Print Friendly and PDF

Sanremo 2024 al giro di boa: le canzoni, cornice di uno show politicamente corretto

Angelina Mango, Sanremo 2024 Angelina Mango, Sanremo 2024
Lorella Cuccarini e Amadeus, Sanremo 2024
Lorella Cuccarini e Amadeus, Sanremo 2024

Qualcosa non torna nella narrazione Rai di Sanremo 2024. Si esulta per il successo del Festival dei fiori, inaudito dal 1995; ma in assenza di una controprogrammazione da parte delle altre reti, Rai e non. La serata del mercoledì è (s)Travolta da una figuraccia senza precedenti e, a quanto pare, la colpa è tutta di John. Teresa Mannino ottiene un programma in prima serata “senza censure” (si precisa), ma il suo monologo all’Ariston è un inno al politically correct. La copia di un quadro della mostra su Artemisia Gentileschi, esposizione al centro di polemiche per la presunta spettacolarizzazione dello stupro, campeggia nel foyer dell’Ariston e fa da sfondo ai selfie dei cantanti in gara. E gli agricoltori in protesta? Vengono, non vengono, leggiamo il comunicato, insomma vedremo; non è colpa nostra se non sanno organizzarsi.

Questa sera, venerdì 9, il palco sarà calcato dalla Lorella nazionale, coconduttrice insieme ad Amadeus; e avremo le cover del passato protagoniste della parte musicale. Un bel mix nazionalpopolare (come ammette la stessa Cuccarini sorridendo, conscia del suo ruolo), che sicuramente esprimerà il meglio dei talenti nuovi e più datati. E fin qui niente da dire. Amadeus & co., quando si tratta di musica e spettacolo televisivo, sanno dove mettere le mani. Come accade sempre più spesso in Rai, i conti non tornano quando si cerca di tenere insieme capra e cavoli, libera espressione e politically correct, satira e perbenismo, arte e sponsor, utile e dilettevole.

Amadeus e Teresa Mannino. Sanremo 2024
Amadeus e Teresa Mannino. Sanremo 2024

Gli ascolti e la (mancata) controprogrammazione

Gli ascolti dell’edizione 2024 superano i dieci milioni di spettatori e il 60 per cento di share; tuttavia bisogna notare che per la prima volta è assente del tutto una controprogrammazione sulle reti in chiaro. All’Ariston vanno in onda momenti toccanti legati all’attualità (Allevi e la sua sincera testimonianza di mercoledì, la mamma di Giogiò, martedì), ma anche inserimenti inspiegabili, come il coro lirico che canta il Va’ pensiero: molto gradevole, ma che cosa c’entrava? E per rimanere in tema di controprogrammazione, su Rai 5 quasi alla stessa ora di giovedì sera veniva trasmesso lo stesso brano di Verdi, nel corso di una serata alla Fenice di Venezia. Quest’anno perfino i più seguiti programmi Mediaset (C’è posta per te, Grande Fratello) hanno deciso per lo stop nella settimana sanremese. A quanto pare il pensiero unico, il gusto unico, si afferma anche nella Tv generalista e popolare; per sua natura, pluralista (o almeno tale dovrebbe essere).

Teresa Mannino, Sanremo 2024
Teresa Mannino, Sanremo 2024

Tutto chiaro sul caso Travolta?

Tutti davanti a Sanremo, quindi; a vedere un mito come John Travolta svilito, non tanto dal ballo del qua qua, ma da una querelle fatta di rimpalli di responsabilità tra la Rai e lo staff dell’attore e di cachet e sponsorizzazioni dai meccanismi poco chiari. Hanno un bel ribattere, in conferenza stampa, che le domande su questo argomento siano state affrontate più e più volte. Se per una volta i giornalisti insistono invece di applaudire è perché qualcosa non è chiaro.

Il monologo didascalico di Teresa Mannino

È di questa mattina la notizia che Teresa Mannino, dopo la performance di giovedì sera, si è guadagnata la prima serata Rai in un programma di prossima produzione. Ma, a poche ore dalle rimostranze per l’eccessivo controllo sui temi satirici esercitato dall’azienda di Stato, Mannino, sul palco dell’Ariston, ci ha propinato un monologo noiosetto sulla vita delle formiche di una certa specie antichissima. Tali insetti virtuosi hanno lavorato molto a lungo con sapienza, a differenza di noi umani, che in diecimila anni di agricoltura (alla faccia degli agricoltori accampati in tutta Italia, le cui istanze, l’organizzazione del Festival dice di sostenere in toto) abbiamo distrutto il pianeta. E che dire dell’organizzazione sociale di tali formiche? I maschi servono solo a riprodursi. L’audience dell’Ariston, ride a denti stretti e fa un applauso di circostanza. Occasione mancata (o centrata, visto il riconoscimento successivo?) per la talentuosissima comica siciliana.

Angelina Mango, Sanremo 2024
Angelina Mango, Sanremo 2024

E i cantanti?

Ben altro calore arriva dagli applausi in sala rivolti ai cantanti. Da Angelina Mango a Loredana Berté, da Geolier a Diodato, la canzone italica, nei suoi diversi generi e per generazioni trasversali, ha ancora bene o male un suo pubblico. Lo confermano anche i dati di Spotify: venerdì mattina la playlist di Sanremo era la più ascoltata al mondo.

La Tv oltre Sanremo

Nonostante le critiche del caso, Sanremo rimane un discreto spettacolo. Ma, con tutto il rispetto per la canzone de Il Volo, se si vuole assistere a un “Capolavoro” in questi giorni è meglio sintonizzarsi su Twentyseven, canale Mediaset dedicato a serie e film d’epoca, unico ad aver azzardato un minimo di programmazione speciale. Ieri sera andava in onda il film cult “American Graffiti”. Questa sera, alle 21.07,  è la volta de “Il laureato”.

 

Commenta con Facebook