Presentata la seconda edizione di Fine Arts Paris & La Biennale. Una line-up di 110 gallerie e una nuova prestigiosa sede.
FAB Paris, fiera che raccoglie arte dall’antichità ad oggi, torna con la sua seconda edizione e prova subito uno scatto di crescita. La nuova prestigiosa sede – il Grand Palais Ephémère – rappresenta simbolicamente le ambizioni dell’evento, in programma dal 22 al 26 novembre 2023. Intenzioni che diventano concrete quando si guarda al numero delle gallerie: 110, di cui 36 al debutto. Una selezione di espositori eterogenea, che propone opere disparate: antichità, Old Masters, mobili antichi, arti decorative, design, arte moderna e contemporanea, ceramica, gioielleria, arte tribale, arte himalayana, arazzi, cornici antiche, arte asiatica, arte islamica, libri e manoscritti.
Punto forte della fiera rimangono però gli Old Masters. Tante le gallerie esperte del settore, tra cui Didier Aaron, De Bayser, De Jonckheere, Descours, Laocoon Gallery/W. Apolloni, Perrin, Giovanni Sarti, Mendes, Terrades e Leegenhoek. A loro si aggiunge Van der Meij Fine Arts, rinomata galleria di Amsterdam specializzata nella pittura nordeuropea del XIX secolo e nota per aver portato al mondo capolavori di artisti del calibro di Vilhelm Hammershoi e Carl Holsoe.
In linea con la lunga tradizione francese nella produzione di mobili e arti decorative, la fiera riunisce le più importanti gallerie parigine del settore, tra cui Steinitz, Léage e Pascal Izarn. Partecipano per la prima volta, inoltre, anche lo specialista di arti decorative del XIX secolo Bruno Sugères e l’esperto di Art Nouveau Florian Kohlhammer. Presente pure la galleria di Lisbona São Roque, rinomata per la sua offerta unica di oggetti d’antiquariato portoghesi, orientali e coloniali dal XVI al XVIII secolo. Insieme a loro il mercante londinese Brun Fine Art e lo specialista tedesco di argenti Christopher Kende, anch’essi al debutto a FAB Paris.
Come per l’edizione precedente, anche quest’anno la scultura ha un ruolo di primo piano. Tornano ad esporre Xavier Eeckhout, Sismann, Malaquais, Trebosc & Van Lelyveld e Univers du Bronze. Alle quali si aggiungono Benjamin Proust, Desmet Fine Art di Bruxelles (specializzata in scultura classica dall’antichità al neoclassicismo) e la gallerista italiana con sede a Bruxelles Alessandra Bardi (Dei Bardi Art).
Arte moderna e contemporanea rappresentata da 20 espositori internazionali. Al debutto, tra loro, Helene Bailly, il commerciante londinese Daniel Boulakia, Zlotowski (un’autorità su Le Corbusier), la galleria tedesca Ludorff, il mercante d’arte zurighese Von Vertes e la spagnola Mayoral. Tra le altre big citiamo Rosenberg & Co, Applicat Prazan, Berès, de la Béraudière, La Présidence, Antoine Laurentin e Taménaga, che è stata la prima galleria in Giappone a introdurre l’arte moderna europea nel 1969.