“Per affrontare un mondo in fiamme, l’architettura deve riuscire a sfruttare tutta l’intelligenza che ci circonda. Sono profondamente onorato di avere l’opportunità di curare la Biennale Architettura 2025”: con queste parole Carlo Ratti ha ringraziato il CdA della Biennale di Venezia, presieduta dall’uscente Roberto Cicutto, in accordo con Pietrangelo Buttafuoco, Presidente della Biennale di Venezia per il prossimo quadriennio (marzo 2024 – 2027) che l’ha nominato Direttore del Settore Architettura e dunque curatore della 19ma Mostra Internazionale che si svolgerà nel 2025.
Nato a Torino nel 1971, Carlo Ratti è di formazione architetto e ingegnere e insegna al Massachusetts Institute of Technology (MIT) e al Politecnico di Milano. Laureato al Politecnico di Torino e all’École Nationale des Ponts et Chaussées a Parigi, ha conseguito un Master of Philosophy e un PhD in Architettura all’Università di Cambridge in Inghilterra, completando la sua tesi di dottorato come Fullbright Scholar presso il MIT. e oggi il suo studio di architettura e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati è diviso tra Torino, New York City e Londra. Co-autore di oltre 750 pubblicazioni scientifiche, tra cui il recente Atlas of the Senseable City (scritto con Antoine Picon, edito da Yale University Press) e uno dei dieci studiosi più citati a livello internazionale nel campo della pianificazione urbana e pubblica regolarmente articoli sui maggiori media mondiali, tra cui The New York Times, Financial Times, The Guardian, Project Syndicate, Le Monde, Süddeutsche Zeitung, Corriere della Sera, La Repubblica, El Pais. Ratti é anche co-presidente del Global Future Council su Città e Urbanizzazione del World Economic Forum.
I progetti e le mostre di Carlo Ratti
Nel corso della sua carriera Carlo Ratti è stato curatore del BMW Guggenheim Pavilion di Berlino e curatore del padiglione Future Food District durante Expo Milano 2015. È stato capo curatore dell’ottava Biennale di Urbanistica/Architettura di Shenzhen (UABB) nel 2019, co-curatore della seconda Biennale di Design di Porto nel 2021 e Mediatore Creativo responsabile della pluripremiata Visione Urbana della Biennale Nomade Europea Manifesta 14 a Pristina nel 2022. Tra i suoi progetti c’è Capitaspring, a Singapore, gli interventi alla Fondazione Agnelli di Torino, il Padiglione Italia all’EXPO di Dubai, nel 2020, e firmato dal suo studio sarà anche il nuovo landscape dello Scalo di Porta Romana a Milano.
Il suo lavoro è stato esposto in sedi quali il MoMA The Museum of Modern Art di New York, La Biennale di Venezia (Mostre Internazionali di Architettura), il Design Museum di Barcellona, il Science Museum di Londra, il MAXXI di Roma. Tre dei suoi progetti – il Digital Water Pavilion, la Copenhagen Wheel e Scribit – sono stati inclusi nell’annuale elenco delle “Migliori invenzioni dell’anno” della rivista TIME. La rivista Fast Company lo ha definito uno dei “Designer più influenti d’America” e Blueprint Magazine lo ha inserito nella lista delle “Persone che cambieranno il mondo del design”. Bloomberg lo ha nominato il “filosofo della città sensoriale”. “A noi architetti piace pensare di essere ‘smart’, ma la vera intelligenza è ovunque: dall’ingegno disincarnato dell’evoluzione naturale, alla crescente potenza di calcolo dei nostri computer, fino a una diffusa saggezza collettiva”, ha commentato l’architetto di nuovo in riferimento alla sua nomina