![Valerio ADAMI 1987 Mnemosine machine à écrire et violon 225 x 300 cm, acrilico su tela, 200.000 euro](https://artslife.com/wp-content/uploads/2024/01/WhatsApp-Image-2024-01-22-at-17.02.22-1000x978.jpeg)
171 espositori compongono Arte Fiera Bologna 2024, che taglia il traguardo dei cinquant’anni di vita. Qui qualche anticipazione di quel che troveremo in fiera dal 2 al 4 febbraio, 2024.
Era il 1974 quando si tenne l’edizione inaugurale di Arte Fiera Bologna. Cinquant’anni in cui l’evento ha cambiato nome (inizialmente era Fiera Campionaria) e insieme tante altre cose, rimanendo al passo con un mondo dell’arte globalizzato, iperconnesso e velocissimo. Uno scenario complesso in cui la manifestazione ha resistito, come una nave nella burrasca, senza i clamori della metropoli o i favori della sorte, fino ad arrivare al porto dei suoi primi cinque decenni di vita.
É particolarmente dolce, dunque, ritrovarla puntuale anche quest’anno, dal 2 al 4 febbraio, con 171 espositori distribuiti in quattro settori. Alla Main Section – che spazia dal Moderno e dall’arte post-bellica, storici punti di forza della manifestazione, fino al contemporaneo di ricerca, con un forte accento sull’arte italiana – si affiancano tre sezioni curate e su invito: Fotografia e immagini in movimento, Pittura XXI e Multipli.
![PAUL JENKINS Phenomena Noh Veil, 1968-69 acrylic on canvas 39 1/8 x 39 1/8 in 99.1 x 99.1 cm (PJe300012) € 80,000.00](https://artslife.com/wp-content/uploads/2024/01/Jenkins.png)
Pittura XXI sarà nuovamente curata da Davide Ferri, Fotografia e immagini in movimento è affidata per il secondo anno a Giangavino Pazzola (curatore di Camera – Centro italiano per la fotografia, Torino). Novità invece per Multipli – la quale propone opere in edizione, spaziando dal libro d’artista al design d’autore – che vede l’arrivo del critico e storico dell’arte Alberto Salvadori. Ritorna poi Percorso: non una sezione vera e propria, ma un itinerario che collega un certo numero di stand secondo il criterio tematico del disegno. E ancora Opus Novum, l’iniziativa con cui ogni anno Arte Fiera commissiona a un artista italiano affermato un’opera inedita da presentare nel contesto della fiera. Quest’anno la commissione è andata a Luisa Lambri, artista che lavora con il linguaggio fotografico ed è nota soprattutto per le sue immagini di architetture moderniste, tanto essenziali da lambire l’astrazione.
Tornando alle proposte delle sezioni principali, segnaliamo la bipersonale di Paul Jenkins e Paolo Serra, più una scultura di Gianpietro Carlesso, che presenta la Galleria Ronchini. Partendo da quest’ultima, Curvatura 39.1, essa è realizzato in marmo di Carrara e vale 60 mila euro. Cinque i dipinti di Jenkins, tra cui spicca Phenomena Noh Veil del ’68-69, valutato 85 mila dollari. Altrettanti i lavori di Serra, tra cui spicca un Untitled rosso da 28 mila euro.
![](https://artslife.com/wp-content/uploads/2024/01/LR-Feni-Chulumanco-Umthetho-Wekhaya-2022-Acrylic-on-Canvas-cm.-400-x-200-four-canvases-1000x563.jpeg)
La Black Art contemporanea domina lo stand di Osart Gallery, come testimoniano alcune delle opere più preziose che troveremo esposte: Besides the Still Waters di Ikeorah Chisom Chi-FADA (11 mila euro), Umthetho Wekhaya di Feni Chulumanco (20 mila euro) e Picking up di Wilfred Timire (8 mila euro). Dep Art Gallery espone uno degli artisti del momento, Salvo, con una tela luminosa, Ottobre, valutata 75 mila euro. Accanto a lui un altro maestro della figurazione italiana del secondo dopoguerra, Valerio Adami, qui con Mnemosine machine à écrire et violon (200 mila euro). Fronte astratto rappresentato da 9 ovali bianchi di Turi Simeti (80 mila euro), quello poverista da Ferrocemento n.27 di Giuseppe Uncini (65 mila euro).
Galleria Poggiali presenta invece un progetto dal carattere istituzionale, teso a valorizzare il lavoro di artisti come Enzo Cucchi, Claudio Parmiggiani (Senza titolo, 90 mila euro), Arnulf Rainer ed Erwin Wurm. A fianco di questi trovano spazio lavori di artisti più recenti come Goldschiemd & Chiari (Untitled view, 23 mila euro) e Fabio Viale. La Galleria Giampaolo Abbondio porta con uno stand monografico di Jason Middlebrook, artista americano classe 1966. Un autore poliedrico di cui la galleria presenta dipinti e sculture realizzate con diverse tecniche e materiali. Tra queste la scultura Violet’s Infinite Possibilities, realizzata con cucchiai d’acciaio e valutata 40 mila euro. Tra i dipinti, che combinano texture geometriche e accenni figurativi, spiccano Night Breaks (16 mila euro) e Windows of Todi (16 mila euro).
![Claudio Parmiggiani (Senza titolo, 90 mila euro)](https://artslife.com/wp-content/uploads/2024/01/59.-Senza-titolo-2020-fumo-e-fuliggine-su-tavola-cm-100x120-A-FIRENZE-1000x824.jpg)
![Jason Middlebrook, Windows of Todi (16 mila euro)](https://artslife.com/wp-content/uploads/2024/01/large-thumb-667x1000.jpeg)