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Debutta Esther, la nuova fiera da 25 gallerie che arricchisce la settimana di Frieze New York

The facade of the Estonian House. The facade of the Estonian House.
The facade of the Estonian House.
The facade of the Estonian House.

Esther è la nuova fiera d’arte alternativa che va ad arricchire il panorama artistico di New York durante la settimana di Frieze. La prima edizione è in programma dall’1 al 4 maggio 2024.

Fondata da Margot Samel, dell’omonima galleria newyorkese inaugurata nel 2022, e da Olga Temnikova Tallinn, della galleria estone Temnikova & Kasela, la fiera si comporrà di 25 gallerie internazionali, riunite presso la New York Estonian House, un palazzo Beaux-Arts di quattro piani progettato dall’architetto di Brooklyn Thomas A. Gray nel 1899, situato al 243 East 34th Street.

Esther va ad inserirsi in un calendario già piuttosto fitto, che vede nella stessa settimana la presenza di Frieze e NADA e la settimana successiva quella di TEFAF e Independent. La domanda sorge dunque spontanea: come pensa di differenziarsi la nuova fiera? Di certo il numero limitato di espositori lascia intendere grande cura nell’allestimento e nella selezione delle proposte, una sorta di esclusività forse.

Lo hanno sottolineato anche le organizzatrici nel corso della presentazione, dichiarando di aver incoraggiato caldamente le gallerie a presentare progetti che riecheggiassero l’architettura del palazzo o riprendessero la storia del palazzo.  Sarà infatti tutto l’edificio – dall’atrio alle sale riunioni – a ospitare la fiera. Spazio dunque a opere, installazioni site-specific, ma anche spettacoli ed eventi, tutti gratuiti ed aperti al pubblico.

Siamo sempre state interessate a modelli alternativi alla classica fiera d’arte che stimolassero la collaborazione tra gallerie“, hanno affermato Samel e Temnikova in una nota. “Venendo dall’Estonia, è stato particolarmente importante per noi fare affidamento sulla collaborazione per espandere la nostra comunità e i modi in cui possiamo condividere e godere dell’arte. Abbiamo visitato e apprezzato il Basel Social Club di Basilea e il Condo di Londra, e abbiamo ritenuto che a New York mancasse questo tipo di approccio sperimentale, in cui le gallerie possono permettersi di correre dei rischi”.

Di seguito gli espositori della prima edizione di Esther, con le italiane evidenziate in grassetto:

  • APALAZZOGALLERY, Brescia
  • Gallery Artbeat, Tbilisi
  • BANK, Shanghai
  • Fitzpatrick Gallery, Paris
  • Gathering, London
  • Ginsberg, Lima & Madrid
  • Laurel Gitlen, New York
  • The Green Gallery, Milwaukee
  • Ivan Gallery, Bucharest
  • Kendall Koppe, Glasgow
  • Kogo, Tartu
  • Andrew Kreps Gallery, New York
  • Ciaccia Levi, Paris & Milan
  • Silke Lindner, New York
  • Management, New York
  • kaufmann repetto, New York & Milan
  • Margot Samel, New York
  • Richard Saltoun, London & New York
  • Seventeen, London
  • Someday, New York
  • Simone Subal, New York
  • Temnikova & Kasela, Tallinn
  • Kate Werble, New York
  • Wschod, Warsaw, New York & Cologne
  • VI, VII, Oslo

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