La mostra GABRIELE BASILICO – Ritorni a Beirut_ Back to Beirut inaugura il prossimo 16 giugno ad Alessandria, per la prima volta in Italia
La mostra presenta il lavoro realizzato da Gabriele Basilico durante quattro missioni fotografiche a Beirut nel 1991, 2003, 2008 e 2011. È una mostra che viene proposta per la prima volta in Italia e che vuole ricordare la relazione profonda e appassionata che ha legato Basilico alla città libanese che nel corso degli anni è diventata anche uno dei cardini centrali del suo impegno con la fotografia.
Nel marzo del 2012 lo stesso Gabriele Basilico scrive: “Nel 1991 sono arrivato a Beirut per fotografare la parte centrale della città colpita dalla lunga guerra civile iniziata quindici anni prima (1975). Non si trattava di raccontare le rovine, ma di comporre uno “stato di fatto” affidato a una libera e personale interpretazione. Fotografo città da molti anni, ho preso confidenza con la ritualità dei gesti dell’esplorazione del tessuto urbano. Ma una città oltraggiata e ferita richiede una sensibilità speciale, richiede un’attenzione speciale, partecipazione ma anche rispetto. Prima c’è l’emozione e il dolore della tragedia, poi la paura e l’esitazione che precedono l’inizio della pratica rituale della fotografia che esige considerazione e responsabilità. Successivamente sono tornato a Beirut altre tre volte per seguire la ricostruzione del centro cittadino, che oggi sembra magicamente risorto nel nuovo skyline urbano”.
Le quattro missioni fotografiche
-Nel 1991 la scrittrice libanese Dominique Eddé, per incarico della Fondazione Hariri, invita un gruppo internazionale di fotografi a documentare l’area centrale della città di Beirut, straziata da una guerra durata quindici anni, prima della sua ricostruzione. Al progetto partecipano Gabriele Basilico, René Burri, Raymond Depardon, Fouad Elkoury, Robert Frank e Josef Koudelka.
-Nel 2003 Stefano Boeri, direttore della rivista di architettura “Domus”, propone a Basilico di documentare la ricostruzione della città, non per selezione di singole architetture ma per vedute urbane corrispondenti alle riprese fotografiche realizzate nel 1991.
-Nel 2008 Basilico è a Beirut per la presentazione di una sua mostra al Planet Discovery Center. Continua a fotografare la città, a documentarne la ricostruzione, questa volta senza uno specifico incarico e allontanandosi anche dal centro storico.
-La Fondazione Hariri decide nel 2009 di lanciare una seconda missione di documentazione fotografica collettiva con l’obiettivo di creare un archivio visivo che testimoni lo sviluppo della città. Invita quindi Fouad Elkoury (presente nel 1991 e che coordina la nuova missione), Klavdij Sluban, Robert Polidori e Gabriele Basilico, che lavorerà a Beirut nel 2011.
Lo stesso Basilico ha scritto nel 2003: “La pratica del ritornare crea una singolare disposizione sentimentale: come l’attesa per un appuntamento desiderato, un risvegliarsi della memoria per luoghi, oggetti, persone, come se si riaccendesse il motore di una macchina ferma da tempo. Per Beirut è stato anche di più”.
GABRIELE BASILICO
RITORNI A BEIRUT_BACK TO BEIRUT
a cura di Giovanna Calvenzi
16 giugno – 1 ottobre 2023
Alessandria
Sale d’Arte della Biblioteca Civica
via Machiavelli 13