Come per lo Speciale New York, questo articolo sarà aggiornato con report, immagini, focus e vendite durante il corso della fiera
Ostriche, peonie e moquette. Il tutto scandito dalla qualità sopraffina della proposta negli stand garantita dalla sublime severità del vetting. Il poker d’ingredienti fondante della regina delle fiere di antico e alto antiquariato sbarca per l’ottava volta nella Grande Mela, fino al 16 maggio. Dopo la preview di ieri -costellata della crema in ghingheri di casa, l’Upper East Side- si alza oggi il sipario sull’ottava edizione di TEFAF New York, qui nella consueta veste più glamour e contemporanea. 91 gallerie, di cui 13 nuove, sfilano nei maestosi spazi neogotici del Park Avenue Armory, tra la 66esima e la 67esima. Importante la compagine italiana con sei gallerie all’appello (sette con Robilant&Voena, con la sede primaria però a Londra), imponente la presenza delle “istituzioni” locali, dai principali direttori di musei ai collezionisti e le fondazioni. Le vendite ci sono state, tante, fin dalle prime battute, appena aperti battenti dell’Armeria in tarda mattinata, senza -ci tiene a precisare più di un gallerista- quell’ansia patologica tipica di Miami, Hong Kong o Basilea. Non mancano comunque i bollini rossi sui cartellini esplicativi a certificare l’avvenuta compravendita, come non mancano star e starlette a calcare, più o meno in borghese, le soffici moquette stese sulla “piazza d’armi” su Park Avenue. Forme e figure patinate o meno, l’eleganza severa scuola olandese è dominante. Seppur sulle arie della contemporaneità si respira la raffinatezza del modus operandi dell’antico. Come ci conferma il Responsabile delle fiere TEFAF, Maastricht e New York, Will Korner, che abbiamo incontrato in esclusiva per i lettori di ArtsLife.
Si apre oggi l’ottava edizione di TEFAF New York. Come sta crescendo la fiera nel corso delle edizioni?
«La fiera è diventata un appuntamento fisso e uno dei principali eventi del calendario di maggio a New York nell’ambito dell’arte, uno dei periodi più competitivi e importanti dell’anno. Ne siamo orgogliosi e sfidiamo ogni edizione a superare la precedente».
Quali saranno le caratteristiche principali dell’edizione che apre oggi?
«TEFAF è rinomata per l’alta qualità delle sue gallerie e delle sue opere d’arte, oltre che per l’esperienza di altissimo profilo offerta ai nostri sponsor e collezionisti. Ogni anno le gallerie presentano i pilastri dell’arte e del design del XX e XXI secolo, oltre a gioielli e arte antica. Tra le novità di quest’anno ci sono straordinarie gallerie come LGDR, Nara Roesler, Galerie Nathalie Obadia, Galerie Mitterrand e Templon, solo per citarne alcune».
Quali sono le principali differenze tra TEFAF Maastricht e TEFAF New York?
«TEFAF Maastricht offre la più raffinata selezione da 9mila anni di storia dell’arte: dall’antico all’antiquariato, dipinti, opere su carta, arte moderna e contemporanea e design. TEFAF New York si svolge nel cuore di una delle città più rilevanti al mondo per l’arte e i suoi collezionisti, in uno dei momenti più importanti del calendario artistico mondiale. La fiera si concentra sull’arte e sul design del XX e XXI secolo, oltre che sulla gioielleria e sull’arte antica».
Che cosa pensa della crescente tendenza generale a far coesistere opere di maestri antichi e contemporanei nelle edizioni delle fiere? Qual è l’approccio di TEFAF?
«Siamo stati pionieri di questa tendenza delle fiere d’arte negli ultimi 35 anni e oltre. Crediamo che sia una meravigliosa opportunità per sperimentare il fare artistico dell’umanità attraverso il tempo e attraverso tutti i mezzi, e riteniamo si tratti di connessioni naturali. È il modo in cui le persone vivono: vivere con ciò che si eredita e aggiungere».
Può confermare la seguente tendenza del mercato, di cui molti hanno parlato nella recente edizione di TEFAF Maastricht: la presenza di una rilevante fetta di collezionisti molto giovani che investono in antichi maestri?
«Riteniamo che la qualità si manifesti sempre e che, sebbene il gusto possa evolversi, le grandi opere e gli oggetti d’arte rimangano di moda, e che si facciano nuove scoperte. Uno degli aspetti più eccitanti della fiera è quando artisti che sono stati trascurati vengono improvvisamente portati alla ribalta: un esempio quest’anno è Verena Loewensberg, a cui è stato dedicato uno stand con l’importante The Mayor Gallery».
TEFAF New York 2023 includerà anche un’edizione concomitante di TEFAF Online. Qual è il rapporto tra l’edizione in presenza e le edizioni online?
«Riconosciamo e abbiamo sviluppato un pubblico online che desidera un’istantanea della fiera e delle opere esposte. Abbiamo concentrato la presenza online con un’iniziativa unica: ogni espositore può inserire solo un’opera d’arte su TEFAF Online, per garantire che si tratti solo dei suoi pezzi forti e delle opere più belle.»