Print Friendly and PDF

La mostra di Cecco del Caravaggio inaugura la nuova Accademia Carrara

Francesco Boneri detto Cecco del Caravaggio
Fabbricante di strumenti musicali
1615-1616 circa
olio su tela
Londra, Apsley House, Wellington Museum ©Historic England Archive

La mostra “Cecco del Caravaggio” ha aperto il 28 gennaio a Bergamo. Un percorso di circa 40 opere per la prima esposizione mondiale dedicata a Francesco Boneri, il più misterioso e geniale tra gli allievi di Merisi

La mostra di Cecco del Caravaggio inaugura in un museo rivoluzionato nella struttura e nel design. Da ora in poi al primo piano dell’Accademia Carrara di Bergamo troveremo infatti le mostre temporanee mentre al secondo la permanente che ben presto si affaccerà sul giardino.

Il tocco internazionale ma perfettamente in linea con l’arte nostrana è quello del duo creativo Fallen Fruit che ha creato l’installazione “Conversazioni sacre”, un wallpaper gigante che adorna scale e ascensore. L’intervento site-specific per l’Accademia rappresenta per i californiani il primo progetto permanente in un’istituzione museale.
L’Accademia vive una rinascita che coincide con un momento particolare dato che Bergamo e Brescia sono capitali della cultura. Non a caso la prima mostra della stagione, aperta fino al 4 giugno 2023, è dedicata a un autore legato al territorio perché Cecco, al secolo Francesco Boneri (1585 circa- post 1626) avrebbe origini bergamasche.

Michelangelo Merisi detto Caravaggio
San Giovanni Battista
1602-03
olio su tela
Roma, Pinacoteca Capitolina

È proprio dal cognome che si è risaliti con più certezza alla sua genealogia che farebbe supporre anche a una possibile amicizia, o comunque conoscenza, con la famiglia del Merisi di cui sarà, appunto, l’allievo prediletto. Quella di Boneri con Caravaggio sarà una esperienza totalizzante, ne sarà l’allievo, il modello, la musa, l’amico, l’amante e probabilmente il compagno. A farci supporre ciò è la testimonianza di un viaggiatore inglese presente a Roma che attorno al 1650 scrisse di Cecco in riferimento a Caravaggio come: “his boy” “that laid with him”. La presenza poi del Cecco in molte delle opere di Caravaggio inviterebbe ad appoggiare questa tesi che spiegherebbe anche l’attributo “del Caravaggio”.

Cecco si distinse come Merisi per il suo stile iperrealista ante-litteram, condividendo con lui un carattere atipico e insofferente alle regole, tanto da poter suscitare contrasti e forse anche inimicizie, nonostante non vi siano cronache storiche o giudiziarie, a differenza degli altri della cerchia caravaggesca.

Francesco Boneri detto Cecco del Caravaggio
Interno con Natura Morta e Giovane con Flauto
1615-1616 circa
Oxford, Ashmolean Museum
olio su tela

Cecco rimane ancora un enigma per i critici che sono concordi nel reputarlo un anticonformista e un innovatore. Sprezzante del pericolo come il maestro, lascia nelle sue opere espliciti rimandi erotici e messaggi omosessuali. Boneri fu in grado di proporre virtuosismi pittorici straordinari, specialmente nella definizione delle forme e nello sfruttare la luce. Grazie alla sua sapiente capacità di illuminare i personaggi per lungo tempo venne assimilato al caravaggismo nordico, e considerato quindi un fiammingo, un francese o addirittura uno spagnolo.

Gian Gerolamo Savoldo
Adorazione dei pastori
1540
Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo

Solo anni più tardi Gianni Papi, il curatore della mostra bergamasca, ne ha chiarito la provenienza, spiegando che fu proprio il contatto con la pittura di Giovanni Gerolamo Savoldo (Brescia 1485 – post 1548) ad ispirarne le tecniche, specialmente per quanto riguarda l’uso della luce. Il suo stile ha un’esecuzione talvolta tormentata, come possiamo notare nelle smorfie e nell’intensità di certi volti, resi ancora più protagonisti grazie all’uso drammatico della luce.

La mostra a lui dedicata comprende oltre 40 opere, di cui 19 dipinti autografi (dei circa 25 che compongono il catalogo dell’autore), tutti conservati da importanti collezioni pubbliche e private, in Italia e nel mondo. Il percorso si snoda per assonanze e mette in evidenza oltre a Cecco i suoi maestri, quindi, Caravaggio e Savoldo, ma anche artisti a lui vicini, tra i quali Valentin de Boulogne, Bartolomeo Mendozzi e Pedro Núñez del Valle.

 

Francesco Boneri detto Cecco del Caravaggio
Ragazza con Colombe
1620-1622 circa
olio su tela
Madrid, Museo del Prado

Cecco del Caravaggio
Accademia Carrara, Bergamo
28.01.2023 – 4.06.2023

Commenta con Facebook