Sulla falsa riga del Questionario di Proust, una serie di domande predisposte da BIPART Studio legale volte a conoscere meglio le più prestigiose gallerie d’arte italiane. Per questa nuova puntata abbiamo incontrato Christian Akrivos e Bianca Maria Menichini della galleria milanese 10 A.M. ART
10 A.M. ART
Come ha scelto il nome della sua galleria (e cosa vuole esprimere con tale denominazione)?
Il nome della galleria deriva dall’associazione tra un acronimo corrispondente alle iniziali dei nostri cognomi, Akrivos e Menichini, ed il numero 10 in quanto particolarmente affezionati a quella cifra, che nel corso del tempo si è intrecciata ripetutamente alle nostre vite con accezione positiva.
Qual è il motto della sua galleria?
Siamo tutti apprendisti in un mestiere dove non si diventa mai maestri. (Ernest Hemingway)
Si sceglie prima l’artista o il tema? Qual è il filo rosso che lega le vostre scelte?
L’analisi di 10 A.M. ART si concentra sul lavoro degli artisti la cui ricerca si basa sulla sollecitazione della potenzialità della percezione sia essa stimolata dalla forma, dal movimento, dalla luce, dal colore o dalla programmazione matematica. Conseguentemente scegliamo gli artisti che rispondono a questi requisiti.
Qual è la qualità che apprezza di più in un artista?
Le qualità che apprezziamo di più in un artista sono il coraggio, la dedizione e la coerenza.
Qual è la qualità che apprezza di più in un’opera?
La qualità che apprezziamo di più in un’opera è l’equilibrio.
Ha una istituzione/galleria di riferimento (e se sì quale)?
Chiaramente ci sono molte realtà valide delle quali apprezziamo il lavoro, ma dal punto di vista professionale ci concentriamo esclusivamente sulla nostra galleria e sulle modalità di migliorarla progressivamente.
In quale ambito la sua galleria può migliorare?
L’obiettivo è sempre quello di migliorarsi, e mai di sentirsi arrivati. Cerchiamo di coadiuvare le nostre energie affinché ciò accada a livello sinergetico. Attualmente stiamo lavorando al processo di internazionalizzazione della nostra galleria e dei nostri artisti.
Qual è l’aspetto che le piace maggiormente della sua professione e che le dà maggior soddisfazione?
Lo scambio culturale che avviene su più segmenti tra gallerista e collezionista, artista, curatore, istituzioni, stampa, pubblico.
Ha, o vorrebbe avere, una galleria anche all’estero (e se sì perché)?
Non abbiamo una galleria all’estero perché al momento stiamo concentrando i nostri sforzi su quella in Italia. Se dovessimo scegliere probabilmente un’altra sede potrebbe essere Vienna, una città che ci piace molto, con un collezionismo che dimostra attenzione alla nostra ricerca.
Come pensa che si evolverà il mondo dell’arte e la sua fruizione (anche in relazione alle nuove tecnologie, alla blockchain e al metaverso)?
Blockchain, metaverso ed NFT rappresentano una tematica molto complessa. Considerando quanto sta avvenendo nel mercato dell’arte contemporanea riteniamo che non ci sia ancora al momento una totale presa di coscienza, da parte del pubblico, nei confronti di questi strumenti. Probabilmente, come tutti i cambiamenti antropologici, per essere integrati nel tessuto sociale richiedono diverso tempo, verosimilmente decadi. Seguiremo con interesse ed attenzione ciò che accadrà nel mentre.
Arte e diritto: tutela o vincolo (anche alla luce dell’applicazione del diritto di seguito e del diritto di produzione dell’opera riservati agli artisti)?
Appoggiamo le posizioni sostenute in merito dall’Angamc (Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna).
Le risposte di Christian Akrivos e Bianca Maria Menichini di 10 A.M. ART sono state raccolte da Gilberto Cavagna e Rachele Borghi Guglielmi di BIPART Studio Legale.