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Sgarbi e il dipinto caravaggista ritrovato: l’inchiesta di Report prova a fare chiarezza

Vittorio Sgarbi intervistato da Manuele Bonaccorsi per Report, Rai 3 Vittorio Sgarbi intervistato da Manuele Bonaccorsi per Report, Rai 3
I pittori della luce. Da Caravaggio a Paolini. Report, Rai 3
I pittori della luce. Da Caravaggio a Paolini. Report, Rai 3

Secondo Vittorio Sgarbi, tutto sarebbe iniziato con l’acquisto di Villa Maidalchina, nei pressi di Viterbo, dove il sottosegretario alla Cultura trovò fortuitamente un quadro del caravaggista Rutilio Manetti. Ma Sigfrido Ranucci e la squadra di Report, domenica 17 dicembre alle 21.15 su Rai 3, raccontano un’altra versione della storia: la tela di Sgarbi potrebbe essere quella trafugata nel 2013 dal Castello di Buriasco (Torino).

La nuova puntata di Report, l’appuntamento con il giornalismo d’inchiesta su Rai 3, si occupa ancora una volta di arte. Dopo aver scandagliato il mercato internazionale delle aste, Ranucci e i suoi collaboratori aprono l’affaire Sgarbi. Al centro dell’indagine giornalistica c’è una tela dell’artista senese Rutilio Manetti (1571-1639), importante caravaggista negli anni della maturità.

La cattura di San Pietro di Rutilio Manetti. Report, Rai 3
La cattura di San Pietro di Rutilio Manetti. Report, Rai 3

La vicenda dell’opera di Manetti

“La cattura di San Pietro”, questo il titolo dell’opera, appare per la prima volta in pubblico a Lucca, nel 2021, fra quelle esposte alla mostra “I pittori della luce. Da Caravaggio a Paolini”. Vittorio Sgarbi ne è il curatore e l’opera di Manetti appartiene alla collezione di famiglia, Cavallini-Sgarbi. Ma una rappresentazione identica, salvo che per un particolare, è presente anche all’interno della banca dati del nucleo dei Carabinieri per la tutela dei Beni Culturali (benché nel filmato di Report il dipinto appaia classificato dall’Interpol, in inglese, come “Judgment of St Paul”, ovvero di San Paolo e non di San Pietro, e opera di un’artista sconosciuto del XVII secolo).

Secondo quanto risposto dal sottosegretario Sgarbi al giornalista Manuele Bonaccorsi, la tela incriminata (che ha un valore stimato in alcune centinaia di migliaia di euro) sarebbe una seconda versione delle tre firmate da Manetti; ed è stata ritrovata casualmente in un interstizio di Villa Maidalchina. La residenza nobiliare nei pressi di Viterbo (legata alla figura di Donna Olimpia Maidalchini) fu, infatti, acquistata qualche anno fa dalla famiglia del critico d’arte.

Vittorio Sgarbi intervistato da Manuele Bonaccorsi per Report, Rai 3
Vittorio Sgarbi intervistato da Manuele Bonaccorsi per Report, Rai 3

L’inchiesta conduce Report sulle tracce di un quadro identico, trafugato malamente nel 2013 dal Castello di Buriasco (Torino). Il restauratore al quale Sgarbi aveva portato “La cattura di San Pietro” pensa si tratti della stessa opera esposta a Lucca; ma con l’aggiunta, successiva al restauro, di una candela. Un tentativo di dissimulazione?

Oltre a “La tela di Vittorio”, domenica 17 Report manda in onda altre tre inchieste: “Vino connection”, sui processi di vinificazione, “C’era un cinese a Venezia”, su opachi affari immobiliari nella città veneta; e “Abbiate Cur(i)a di noi”, nel quale ritorna a indagare sul misterioso edificio di Napoli dove risiede abusivamente una famiglia di pregiudicati.

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