, come aveva annunciato il direttore Simone Menegoi con il collezionista Enea Righi in occasione della nostra intervista. Varie le sezioni curate, oltre alla Main Section, Fotografia e immagini in movimento, Pittura XXI e la nuova Multipli, aperta sia alle gallerie che a editori e librerie specializzate, che propone opere in edizione. E in città, ovviamente torna il progetto corale ArtCity, a coinvolgere musei, fondazioni, gallerie e spazi indipendenti…
L’Art Week a Bologna
MAMbo – Atlantide 2017-2023, Yuri Ancarani
Dal 2 febbraio al 7 maggio
Opening: MERCOLEDÌ 1° FEBBRAIO dalle 18
Ancora una volta la Sala delle Ciminiere del MAMbo sarà ridisegnata grazie al progetto espositivo pensato per il museo da Ancarani, e curato dal direttore Lorenzo Balbi. Il film Atlantide, presentato in anteprima nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia nel 2021 viene, per questa occasione, fatto esplodere raccontando quello che è stato il viaggio all’interno del processo di ricerca e dei numerosi materiali prodotti nell’arco di circa sei anni, prima, durante e dopo la realizzazione del lungometraggio, sui quali l’artista ha operato una selezione, dando loro una nuova formalizzazione. Un’atmosfera avvolgente e immersiva dove il pubblico potrà seguire i famosi “contenuti extra” che sempre fanno parte della produzione cinematografica.
Fondazione Furla – Public Movement, Rescue
2,4,5 febbraio, Arte Fiera, Padiglione 26 (Ingresso Costituzione)
Aprendo una collaborazione inedita tra Arte Fiera e Fondazione Furla, legata alla indissolubile storia della performance che la fiera porta con sé, arriverà il collettivo israeliano Public Movement, con un ambizioso intervento che viene presentato in Italia per la prima volta, con la curatela di Bruna Roccasalva. Rescue, questo il nome dell’azione, coniuga installazione, performance e coreografia in un confronto con la sfera pubblica e si svolgerà danzando sul “palcoscenico” di un cumulo di macerie, evocando l’idea di una catastrofe naturale, un evento bellico o un attentato, come fu la strage di Bologna del 1980, episodio drammatico della storia cittadina servito come ispirazione alla coreografa Dana Yahalomi.
Palazzo De Toschi – Finding Form, Bettina Buck
Dal 1° al 19 febbraio
Opening: MARTEDÌ 31 GENNAIO dalle 18
“Finding form”, a cura di Davide Ferri, restituisce il percorso dell’artista tedesca Bettina Buck (1974-2018) a partire dalla sua ricerca ventennale sulla scultura come tensione verso una forma che è sempre parte di un processo in divenire. Contraddistinta dall’uso di materiali industriali comunemente impiegati negli spazi privati, come gommapiuma, piastrelle, schiuma di lattice, polistirolo, moquette, plastica, la pratica scultorea di Buck è connotata da una gamma di gesti semplici. Con ironia e precisione l’artista sovverte il senso e la sacralità dell’oggetto e crea un parallelo tra corpo e scultura, dove la dimensione umana è sia unità di misura, sia forma nel tempo.
Hole 44°30’32″N 11°20’25″E | Nuovo Parcheggio Stazione – BSTRD, Katerina Andreou
Performance: SABATO 28 GENNAIO dalle 21 (performance nel Nuovo Parcheggio Stazione, a 2 minuti a piedi dall’ingresso della stazione Ferroviaria di Bologna Alta Velocità, via Fioravanti 4, quinto piano)
Video-installazione: SABATO 4 FEBBRAIO dalle 19 alle 00 (nello stesso luogo della performance: Nuovo Parcheggio Stazione, quinto piano)
Organizzata e curata da Xing, BSTRD della coreografa di origine greca Katerina Andreou fa parte di Hole, nuovo format che l’associazione sta sperimentando e che mira alla ridefinizione temporanea dello spazio pubblico come palco di accadimenti. Sospesa nel city-scape urbano, sfidando anche il rischio di un clima impietoso di una lunga notte invernale, BSTRD è un “solo” che – si promette – avrà una energia esplosiva. Con l’artista solo un giradischi, mentre il suo corpo si inscriverà nell’istante, tra i limiti determinati dallo sforzo e dalla fatica, agendo in una geometria immaginaria.
Alchemilla Palazzo Vizzani – And We Thought III; Ai Lai, Roberto Fassone, LZ
Dal 28 gennaio al 26 febbraio
Opening: SABATO 28 GENNAIO dalle 18
A cura di Sineglossa, “And We Thought III” è un progetto che indaga principalmente il concetto di autorialità: può un’intelligenza artificiale generare arte o è l’essere umano a esserne l’autore, avendola progettata? Protagonista è proprio Ai Lai, l’intelligenza artificiale creata da Fassone e sviluppata da Sineglossa con il sostegno di Compagnia di San Paolo, che possiede l’abilità speciale di pensare e trascrivere resoconti di esperienze psichedeliche. In mostra una emanazione dei Led Zeppelin attraverso tre film e il pubblico avrà inoltre la possibilità di interagire con l’AI attraverso un’interfaccia online.
LabOratorio degli Angeli – Guarda Caso, Eva Marisaldi
Dal 28 gennaio al 18 febbraio
Intervento site-specific: 30,31 gennaio e 1, 2, 3, 5 febbraio dalle 11 alle 18, 4 febbraio dalle 11 alle 24
“Guarda caso” è un progetto site specific di Eva Marisaldi, a cura di Leonardo Regano. L’opera entra in dialogo con gli spazi dello storico laboratorio di restauro bolognese, riattivando opere per l’occasione e mettendo in mostra nuove produzioni. Come scrive il curatore, “Marisaldi rilegge il LabOratorio degli Angeli come un grande archivio transitorio, custode temporaneo di opere e oggetti d’arte che nel loro casuale incontrarsi raccontano una storia in continua evoluzione”.
Palazzo Boncompagni – Impertinenze a Palazzo, Aldo Mondino
Dal 30 gennaio al 10 aprile
A cura di Silvia Evangelisti, le “Impertenze a Palazzo” di Aldo Mondino mostreranno, fino al 10 aprile, quindici opere di grandi dimensioni particolarmente significative della poetica dell’artista, scelte per il loro innestarsi perfettamente tra le sale dell’antica residenza e a testimonianza della capacità di Mondino di scegliere in modo geniale ed eterogeneo i materiali dei suoi lavori, dalla pittura al bronzo, al torrone al cioccolato.
Padiglione de l’Esprit Nouveau – Under the Shadow of the Tree, Jonas Mekas
Dal 2 febbraio al 26 marzo
Prosegue le celebrazioni avviate nel 2022 per il centenario dalla nascita di Jonas Mekas la mostra “Under the Shadow of the Tree” curata dal duo Francesco Urbano Ragazzi pone in dialogo l’edificio – prototipo abitato realizzato nel 1925 da Le Corbusier e Pierre Jeanneret ricostruito in copia fedele a Bologna nel 1977 da Giuliano e Glauco Gresleri con José Oubrerie – con un corpus di opere di Mekas, che porta fuori dal grande schermo i suoi diari filmici. Come fosse una cassa armonica, l’intero padiglione è riempito dai suoni degli audio-diari con cui l’artista ha registrato lo scorrere della vita a New York.
Oratorio di San Filippo Neri – Seeking Blue Gold, Lucy + Jorge Orta
Dal 2 al 12 febbraio
La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna promuove e organizza, all’Oratorio di San Filippo Neri Seeking Blue Gold, l’installazione site-specific del duo anglo-argentino Lucy + Jorge Orta a cura di Cristina Francucci e Tatiana Basso. L’opera si focalizza su uno dei meta-temi centrali nella poetica degli Orta, quello dell’acqua, un bene primario – il cosiddetto “oro blu” – oggetto di controverse politiche economiche e di una distribuzione globale iniqua. Il progetto, il cui fulcro è costituito da manufatti in legno provenienti dal mondo rurale, dove ancora sono utilizzati nei sistemi irrigui tradizionali, si propone di instillare in chi guarda, in linea con i presupposti dell’Estetica Operativa messa a punto dagli artisti, un seme dal quale possano germogliare nuove idee e pratiche collettive.
Palazzo Bentivoglio – A View From a Window, Patrick Procktor
Dal 3 dicembre al 5 febbraio
Palazzo Bentivoglio apre i suoi spazi dedicati alle mostre a un percorso monografico su Patrick Procktor, protagonista imprescindibile, ma tuttora poco noto, del panorama artistico londinese degli anni Sessanta e Settanta. La mostra “A View From a Window”, curata da Tommaso Pasquali con allestimento di Davide Trabucco, si sviluppa a partire da un nucleo di opere della collezione permanente di Palazzo Bentivoglio per presentare al pubblico una selezione di una sessantina di lavori, tra dipinti, acquerelli e disegni, datati dai primi anni Sessanta ai primi anni Novanta.
Fondazione MAST – MAST Photography Grant on Industry and Work
Dal 25 gennaio al 1° maggio 2023
La Fondazione MAST presenta le opere dei cinque finalisti della settima edizione del “MAST Photography Grant on Industry and Work”, concorso fotografico su industria e lavoro dedicato ai talenti emergenti: Farah Al Qasimi, Hicham Gardaf (vincitore dell’edizione 2023), Lebohang Kganye, Maria Mavropoulou, Salvatore Vitale.
Nel percorso espositivo, a cura di Urs Stahel, sono esposti anche i lavori dei ventiquattro finalisti delle precedenti edizioni del concorso, una sorta di giro del mondo per immagini, che vuole celebrare sia il decennale di MAST, sia i quindici anni di impegno nell’organizzazione del Grant per i giovani fotografi (il primo è stato assegnato nel 2008).
Art Week in galleria
Otto Gallery – Se è vero che la notte porta consiglio, Luca Caccioni
Dal 3 febbraio al 15 aprile
Opening: VENERDÌ 3 FEBBRAIO dalle 18 alle 21
Luca Caccioni torna nelle sale espositive della OTTO Gallery con la personale “Se è vero che la notte porta consiglio”, presentando una quarantina di opere inedite che hanno come supporto l’alluminio: racconti notturni affidati alla purezza di una pittura distillata e sospesa, concentrata in opere di piccolo formato, evocative ed intime, eseguite in studio negli orari della notte più fonda o all’alba.
Galleria Studio G7 – Apoptosi, Anne e Patrick Poirier
Dal 21 gennaio all’8 aprile
Apoptosi è la nona mostra in galleria degli artisti Anne e Patrick Poirier, che torna a riflettere sul bisogno di rivolgersi al passato e alla storia per riflettere sulla memoria collettiva, attraverso una serie di lavori storici più una nuova produzione.
LABS – Il segno traccia del nostro vissuto, Greta Schödl
Dal 28 gennaio all’11 marzo
Opening: SABATO 28 GENNAIO, dalle 16 alle 21
Austriaca di nascita, bolognese di adozione, Greta Schöld ha dichiarato: “La mia ricerca è sul segno. Il segno come momento di verifica esistenziale, pensiero che diviene traccia, e la mano dell’artista, come un sismografo, trasmette sulla carta le sensazioni interne, le emozioni, i ricordi, la storia nascosta sotto la superficie del mondo”. A cura di Silvia Evangelisti, “Il segno traccia del nostro vissuto”, presenta una selezione di opere inedite.
P420 – Acts of pulse, June Crespo
Dal 26 novembre al 5 febbraio
La scultura nell’arte contemporanea si è vestita di diversi materiali e differenti linguaggi, dando voce alle più disparate personalità artistiche. È il caso anche di June Crespo (Pamplona, 1982) che espone, fino al 5 febbraio 2023, la sua prima personale presso la galleria P420 di Bologna. Trovate la nostra recensione qui.
Gallleriapiù – Re/presentation, Emilio Vavarella
Dal 21 gennaio al 18 marzo
Per la sua nuova mostra da Gallleriapiù Emilio Vavarella propone un’indagine sul ritratto contemporaneo e ne affronta le questioni più̀ profonde, come indicato dal titolo: la presentazione e la rappresentazione si ibridano, ragionando sull’identità del ritratto, inteso come la presentazione in immagine dell’essenza di una persona.
Enrico Astuni – Scatola del tempo, Maurizio Mochetti
Dal 22 ottobre al 5 febbraio
A cura di Lorenzo Bruni, “Scatola del tempo” è la mostra che Maurizio Mochetti ha specificatamente ideato in relazione allo spazio della Galleria Enrico Astuni. Concepita come un’unica grande installazione che mette in dialogo dieci opere realizzate nel corso degli ultimi dieci anni a cui si aggiungono una serie di opere storiche, selezionate dall’artista perché particolarmente in sintonia con l’attuale dibattito dell’arte, della filosofia e delle recenti ricerche scientifiche.
Maggiore g.a.m. – Trasguardi, Sissi
Dal 7 ottobre al 5 febbraio
“Trasguardi” è il titolo della più recente produzione di Sissi, presentata nella sede storica di Maggiore g.a.m. dove trovano spazio una serie di lavori realizzati da materiali misti, tra cui la ceramica, e attraversati da fili di cotone e poliestere.
L’Art Week delle altre manifestazioni
Gelateria Sogni di Ghiaccio – Beloved, Paolo Bufalini
Dal 2 al 12 febbraio
Opening: GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO dalle18 alle 23
Alla Gelateria Sogni di Ghiaccio all’interno della mostra personale Beloved di Paolo Bufalini viene presentato anche il progetto Land of Nod, sviluppato insieme a OmniArtVerse, il nuovo laboratorio indipendente per l’arte digitale che vuole esplorare il rapporto tra arte e tecnologia. Per l’occasione, Bufalini, che ha ideato un progetto ibrido tra produzione artistica digitale e spazio fisico, a cura di Treti Galaxie (Matteo Mottin e Ramona Ponzini).
Punto di partenza di Land of Nod è la registrazione dei dati biometrici della compagna di Bufalini durante un’intera notte di sonno, che saranno caricati come NFT sulla Blockchain e commercializzato a partire dal 2 febbraio 2023 tramite Nifty Gateway. Seguendo il saggio 24/7 – Il capitalismo all’assalto del sonno, in cui Jonathan Crary descrive il sonno come l’unica porzione temporale ancora impermeabile alle dinamiche di performatività e vantaggio economico, Bufalini va a sottolineare i nuovi gradi di pervasività raggiunti dai dispositivi tecnologici nella vita occidentale.
BOOMing Contemporary Art Show
Dal 2 al 5 febbraio
Opening: GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO dalle 20
BOOMing Contemporary Art Show si presenta come “la fiera d’arte contemporanea che ha deciso di scardinare il concetto di “emergente” collegandolo al significato letterale dell’essere in procinto di emergere e della necessità di far emergere”. Ubicata all’interno del Binario Centrale del complesso DUMBO, BOOMing presenta una trentina di giovani gallerie oltre ad una serie di performance negli spazi della fiera, oltre alla mostra “Generation(z)”.