Morlotti e Munari da record, così come Edgardo Mannucci. Il Ponte chiude con soddisfazione l’asta di arte moderna e contemporanea del 28 e 29 novembre 2023: oltre € 5,5 milioni di fatturato, il 92% di lotti venduti, il 155% di rivalutazione dei prezzi base.
Una settimana fa parlavamo dell’asta di arte moderna e contemporanea de Il Ponte in termini tennistici, sottolineando la qualità complessiva del catalogo e dell’importanza che aveva nella stagione italiana di vendite. Oggi che l’Italia ha conquistato la Coppa Davis e la maison ha esitato il suo catalogo, possiamo dire che entrambi ci hanno consegnato le soddisfazioni che speravamo.
Forse non succede ogni 47 anni (la selezione italiana non vinceva la Coppa Davis dal ’76), ma nemmeno tutti i giorni, di assistere a un’asta che fa registrare ben 3 nuovi record mondiali per degli artisti italiani. É capitato nelle giornate del 28 e 29 novembre 2023, quando i bidder si sono combattuti le opere di Ennio Morlotti (Collina a Imbersago (Paesaggio con figure), 201 mila euro), Bruno Munari (Buccia di Eva, 176 mila euro) ed Edgardo Mannucci (Spirale, 18.9 mila euro).
Tra le altre grandi aggiudicazioni spicca l’exploit di Hans Hartung (252 mila euro), così come quello di Paolo Scheggi con Zone riflesse (138.6 mila euro) e di Renato Guttuso con la sua opera monumentale Il bosco d’amore (100.8 mila euro). Due disegni, quelli di Angelo Morbelli, che valgono quanto – o più – di un dipinto: La sedia vuota e Il Natale dei rimasti sono stati entrambi venduti per 50.4 mila euro.
Forse premonitori di un trend in ascesa sul mercato, sono infine la scultura Sole elogio del 3 di Giò Pomodoro (37.8 mila euro) e il dipinto Black City New York di William Congdon (35.2 mila euro).