Venti studenti delle Belle Arti, mille fotografie e una grande installazione sui muri del Museo del Novecento firmata dallo street artist JR. Per ricordare i protagonisti della storia del secolo scorso
In Piazza del Duomo è comparso un gigantesco mosaico di 1000 volti di donne e uomini sorridenti, giovani nello sguardo, che hanno contribuito alla rinascita di Milano e d’Italia nell’immediato dopoguerra, oggi “parcheggiati” in 40 RSA (Residenze Sanitarie per Anziani) lombarde.
L’installazione di 700 metri che ricopre due edifici dell’Arengario di Milano, sede del Museo del Novecento, rientra nel progetto di arte partecipativa “Inside Out” di JR (1983), condiviso con il Corso di Fotografia dell’Accademia di Brera, e a cura di Cosmo Laera, docente e autore. L’artista francese, tra i più noti street artist al mondo, viaggia raccogliendo ritratti e immagini che poi diventano gigantografie inserite negli spazi pubblici: in 148 paesi, JR ha realizzato 500mila ritratti dal 2012.
“Ora Tocca a voi” e nel titolo c’è il messaggio, è un gigantesco arazzo di ritratti in bianco e nero, parte di “Ciao”, iniziativa avviata nel 2020 dalla Fondazione Amplifon. Dichiara Laera: “L’Accademia di Brera ha recepito la richiesta di collaborazione coinvolgendo più di 20 studenti del mio corso che in più di sei mesi hanno scattato foto, alternandosi nelle riprese di documentazione video nelle RSA interessate. Fatta la proposta, i ragazzi hanno condiviso un progetto che implica una partecipazione soprattutto emotiva, basato sul contatto umano, che ha avvicinato generazioni diverse”.
JR insomma ci ha messo la firma, ma non è minimamente intervenuto nel lavoro degli studenti, liberi svolgere il tema proposto. L’Accademia di Belle Arti di Milano, attraverso il dipartimento di NTA Nuove tecnologie dell’Arte, dal 2006 propone il biennio specialistico in Fotografia, che trova evoluzioni nella cultura digitale, e, con questo progetto attiva un dialogo con le istituzioni, con la speranza di vederne altri. Racconta Laera: “Gli studenti coinvolti del triennio e del biennio di Fotografia, hanno realizzato 1000 immagini corrispondenti a un progetto unitario, in cui ciascun volto diventa un tassello di unica grande opera che esposta in piazza assume diversi significati sociali: è un manifesto di preservazione della Memoria collettiva”.
JR nel 2017 aveva presentato nei cantieri dell’ex Ansaldo gigantografie di ex operai e ex operaie, primi piani di visi trasformati in poster che, attraverso la fotografia, si erano rimpossessati dell’edificio milanese, per non dimenticarci di loro.
Lo stesso messaggio vale per il progetto di riappropriazione urbana “Ora Tocca a Voi”, nato dall’incontro e dall’ascolto di generazioni diverse. Forse noi tutti, vedendo questi volti, ci chiederemo il perché Milano “non è un paese per i vecchi”: ai posteri l’ardua sentenza. “Inside Out” comprende anche l’esposizione sui muri esterni della RSA “Coniugi Ferrari” in via dei Cinquecento, zona 4, ricoperti da più di 100 grandi ritratti degli ospiti della struttura. La festa d’amore per gli anziani finirà il 14 febbraio, e non si sa dove finiranno gli arazzi fotografici. Vedremo, invece, come funzioneranno i social media nei confronti di questo progetto di Arte pubblica, specialmente perché “La fotografia è il linguaggio contemporaneo dei Social Media, in cui l’artista/autore viene utilizzato anche per condividere messaggi sociali, attraverso immagini più empatiche ed efficaci di tante parole”, come ha ricordato Laera.