Da Philippe Daverio a Marcel Duchamp, della visioni demoniache dell’arte olandese agli artisti indisciplinati spiegati facile: le novità d’arte in libreria
Fantasmagorie. Streghe, demoni e tentazioni nell’arte fiamminga e olandese del Seicento (Tania De Nile – Officina Libraria)
Agli occhi di un lettore moderno la parola “fantasmagorie” ha il merito di evocare un immaginario di libere forme fantastiche con il pregio di essere suggerito dalle fonti della letteratura artistica, dagli inventari e dai cataloghi d’arte secenteschi che, per indicare una precisa categoria tematica della cultura figurativa dei Paesi Bassi nel Secolo d’oro, hanno fatto ricorso al termine spoockerijen (da spoock, “fantasma”). Sotto questo nome, nel mercato delle Province del nord sono state incluse opere che, pur affrontando temi differenti, sono state accostate in quanto raffigurazioni delle diverse declinazioni del demoniaco, come stregonerie, inferni e tentazioni di sant’Antonio: delinearne le origini, la fortuna e gli sviluppi è lo scopo di questo libro. Il volume si compone di cinque capitoli: il primo indaga le origini della categoria pittorica attraverso la disamina dei modelli di Jheronimus Bosch e Pieter Bruegel il Vecchio; il secondo affronta la questione della definizione delle opere di soggetto fantasmatico nella letteratura artistica nederlandese e la loro ricezione merceologica attraverso gli strumenti conoscitivi del collezionismo e del mercato; il terzo illustra la “teoria dell’illusione” che è alla base delle interconnessioni tra letteratura onirica, trattati demonologici, scritti sulla stregoneria e teorie su immaginazione e fantasia nel fare artistico; il quarto delinea il repertorio e la diffusione di motivi in circolazione attraverso le stampe cinque e secentesche; il quinto esplora infine l’orizzonte espressivo dei più originali pittori di spoockerijen attivi tra i Paesi Bassi e l’Italia, come Jan Brueghel il Vecchio, Jacques de Gheyn II, Jacob van Swanenburg, Cornelis Saftleven, David Teniers II e Domenicus van Wijnen.
Paradisi Proibiti – Storie di sesso, alcool e droga nelle opere d’arte (Claudio Pescio – Giunti)
Una selezione di opere d’arte – tutte comprese in un periodo che sta tra il Quattro-Cinquecento e la modernità – che mette insieme scene curiose, scandalose, bizzarre ed enigmatiche che sfuggono alle classificazioni abituali: confinate un po’ ai margini, provocatorie, ambigue, reticenti. Si tratta di immagini che raccontano storie e sollecitano riflessioni che vanno oltre il contesto strettamente storico-artistico. La curiosità per ciò che sta dietro alle opere d’arte – in particolare per quanto ha a che fare con la vita delle persone, con la mentalità, i problemi con la morale corrente e la censura, il desiderio di libertà e di esperienze, di infrangere le regole – ha portato quasi automaticamente a delimitare il campo, per questo libro, a soggetti e singole opere che avessero attinenza con tre ambiti marginali nell’ambito dei “grandi” generi artistici ma in qualche modo fra loro confinanti: il sesso, l’alcol e le droghe. Vie di fuga, paradisi solo sognati, aperture verso l’immaginario e il mondo dei desideri, disperate ricerche del piacere, tentativi fugaci, illusori, fallaci e provvisori, e decisamente trasversali a culture, epoche e società. Specchi che riflettono le umane debolezze.
Marcel Duchamp e la seduzione della copia (Paul B. Franklin – Marsilio)
Marcel Duchamp è considerato padre del dadaismo e precursore dell’arte concettuale. In tutta la sua opera ha messo in discussione la gerarchia tradizionale tra originale e copia, come ricorda Paul B. Franklin, curatore indipendente e tra i massimi esperti duchampiani. Replicando le proprie opere attraverso diversi materiali con dimensioni variabili e in edizioni limitate, Duchamp ha ridefinito radicalmente ciò che costituisce un’opera d’arte e l’identità dell’artista stesso. Non a caso lui stesso firmava le sue opere inventando pseudonimi e alter ego, a dimostrazione di quanto il nome dell’autore o l’ossessione del vero fossero per lui questioni marginali rispetto all’opera stessa. «Distinguere il vero dal falso, così come l’imitazione dalla copia, è una questione tecnica del tutto idiota» disse Duchamp in un’intervista del 1967. Il volume, pubblicato in occasione dell’omonima mostra alla Peggy Guggenheim Collection (dal 14 ottobre 2023 al 18 marzo 2024), include alcune delle opere più importanti dell’artista, come la celebre Boîte-en-valise (1935-1941) acquistata da Peggy Guggenheim e oggi appartenente al museo veneziano. Si tratta di un piccolo museo portatile contenente 69 repliche e riproduzioni in miniatura dell’opera di Duchamp, il quale riuscì a realizzarla grazie al sostegno della mecenate americana. Un omaggio all’artista è proprio la valigia di Peggy, prodotta da Louis Vuitton, che contiene copie in miniatura, riproduzioni a colori e fotografie delle principali opere dell’artista con aggiunte a matita, acquerello e inchiostro, inclusa una miniatura del celebre orinatoio rovesciato, Fountain, una riproduzione di un ready-made corretto del 1919 e la Gioconda di Leonardo da Vinci con tanto di barba e baffi.
Indisciplinati – Da Monet a Duchamp, 10 ribelli dell’arte spiegati facile (Benedetta “Artefacile” – Deagostini)
Non conoscete Benedetta “Artefacile”? Siete solo vecchi. Niente di grave. Benedetta Colombo (classe 2000), laureata in di Storia e critica dell’arte, nel 2021 apre sui social il progetto Artefacile con l’obiettivo di divulgare la sua più grande passione in modo accessibile e semplice. Il successo è immediato e oggi collabora con enti culturali e istituzioni pubbliche, per attività di promozione e valorizzazione del territorio e dei suoi beni storico-artistici. In questo viaggio nell’arte a cavallo del primo Novecento, Benedetta vi accompagna, attraverso aneddoti e curiosità, a scoprire la vita e le opere di dieci grandi artisti: da Monet a Boccioni, da Munch a Van Gogh, da Picasso a Duchamp, passando per Kandinsky, Frida Kahlo, Dalí e Andy Warhol. Storie inedite, vicende incredibili, episodi sorprendenti. Come è andata davvero tra Frida Kahlo e Diego Rivera? Perché alcune Marilyn di Andy Warhol hanno un buco nella tela? Che fine hanno fatto le mille donne di Pablo Picasso? Ma soprattutto: che cosa ci fa un formichiere a Parigi? Questa è la storia dell’arte… spiegata facile.
Agostino e la sua arca a Pavia – Tredici secoli di storia, cultura, arte e vita civile (a cura di Renzo Diongi – Nomos)
Nel milletrecentesimo anniversario del trasporto delle reliquie del Padre della Chiesa Agostino a Pavia, l’Arca celebrativa del Santo – conservata nella Basilica di San Pietro in Ciel d’Oro – è al centro di intensi studi e fervore culturale. Nel libro – curato da Renzo Diongi – le ricerche si muovono nel tempo e nello spazio negli interventi di diciannove studiosi e accademici. Il monumento pavese e la vita del Santo sono così approfonditi sotto ogni punto di vista: dal fenomeno delle “grandi eresie” all’iconografia lombarda, dall’arte grafica del nord Europa al diritto medievale, fino alla storia della letteratura, passando per le intricate controversie fra ordini religiosi, proposte di attribuzione e cronache del viaggio delle reliquie. Ricco ed eterogeneo, il corredo iconografico comprende anche gli scatti inediti di Mauro e Marco Furio Magliani, realizzati ad hoc per mostrare l’Arca intera nella sua maestosità e sottolinearne i preziosi dettagli.
E per la prima volta viene qui pubblicata la trascrizione integrale del Liber expensarum operum, documento storico di rilievo, oltre che prezioso referto oggettivo di una lingua pratica e viva alla fine del Trecento, che attesta le varie fasi dei lavori messi in campo dal 1380 al 1402 nel cantiere di San Pietro in Ciel d’Oro, divenuto ormai centro di sviluppo di idee e crocevia di influssi.
Geniali: I 60 Artisti che hanno segnato la storia dell’arte (Philippe Daverio – Solferino)
Un nuovo libro di uno degli storici d’arte più amati svela le storie e i volti di sessanta dei più grandi maestri che contribuito a delineare la storia dell’umanità attraverso la loro arte e la loro genialità. Philippe Daverio ci guida, ancora una volta, attraverso un viaggio artistico con il suo nuovo libro. Questo libro ci porta attraverso un viaggio ideale alla scoperta della bellezza intrinseca all’arte. Philippe Daverio ci offre una narrazione che svela la grandezza dei talenti pittorici, rivelando anche gli aspetti biografici meno conosciuti di questi maestri, con uno sguardo attento a colori e tecniche, pronto a cogliere il disegno più ampio del cambiamento culturale. “Geniali” è un omaggio a Giotto, Piero della Francesca, Caravaggio, Michelangelo, Leonardo, Raffaello, Tiziano, Botticelli, Mantegna, Rembrandt, Monet, Van Gogh, Cézanne, Manet, Klimt, Boccioni, Klee, Hopper e molti altri: Daverio ne cattura l’essenza ci accompagna nella loro epoca, permettendoci di scoprire la loro grandezza artistica e il loro contributo alla cultura umana.