So you are back again, you are here, and we are here with you. Sbarca a Milano l’artista americano David Antonio Cruz (n. 1974, USA). Dove? A Galleria Poggiali, in Foro Bonaparte. Con i suoi lavori, David Antonio Cruz esplora le questioni di genere e queerness, razziali, la concezione di spazi pubblici e privati e l’invisibilità dei corpi Brown/Black attraverso l’uso della ritrattistica e della performance operistica.
so you are back again, you are here, and we are here with you, presenta un’intima conversazione visiva dell’amore, del sostegno e del conforto che lega l’artista a Daniel de Jesús, figura centrale della sua poetica e suo collaboratore fin dagli esordi. Personali, biografiche e politiche, le opere di Cruz si confrontano con le lotte imposte alle persone queer e ai corpi Brown/Black, offrendo potenti rappresentazioni dell’autenticità come forma di resilienza. so you are back again si pone come un’estensione della mostra del 2021 icutfromtehmiddletogetabetterslice, che ha esplorato l’idea di “famiglia prescelta”: i legami non biologici tra persone queer basati sul sostegno reciproco e sull’amore. Ogni dipinto raffigura la somiglianza della comunità dell’artista.
Allo stesso tempo, i ritratti si sforzano di catturare molto di più della rappresentazione fisica delle figure: venerano la struttura complessiva delle relazioni queer, catturate attraverso momenti intimi di contatto, forza, sostegno e celebrazione. Ambientati in interni lussureggianti e opulenti, i dipinti hanno colori vivaci e rivendicano lo spazio per un’ostinata celebrazione della vita queer. L’atmosfera altamente cromatica di Cruz intreccia moda, cultura pop e riferimenti storici dell’arte, attingendo dai ritratti dell’alta società di John Singer Sargent e dai dipinti di Francis Bacon, collocandoli in ambienti deformati. I soggetti reinterpretano e giocano con pose classiche, accoccolati intimamente su un divano trasfigurato. Rivestiti di arazzi e tappezzerie, i mobili giocano con un senso di decadenza e lusso, richiamando il romanticismo visto attraverso i dipinti vittoriani, rococò e dei primi dipinti americani. In contrasto con il primo, i soggetti di Cruz sono invitati a posare in opposizione alle norme sociali come forma di resistenza e gioco, sfidando l’atto di posare.
In contrasto con i dipinti luminosi e celebrativi dell’artista, i disegni monocromatici di Cruz creano uno spazio intimo e meditativo che, sebbene quasi inquietante, è incantevole da ammirare. Silhouettes di forme organiche provenienti da specifiche regioni geografiche degli Stati Uniti sono combinate con delicati rendering a matita di cera dei soggetti familiari scelti, e della flora della campagna di Porto Rico. Cruz incorpora la Ceiba, un albero originario del Messico, dei Caraibi e dell’Africa occidentale, come motivo di base per indicare le radici forti e profonde della sua famiglia prescelta e per connettersi ai suoi ricordi. Vede i disegni come un momento di meditazione o di lettura più lenta delle opere lussureggianti, quasi come se fossero i due lati di un LP o di un disco. Le opere parlano la stessa lingua ma con una risonanza e una melodia diversa, costringendo lo spettatore a coinvolgersi più profondamente.